Motel California pt2

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Io e le altre ci mettiamo il pigiama, vogliamo tenerci d'occhio durante 'sta notte.
Sono le 22:15, tra un quarto d'ora devo essere dalla porta sul retro per vedere chi mi ha scritto il biglietto.
"Ragazze io vado in bagno." Dico a Allison e Lydia e loro annuiscono. Mi chiudo a chiave e guardo se ci sono delle finestre da dove uscire.
Eccone una. Mi arrampico sopra il lavandino, la finestra è un po' piccola ma credo di poterci riuscire. Strisco fuori dalla finestra e cado sull'asfalto. Non mi sono fatta niente per fortuna.
All'improvviso mi sento strana, ma non do peso alla cosa.
Faccio il giro del motel, finchè non vedo una sagoma nera in lontananza. Mi avvicino e riesco a riconoscerla subito: Heather.
"Sei stata tu a scrivermi il bigliettino?" Le chiedo un po' incavolata.
"Si sfigata, sono stata io, ti avverto, Stiles è diventato mio e ora lui appartiene a me." Mi dice venendomi incontro.
"Stiles non è un oggetto e lui non appartiene a nessuno, non gli starò lontana perchè lo amo." La guardo con aria di sfida, poi lei, con la sua forza soprannaturale, mi tira uno schiaffo e mi lancia contro il motel. Mi rialzo subito, sta volta con le zanne e gli artigli, pronta a farle male.
Corro verso di lei e le do un pugno, poi un calcio. Vola in aria ma atterra su due piedi.
"Oh tesoro, pensi di potermi fare male? Non sai proprio chi hai davanti." Me la ritrovo faccia a faccia, fa uscire gli artigli e me li infilza nella pancia. Mi esce sangue dalla bocca, non so cosa fare, ho la certezza che morirò. Mi guardo intorno e vedo tutto sfocato. Sento qualcosa in tasca e stranamente ci trovo un coltello, lo prendo e senza pensarci, glielo infilzo in testa.
Lei lascia la presa e cade a terra. Cado anch'io, cerco di fare due passi ma l'attimo dopo perdo i sensi.
Mi sveglio, non so perchè sono per strada, ma mi alzo e l'unica cosa che voglio fare è andare da Stiles. Raggiungo la sua camera ed entro.
Si stava cambiando per mettersi il pigiama, ha solo i jeans. Si gira.
"Oddio Ari mi hai spaventato!"
Esclama.
Mi avvicino a lui e gli passo un dito sopra le labbra. Lui mi guarda quasi ipnotizzato. Poi scuote la testa.
"Baciami." Lo prego.
"Ari è questo Motel che ti entra nella testa, non sei tu che stai parlando." Si gira e sta per mettersi la maglia.
Prendo delicatamente la sua mano e gliela abbasso, lui lascia cadere il pigiama. Mi avvicino ancora di più a lui.
Lo guardo negli occhi.
"Non ti piaccio più?" Gli chiedo con un po' di tristezza.
"Non dire stupidaggini." Lo vedo che cerca di non guardarmi.
Gli poso le mani sul petto e scendo lentamente arrivando alla cintura. Lui con sforzo mi prende le mani e mi fa togliere la presa.
"Non mi ami più come ti amo io." Dico a bassa voce.
Lo spingo e vado verso la porta.
"Non è vero, Ari!" Mi raggiunge. Sto per mettere una mano sulla maniglia, però lui mi afferra e mi avvicina alla sua faccia, prima che io possa dire qualcosa, mi bacia.
Prende le mie mani e intreccia le sue dita con le mie. Continua a baciarmi con desiderio e passione, le nostre mani scorrono verso la parete e io non vorrei staccarmi neanche un attimo da lui. Ci spostiamo sul letto.
"Dormi con me, okay?"
Mi chiede lui con il fiatone.
Sorrido. Mi sembra di essere tornata indietro nel tempo.
Ci corichiamo e ci mettiamo sotto le coperte. Lui allunga il braccio e io appoggio la testa sul suo petto. Vedo una penna sul suo comodino, la prendo e incomincio a scrivere Mio sul suo petto a sinistra, sul suo cuore. Poi chiudo gli occhi e infine mi addormento.
Mi risveglio, è piena notte, Stiles non c'è. Mi alzo di fretta, controllo le stanze ma non lo trovo. Esco, piove ma non mi interessa, continuo a correre e a gridare il suo nome.
Non vedo quasi niente, è tutto pieno di nebbia. All'improvviso mi imbatto in qualcuno.
"Malia?" Chiedo dato che mi sembra lei.
"Si Ari sono io, ora muoviti, Isaac è in pericolo!"
Mi prende la mano e iniziamo a correre. Mi porta sul tetto del motel. Vedo una sagoma sul cornicione.
"Isaac!" Grido e corro verso di lui, mi fermo appena prima di cadere. Oddio è altissimo, morirà di sicuro se cadrà. "Non farlo." Lo supplico.
"È l'unico modo Ari." Mi dice guardando solo in basso.
"È l'unico modo per cosa?" Gli chiedo presa dall'ansia ma cercando di nasconderla.
"È l'unico modo per dimenticarti." Si gira verso di me, sul suo viso le lacrime si confondono con la pioggia.
"Non capisco..." Pensavo che per lui fossi stata solo una cosa da una notte e via, ma alla fine credo che non sia così.
"Ti amo." Lo dice nel modo più sincero che io abbia mai sentito. "Non faccio altro che pensare a te dalla mattina alla sera, il tuo sorriso, la tua voce, il tuo corpo. Sono come degli aghi che ogni volta entrano nella mia testa e fanno un male cane. Come delle lame che ogni istante in cui penso a te, mi trafiggono il cuore." Alza il piede dal cornicione e lo porta nel vuoto. "Con un solo passo potrebbe finire tutto." Si sporge.
"No!" Lui si butta ma io riesco a prendergli la mano nel vuoto. La afferro con tutte e due le mani e lo supplico di non lasciare la presa.
Mi scendono tantissime lacrime.
"Oddio Ari aiutami, ti prego!" Mi implora, è come se si fosse appena svegliato da un sogno.
"Malia!" Grido il suo nome e lei viene subito in nostro soccorso. Mi aiuta e insieme lo tiriamo su. Il mio cuore batte a mille.
"Ari io..." cerca di dire Isaac.
"Non ora." Sbotto.
Vediamo tutti Kira arrivare all'improvviso.
"Ragazzi.. dovete aiutarci a trovare Heather!" Grida lei spaventata. Ora mi ricordo, oh no, credo di averla uccisa.

Teen Wolf (Another Story- Ariana Grande)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora