Monologo di un pescatore di salmoni norvegese

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Il Drammen scorre lento

c'è poco vento stanotte

le correnti sono così docili quasi assenti

la barca ormeggiata al piccolo molo sta ballando un romantico lento con la luna

luna calante

tutto si acquieta al suo volere e tutti piegano il capo come i sudditi al passaggio della regina in visita al villaggio

che ore saranno?

perchè mai mi sono comprato quella inutile sveglia che proietta l'ora sul muro se poi vedo meno di zero?!

dove sono quei maledetti occhiali non li trovo mai sto comodino è sempre così pieno di cianfrusaglie!!

niente

non ci vedo proprio!!

saranno più o meno l'una

il rosso del laser sembra essersi sbiadito in un rosa 

come dire 

un rosa salmone

anche qui mi perseguiti mio caro salmone ma fra poche ore ricomincia il duello e sta volta ti faccio vedere io!!

certo se stamattina il fiume sarà così calmo sarà una bella impresa...

speriamo si agiti un minimo o mi sa che anche oggi niente salmone a cena!

Mio caro Drammen

fiume maestoso e signorile degno dei più valorosi vichinghi

re 

dalla corona d'oro splendente

illuminato d'estate come un dio dai riflessi del sole 

tu

cavaliere coraggioso al galoppo tra paesi città montagne boschi foreste

fra le intemperie climatiche e sotto il cielo blu per poi sfociare e rilassarti nelle fredde acque di quei fiordi extraterrestri a te dedicati

mio caro Drammen

sempre così ospitante e accogliente

se fossi un frutto saresti una fragola

una deliziosa fragola norvegese estiva

anche nei tuoi momenti d'ira sei comunque quel muro protettore contro le risate dei miei compaesani quando transito di fronte ai loro finestroni

eh!! 

secondo loro non li vedo

sdraiati sulle loro sciaslong in pelle a ridere a bocca sguainata come la corte intorno al giullare al buffone lo zimbello del paese colui che passa le sue giornate la sua intera vita su una barca per dei salmoni

se non ce ne fossero di pescatori in circolazione vorrei vedere come la nostra economia andrebbe avanti 

subirebbe un grave deficit

stupidi

ridete pure nelle vostre villette accoglienti sfogliando pagine su pagine di giornali senza leggerne nemmeno una

fatti vostri

io continuerò a pescare fino a quando il mio caro fiume Drammen mi accoglierà sul suo letto regale

materasso ad acqua di ogni mio sogno fluviale

ma sentimi!!

ogni volta mi perdo in questi pensieri

avrei dovuto fare il monologhista...

andiamo piuttosto ad accendere la luce e a vedere dove sono finiti quei dannati occhiali!

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