Capitolo 1

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Mia

Avrebbe desiderato ancora, anche se per un solo attimo, perdersi nei suoi occhi. Ma non poteva farlo, e quella certezza la faceva soffrire in modo assurdo. Era suo padre, l'uomo più importante della sua vita e non lo avrebbe rivisto mai più. Le era stato portato via senza chiederle nessun permesso e non aveva potuto farci nulla. Ora era lì, seduta su quella sedia di plastica blu a rimuginare sul suo passato, un passato che mai più sarebbe ritornato. Eppure per tutti suo padre era stato un eroe. Aveva salvato decine di bambini e le loro madri, aveva salvato il suo migliore amico. Ma nessuno aveva salvato lui, e per il suo coraggio, Mia era rimasta sola... completamente sola.

In alcuni giorni aveva odiato il padre, lo aveva odiato con ogni cellula del suo corpo. L'aveva lasciata in balia di un mondo che ancora doveva conoscere, aveva salvato vite era vero, ma non aveva pensato a lei, all'unica figlia che aveva. Erano passati mesi da quando Anna e Chris Stewart, gli amati vicini, nonché grandi amici di Mia e suo padre, il comandante Richard Scott, avevano suonato al campanello della piccola villetta bianca in Oregon dove abitavano, per dire a quella povera ragazza appena diciottenne quello che era successo.

Ricordava perfettamente i minuti di quella sera, le erano rimaste nel cuore come cicatrici, incise nella carne con estrema profondità. Gli occhi colmi di lacrime di Chris, e i singhiozzi strozzati di Anna, quando le disse che suo padre non c'era più. Era rimasta con i piedi impiantati a terra, gli occhi persi nel vuoto e una voragine nel petto che l'inghiottì completamente. Aveva sentito le gambe cedere, le erano diventate molli come gelatina, Chris l'afferrò in tempo, la strinse fra le sue braccia e l'adagiò sul divano.

Rammentava che passarono i giorni. E lei era rimasta inerme, come la sera precedente e l'altra ancora. Non riusciva a reagire, non mangiava, non beveva, non rispondeva più a nessun stimolo, e se non fosse stato per Anna che le faceva mandare giù a forza qualche sorso d'acqua, molto probabilmente sarebbe morta disidratata. Poi, un ufficiale lì informò quando la salma di Richard sarebbe arrivata a casa. Quella notizia sembrava essere stata la piccola scintilla, una piccola scossa elettrica che la fece smuovere.

Ci volle andare... all'aeroporto, nella notte, su quella pista gelida e deserta, arida come lo era il suo cuore, in quel momento, lei c'era. Aveva aspettato di vedere le luci del grande aereo solcare il cielo. Aveva trattenuto le lacrime quando un corteo di militari si era posizionato in due file, i fucili rivolti verso l'alto ad aspettare che la bara che conteneva il corpo del loro comandante uscisse. Aveva sentito i colpi degli spari squarciare in due il silenzio assordante che si era creato in quella pista d'atterraggio.

Quei soldati contraevano la mascella e indurivano i muscoli della mandibola. Avrebbero voluto piangere, lei se n'era accorta, ma loro erano soldati e dovevano resistere. Ragazzi poco più che ventenni, avevano perso un compagno, un amico, il loro comandante.

Mia... lei aveva perso suo padre. Aveva perso mezza vita. Non aveva pianto, non una sola lacrima le era scesa sulle guance. Gli altri la osservavano allibiti. Forse si aspettavano pianti isterici da parte sua, ma lei non ci riusciva, non era stata capace di esternare nessuna emozione. Il dolore che provava era diverso, la stava devastando dentro.

La mattina del funerale ancora non c'era nessuno in casa. Chris e Anna dormivano, avevano passato la notte in bianco e si erano addormentati alle prime luci dell'alba. Mia scese le scale e a piedi nudi, piano, entrò in salotto, dove suo padre lì dentro dava l'impressione che stesse solo dormendo. Distolse immediatamente lo sguardo, quando gli occhi si posarono sulle sue mani intrecciate sul petto.

Dio! Quante volte quelle mani le avevano asciugato il viso, bagnato da tante lacrime di una ragazzina che cercava una ragione valida per aver perso la madre quando aveva solo due anni. Quelle mani, che l'avevano stretta in abbracci infiniti. Quelle mani, le mani di suo padre. Quello lì dentro era il suo papà! La convinzione e la certezza di quella realtà assunse la giusta forma nel suo cuore, lei doveva accettarlo, stava realizzando e non voleva, non poteva sopportare una cosa del genere.

CON TE SEMPRE -1 LIBRO DELLA "The brother Walker series." CARTACEOWhere stories live. Discover now