Nella notte di Venice Beach..

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2'capitolo

Il giorno seguente, si alzarono con grande entusiasmo e con la felice idea di dare una festa alla baia, come addio a un'estate magnifica. Si iniziò a spargere la voce per le vie di Venice Beach, causando grande stupore tra i loro coetanei. Il tutto consisteva nel passare una serata tra gli amici, in cui ballare a ritmo di musica, fare ciò che ti stava a cuore, che ti portavi nell'anima, divertirsi, gioire, godersi per l'ultima volta quel senso di libertà e grande felicità che ti donava l'estate. Loren e Rosaly non vedevano l'ora che arrivasse la sera, che le luci di quella cittadina calassero su di loro e che la luna quella notte per Venice Beach doveva essere più che lucente. Un pomeriggio intero a dover decidere cosa mettere, che ricambio portarsi e ad immaginare come sarebbe andata la serata. << Ho deciso! Metto questo, è il mio preferito e di certo non posso non andare alla mia ultima serata estiva senza il mio gioiellino. Ho già scelto il mio vestito e ovviamente non può mancare la mia tavola da surf.>> << Te lo giuro Loren, che non ti sopporto più, lasciando perdere il fatto che sei sempre l'eterna indecisa per scegliere dei vestiti fino a quando non te li provi tutti, parli sempre e solo di surf , non riesci a non pensare per un solo secondo al surf? Pensa a quello che accadrà stasera, magari troverò finalmente un ragazzo o forse no, tu che ne pensi? Sarà la volta buona per me?>> << Rose, non importa di nessun ragazzo, ci divertiremo comunque, siamo noi e nessuno ha idea di quanta dinamite possano creare solo due anime come le nostre.>> Tramontato il sole, piano piano una luna tondeggiante e del tutto piena, rifletteva nelle acque della costa californiana, si sentivano i battiti di ognuno dei loro cuori andare a tempo con la musica, le spiagge erano stracolme di teenegers, si sentiva una brezza di vita, anime pure che facevano da contorno a quel paesaggio magnifico, che ancor di più quella sera splendeva di luce propria. La notte era giovane proprio come lo erano tutti loro, Loren e Rose se la spassavano alla grande, ballavano e ridevano, ridevano di crepapelle, si divertivano con gli amici, un'intera serata a scherzare, a picchiettare la sabbia, con dentro di loro ultrasuoni ,che li davano alla pazza gioia. E allora il momento tanto atteso arrivò ,tutti presero le loro tavole da surf, entrarono in acqua gioiosi come non mai, aspettarono lo schiocco della mezzanotte e incominciarono a cavalcare le onde nere e lucenti, da cui erano attratti; nel frattempo il cielo era decorato da milioni di fasci di luce colorati, c'erano fuochi d'artificio in tutto il cielo che rivestiva la California, Loren non era mai stata così entusiasta in vita sua, sognava da anni di poter vivere questo momento ,pieno di adrenalina, che risaliva nelle vene, dapprima con se stessa e la sua tavola da surf e poi con la sua migliore amica, perché senza di lei non avrebbe avuto alcun senso. Terminati i festeggiamenti nelle acque di Venice Beach, tutti i ragazzi fecero un falò, cantando per tutta la serata e addormentandosi stanchi nelle ore piccole. Dopo aver riposato per qualche oretta, si svegliarono tutti all'alba, osservando quel cielo limpido che trasmetteva la quiete più assoluta, c'era silenzio, tanto da poter sentire il cinquettio degli uccelli e lo sbocciare della natura. Passata l'intera mattinata con gli amici Loren e Rosaly tornarono ognuno nelle proprie case.

<< Mamma sono a casa! >>

<< Finalmente Loren, non ti sei fatta nemmeno sentire e non ti voglio fare storie solamente perché domani te ne andrai e io non saprò come fare senza te..>>

<< Mamma dai,io verrò sempre... fidati che non ti mancherò tanto, anzi avrai la casa più ordinata, stanne certa.>> disse Loren, abbracciandola e stampandole un bacio in guancia.

<< A proposito di partenze, può cenare qua Rosaly stasera? Così passiamo le nostre solite serate io, tu e lei, raccontandoci tutte le novità... e sai ce ne sono parecchie..>>

<< Va bene dai, avvisala e dille che sto preparando il vostro piatto preferito.>>

Loren corse subito di sopra per chiamarla, Rosaly le disse che verrà tra un po' e di aspettarla per fare il loro solito dolce della domenica. Nel tempo che suonassero alla porta, Loren continua a leggere il libro iniziato in estate, un romanzo, il suo genere preferito, che parla di due ragazzi per cui è impossibile stare insieme, ma che alla fine i loro cuori si ritroveranno in un unico corpo. Lei sogna una storia così, passionale, dolce, difficile, quasi impossibile ma indimenticabile; nonostante lei fosse stata ben due anni con Dilan, secondo il suo animo , non aveva ancora incontrato il suo vero amore e magari anche ultimo, proprio come Trevis e Abby.

<< Din-don>>

<< Mamma apri!!>>

<< Ciao Rosaly, come va? Pronta per la nostra serata? Loren mi ha detto che mi dovete raccontare un bel po' di cose, sono molto curiosa di sentirle.>>

<< Ciao Emy, comunque, per lo più è Loren che deve confidarsi perché io sono sempre nella stessa situazione purtroppo..>>

<< Bene bene, ma godetevi la vita, che questi anni non ritornano più.>>

Rosaly annuì con una grande risata, mentre Loren, invece, scendeva le scale.

<< Andiamo a fare il nostro dolce della Domenica! E visto che è l'ultima facciamo il nostro preferito. Il sole alla nutella!>> disse con fretta Loren.

<< Mi piace l'idea, è da tanto che non lo mangio e ne desidero almeno un pezzo o meglio ,un raggio.>> Le due cuoche si misero a lavoro, sfornando in fine una delizia che metteva una certa fame.

<< Che odorino, non vedo l'ora di assaggiarla e mi sa pure che è venuta meglio della prima volta, ti ricordi? La nutella si era indurita per colpa tua Rosaly, ma ci è servito in fin dei conti.>>

<< Ma cosa dici? Dai è stato solo un errore da principiante...vogliamo parlare di quando hai versato la panna montata al posto del mascarpone? Sai mi diverto anche io eh!>> disse Rosaly, mentre Loren non faceva altro che ridere come una matta. Prepararono il the e come al solito si sederono a mangiare; avevano quell'aria da bambine, come se ogni volta che facessero merenda insieme , ritornassero nel passato, quando erano piccole e ancora non sapevano nemmeno accendere un fornello e d' allora le loro abitudini non cambiarono; rimasero tali e quali, ovvero quelle che si mettevano d'accordo per quanto zucchero aggiungere nel the e vi assicuro che non corrispondeva a meno di cinque cucchiaini.

Era ora di cena, l'imbattibile pollo a forno con patate di Emy aveva saziato abbastanza; Loren e Rosaly, come al solito, erano salite in camera e per l'ultima volta stavano aggiornando il loro diario segreto. Loro due fin da piccole, avevano un quaderno dove scriverci tutto: le loro prime cotte, le loro gite, i loro successi e esperienze che vivevano..adesso dovevano completare le ultime pagine, con un piccolo addio alla loro infanzia. "A me la notte..a te il giorno" questa fu la loro ultima frase, che racchiudeva il tutto. Finito di scrivere, arrivò finalmente la mamma e ora si, che ci si divertiva. Un'intera serata e in realtà fino a che non se ne andasse Rosaly, che Emy sembrava essere una di loro. Loren raccontava della rottura con Dilan, Rosaly della sua disperata ricerca di un ragazzo che la facesse impazzire e lei che dava consigli su tutto, dai ragazzi all'amicizia.

<< Mi raccomando, la vostra è un'amicizia rara, non rovinatela e non permettete che gli altri lo facciano... buonanotte ragazze mie e salutami la mamma Rosaly!>> disse Emy sulla soglia della porta, mentre le due amiche si stringevano in un caldo abbraccio. Ma la serata non era conclusa, Loren non vedeva l'ora di trascorrere un po' di tempo con la mamma, come i vecchi tempi, che quando qualcosa non andava, le bastava essere coccolata tra le sue braccia, con delle piccole parole di conforto che rasserenassero il suo stato d'animo.

<< Mamma posso stare un po' con te nel letto?>>

<< Certo, vieni bambina mia... mi mancherai moltissimo.>>

<< Mamma sono preoccupata, ho paura di quello che sarà il mio futuro, di come andrò in questa facoltà.. e se non fa per me? Se non ne fossi all'altezza, poi come dovrei fare? Non voglio essere una delusione per te, voglio che mi vedi come la figlia che hai sempre desiderato..>> disse Loren, con gli occhi lucidi, appoggiandosi sul suo grembo.

<<Ma come puoi pensare una cosa del genere? Hai idea di quanto sei importante per me? Sei il mio orgoglio, la mia più grande gioia, non mi importa se sei perfetta a scuola o in tutto ciò che per te può essere importante, sei mia figlia, sei la creatura che ho partorito, il mio frutto ed il mio capolavoro, nulla di meglio Dio poteva donarmi, nulla al mondo che non sia tu. Io sarò sempre al tuo fianco, qualunque sia la tua scelta e qualsiasi cosa accada, ricorda che la tua mamma per te, ci sarà sempre, non ti abbandono per nulla al mondo. E da domani la casa sarà vuota senza te, come dovrò fare? Ti amo amore mio, sei la mia vita. Adesso vai a letto, che domani devi alzarti presto e soprattutto prima che mi fai piangere.>>

<< Tu sei la mia, nessuna mamma è come te ed io sono fortunata di avere la migliore tra tutte. Buonanotte mamma! >> disse Loren, stringendola più che mai e scoppiando in lacrime. Emy non riesce a trattenersi e le poggia la mano sul suo viso, accarezzandola e dandole un bacio in fronte.

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