Fuoco e Acqua

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Mi rimaterializzai a mezz'aria, ad una quota veramente alta e in pochi secondi iniziai a cadere, non ero preoccupato e ne aprofittai della mia posizione per guardarmi in giro.
In lontananza vedevo un edificio gigantesco circondato da grattacieli che a sua volta era circondato da unapparentemente e probabilmente povera.
Il tutto era immerso da una fitta vegetazione, ed era proprio lì che stavo cadendo se non fosse stato che, a poche centinaia di metri da terra attraversai una barriera ritrovandomi in una città.
Prima dell'impatto col terreno mi scomposi in fumo che , non appena toccò terra si sparse per poi ricompormi poco dopo intatto.
Li vicino c'erano dei bambini che stavano facendo fluttuare un pallone, ci scambiammo sguardi confusi e, portando l'indice al naso in segno di silenzio, me ne andai.
Gli edifici erano un capolavoro di arte moderna, fatti con marmo bianco e grandi vetrate rendevano elegante la città .
Intuii subito che li dov'ero molti detenevano poteri, a partire da ci volava , chi faceva volare, chi accendeva una sigaretta con il dito ,chi annafiava il giardino muovendo il dito e molto altro.

In quella città si respirava un'aria totalmente pacifica, tutto era in armonia con l'uomo

AnsiosoAnsiosorai un aria con l'intenzione di visitare l'altra città che avevo visto precedentemente sparato come un proiettore mi diressi verso la città ed atterrai su un grattacielo, sotto di me c'era una strada piena di negozi animata da una vispa folla.
Diventai invisibile e mi gettai tornado visibile solo una volta confuso tra la folla.
Percepivo che molti di loro erano come i residenti dell'altra città, mentre altri semplici umani.
Qui nessuno però usava i suoi poteri, forse era vietato.
Un'evento confermò la mia teoria, un a ragazza infatti fece esplodere dei tombini per salvare un bambino da un arresto.
Le guardie furiose cercarono di catturarla, lei scappò nella ma direzione seguita a ruota dalle forze dell'ordine, mi scansai per farla passare facendo invece lo sgambetto agli inseguitori.
In strada scoppió il panico e mi rifugiai in un vicolo li vicino.
Dove totalmente involontariamente riincontrai la ragazza che aveva fatto esplodere i tombini, intenta a scappare con l'aiuto di un ragazzo castano coi capelli corti.
Intanto dall'altra estremità del vicolo stavano arrivando altre guardie , mutai l'aspetto per non essere riconosciuto.
"Hai visto una ragazza mora con la felpa color panna?"
Mi chiede uno passando
"Certo" dissi " da quella parte" feci indicando una direzione sbagliata.
In questa città si percepiva un'aria totalmente diversa: paura, odio, indifferenza e sofferenza saturavano i miei sensi.
Con un balzo tornai su un tetto.
Le due città erano totalmente diverse erano forate da due razze diverse e una si sentiva a disagio con l'altra.
In una , i detentori di poteri vivevano in armonia, nell'altra erano emarginati.
Se non c'era in corso una guerra ci sarebbe stata presto, ma non potevo restare la per vederne l'esito.
Mi sederti sul cornicione del tetto ad osservare il contrasto tra la città altamente evoluta e la natura sconfinata.
Il cielo era nuvolo e in poco tempo iniziò a piovere, la città che fino a prima era agitata si calmò di colpo, c'era aria di cambiamento ma non sarei rimasto a osservarlo.
Col volto lavato dalla pioggia presi la macchina fotografica e fotografai quel panorama tanto cupo quanto calmo e misterioso.

Mi smaterializzai diretto alla prossima meta lasciandomi alle spalle una pozzanghera nera.






Crediti: eruchan2

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⏰ Last updated: Nov 14, 2016 ⏰

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Diario Di Un Viaggiatore Di DimensioniWhere stories live. Discover now