Sangue e Spiriti

14 3 0
                                    

Mi ricomposi
E aprii gli occhi
Un brivido mi passò lungo la schiena, erano gli effetti collaterali di continui viaggi dimensionali.

Ero su un tetto di quella che mi sembrava una scuola, una grande scuola.
Erano tre edifici, un dormitorio , l'edificio principale e quella che sembrava essere una palestra.
Respira a pieni polmoni, l'aria aveva un odore diverso.
Guardai il cortile, molti di loro non erano umani, alcuni vampiri altri mutaforma, altri ancora spiriti.
In quel momento arrivò un'auto, una gran nell'auto, da cui scesero tre persone.
Mi sedetti a gambe incrociate e osservai la scena, non sentivo cosa dicevano, ma intuivo che una ragazza si stava trasferendo.
A rafforzar la mia ipotesi un piccolo roditore rosso si avvicinò a loro e si trasformò in una ragazza dai capelli rossi.
Ora ero certo : era una scuola formata da creature magiche, più o meno.
Decisi di scroccare un pasto in mensa,mi ci intrufolai e tornai pressoché invisibile, nessuno si sarebbe scandalizzato a vedere un panino volare via dalla mensa.
C'era pure un distributore di bibite c'era un po' per tutti : acqua , fanta , succhi , cola , sangue , soda...
Peccato che essendo una scuola non ci fosse alcol.
Presi una fanta e saltai fuori da una finestra , decisi di andare a mangiare sul tetto del dormitorio.
C'era un piccolo balcone vicino dov'ero io , e c'era un ragazzo con un ciuffo emo viola e blu con un coltello che giochicchiava, "speriamo non cerchi di fare un rito satanico" pensai mente sorseggiavo la mia bibita.
Una ragazza lo stava spiando e nel farlo si fece scoprire, il ragazzo col coltello la seguì ,e io feci lo stesso sperando di assistere ad una scenda da film horror, ma il tutto si concluse con uno scambio di insultati.

Tornai sul tetto, la scuola era piena di persone di ogni genere, alcune si comportavano in maniera veramente strana e se fossi restato li piu a lungo sarei stato ansioso di conoscerle.
Ma il mio viaggio doveva continuare, non avevo ancora neanche intravisto la metà, in fondo ero partito da poco.

Guardai il cielo scuro nella quale la luna si evidenziava, una luce argentea  illuminava l'edificio caratterizzato da un'architettura gotico moderna.

Impognai la macchina fotografica e scattai una foto alla luna, non si vedeva niente, quindi ne scattai un'altra al cortile della scuola.

Il viaggio doveva continuare, diedi un morso al panino e lentamente iniziai a scompormi.







Crediti: HaruJoker

Diario Di Un Viaggiatore Di DimensioniHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin