Capitolo 34

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Nel mio sogno sono a casa mia. Non lo ricordo tutto ma solo una singola parte.
Un vampiro dai tratti indefiniti entra dalla finestra in camera mia, facendomi sobbalzare per lo spavento e la sorpresa.
Mi alzo dal letto e grido:
«Che cosa vuoi!? Lasciami in pace! Federico ti ucciderà se mi farai del male!» lo spingo ma non mi faccio altro che male ai polsi, senza neanche riuscire a fargli batter ciglio.
Lui mi afferra i polsi con una forza sovrumana e inizia a stringere.
Grido e sento le ossa frantumarsi, il dolore farsi strada lungo tutto il braccio e la sensazione di impotenza che mi manda nel panico.
«Io sono Federico, non mi vedi?» i tratti del suo volto erano mutati ed ora era identico al mio ragazzo, con un ghigno tirato da un lato.
Inizio a piangere a causa del dolore e lui mi scaraventa sul muro lasciandomi cadere sul letto.

Mi sveglio di soprassalto.
«Ma insomma la smetti di agitarti?» mi chiede Shawn con tono di rimprovero.
«Sei tanto appetitosa quanto fastidiosa.» rideacchia Trevor con sarcasmo.
«Smettetela di prendermi in giro!» urlo arrabbiata ed ancora abbastanza scossa dal sogno nitido dal quale mi ero appena svegliata.
«Non urlare, cosa credi che non ti sentiamo?» mi ammonisce il vampiro accanto a me.
I due ragazzi ridono mentre Carter tiene fissi gli occhi sulla strada.
Come è strano, lui non spicca una parola, anche se questo mi gratifica; non vorrei un altro vampiro irritante a rompermi le scatole.
«Sai, sei divertente.» ghigna il guidatore guardandomi attraverso lo specchietto retrovisore.
Mi accuccio sul sedile della macchina posando i piedi sul sedile e schiacciando il petto alle mie gambe. Come mai fa tutto questo freddo in questo periodo dell'anno!? Cerco di riscaldarmi.
Ho la pelle d'oca e solo ora me ne accorgo.
«Togli i piedi dal sedile, cosí lo macchi e io sarò costretto a macchiare te.» Shawn mi guarda e fa una pausa. «Di sangue.» puntualizza macabro.
Tolgo i piedi dal sedile pulendo la stoffa e giustificandomi con un:
«S-scusate... é che sento f-freddo...»
«Oh mi sono preso il disturbo di mettere un po'di aria fredda... » ridacchia Trevor spegnendola.
«Grazie...» rispondo imbarazzata.
«Mi devi un favore piccola Sara.» ghigna lui guardandomi attraverso lo specchietto, i suoi occhi brillano di rosso e ritornano come prima. Mi passa un brivido di paura lungo la spina dorsale.
«C-cosa!? Non vi basta dovermi uccidere?» sbotto.
Lui ci pensa un po' su poi risponde:
«Mh... no, almeno lasciaci godere queste ultime ore...» i suoi occhi lampeggiano famelici e Shawn ride.
«Per favore non... non fatelo...» li imploro.
«Siamo vampiri cosa puoi aspettarti? Che ti risparmiamo?» Shawn mi volge uno sguardo.
Guardo a terra. «Quale é il favore? Lasciarvi bere adesso il mio sangue? Se questo mi farà soffrire di meno allora fatevi avanti.» gli tendo le mie braccia terrorizzata, non posso fare a meno di tremare.
«Ahahah! Non è questo il favore e sfortunatamente per te non possiamo ucciderti ora anche se sarei tentato... Shawn lascio a te la scelta del favore...» gli occhi dei due si incrociano e entrambi si intendono.
«Credo sia ora di lasciarmi dare quella sbirciata che prima non mi hai fatto dare.» ghigna il ragazzo accanto a me.
«Mai! Piuttosto riaccendi l'aria fredda!»
«Oh andiamo non é nulla di ché!» ridono i due vampiri.
Shawn inizia ad allungare le mani e gli tiro un calcio in pancia, lui si fa male.
«Ahi!» urla piegandosi in due, poi scoppia a ridere «Sono bravo a recitare eh? Credi davvero di riuscire a ferirmi? Sei proprio una cattiva bambina! Temo che mi tocchi punirti.» il suo ghigno si allarga e in un lampo me lo trovo a un centimetro dal mio volto.
Cerco di allontanarlo mettendogli le mani sul petto, ma a una velocità incredibile mi blocca i polsi.
Un secondo e mi trovo senza la maglia, osservo le sue mani che stringono i lembi della mia t-shirt strappata, sul suo viso c'é un sorriso soddisfatto e due occhi rossi.
D'istinto mi copro afferrando i resti della maglia e carter si volta a fulminare con lo sguardo Shawn.
«Io invece temo che voi due ragazzi stiate esagerando, lasciatela stare! Le hai strappato la maglietta, la stai mettendo già abbastanza in imbarazzo!» Il vampiro biondo prende le mie difese con mio grande stupore.
«Ci stiamo solo divertendo, non é vero Sara?» Shawn mi guarda sorridendo.
Resto immobile a cercare conforto nello sguardo di Carter.
«Avanti, diglielo che ti stai divertendo!» Shawn mi da una gomitata tra le costole dolorosa.
«I-io non mi div...» mi becco un'altra gomitata, «Si... ci stiamo divertendo un... un mondo...»
Mi squadra e poi si rigira a fissare nuovamente la strada.
Passano altre due ore e per la metà del tempo sono stata in silenzio a pensare e a coprirmi con gli stracci della mia maglia.
«Ho fame.» incrocio le braccia dopo
Devo morire, pretendo di mangiare qualcosa prima di porre fine alla mia esistenza sulla Terra.
«Hai dei soldi?» chiede fissansomi attraverso lo specchio.
«Si...»
«La accompagno io.» Si offre Carter.
«Scendo anche io, voglio fare uno spuntino.» ghigna Shawn.
«Vengo anche io allora.» esclama Trevor.
«No.» dico con voce ferma e decisa... più o meno.
«Non voglio che uccidiate delle persone innocenti!» il mio tono di voce è alto e trema.
«E come pensi di fermarci?» Shawn si fa beffe di me strappandomi di mano gli stracci della mia maglia.
«Contrattando.» okay, ora il risultato che avrei voluto ottenere non l'ho ottenuto.
Avrei voluto sembrare più sicura di me, una voce ferma che non avrebbe tradito alcuna emozione.
Invece non ho potuto fare a meno di pronunciare quelle parole tremando e con un velo di lacrime che mi hanno coperto gli occhi.
«Ah si? Illuminaci.» continua Shawn.
«So che non é sufficiente come... come bere il sangue di un intero corpo umano... ma potreste prenderne un po'del mio...» le lacrime scendono lungo le mie guance, le asciugo.
Tanto dovrò morire, non voglio che accada lo stesso a persone innocenti.
«Josh non vuole che noi beviamo il tuo sangue, come ho detto ti vuole tutta per lui... più o meno...» sorride Shawn.
«Che vuol dire "Più o meno"?» imito le virgolette.
«Oh guarda siamo arrivati ad un autogrill!» esclama Trevor.
«Scendo in reggiseno?» gli faccio notare.
«Dovremmo prestarti una maglietta... chi si offre?» si gira verso di noi il guidatore dopo aver parcheggiato.
Arrossisco. «Io propongo Shawn, dopotutto glie l'hai strappata tu la maglietta no amico?»
«Eh mi tocca!» si toglie la maglia e me la passa mostrando i suoi muscoli e non posso fare altro che sentirmi a disagio.
La prendo e la indosso. É larga due taglie in più della mia...
Scendo dalla macchina come tutti e tre i vampiri.
Carter si mette al mio fianco.
Non so perché sia cosí comprensivo nei miei confronti ma questa cosa mi conforta.
Non oso immaginare cosa mi avrebbero fatto se non ci fosse stato lui a sgridare il vampiro che mi ha strappato la maglia o se al posto suo ci fosse stato qualcun altro come Trevor e Shawn.
Entrati dentro all'autogrill, prima di dirigermi nel bagno delle ragazze, ringrazio Carter per aver evitato una situazione molto imbarazzante.
«Di niente.» mi rivolge un sorriso e i suoi occhi diventano rossi poi ritornano azzurri.
«Andrai anche tu... ad uccidere qualcuno?» chiedo terrorizzata.
«No io...» mi guarda, si blocca e se ne va. Che strano.
Mi dirigo in bagno ad incipriarmi il naso, mi lavo le mani e compro un panino con del tacchino e una bottiglia di acqua naturale, mangio il panino e quando esco trovo Carter ad aspettarmi all'entrata.
«Ascolta, se potessi ti aiuterei a scappare. Peccato che ti troverebbero di nuovo e moriresti lo stesso, molto probabilmente ucciderebbero pure me. Mi dispiace, Josh non deve sapere che io non sono dalla sua parte.» sussurra al mio orecchio Carter.
Non so cosa rispondergli quindi mi limito a incrociare il suo sguardo malinconicamente e a dire: «Spero che facciano in fretta.»
Arriviamo alla macchina, entriamo trovando i due amici già dentro.
«Ben tornati voi due! Volevate prendervi anche un tè caldo con dei biscotti?» ci deride il vampiro senza maglia.
«Sempre meglio che diventare un biscotto per vampiri...» rispondo io seccata.
«Forza Trev, metti in moto che non passano in fretta le ore. Il traffico allunga il viaggio, fortuna che c'é questa umana a farci divertire.» ridacchia Shawn.
«Ho preso una maglietta souvenir.» dice Shawn non appena partiamo, mentre se la infila.
Poggio i gomiti sulle mie gambe e penso a tutte le cose che avrei voluto fare e non ho fatto, ai miei amici, Danila, Giulia, i miei genitori... Paul, Jo, Federico...
Mi mancheranno tutti quanti...

Faccia A Faccia Con Dei Vampiri ||IN REVISIONE||Donde viven las historias. Descúbrelo ahora