Canzone del capitolo:
Dirty Diana- Michael JacksonPresi il vestito da sera mostrandoglielo.
Il tessuto bianco arrivava fino al pavimento, aveva le maniche fino ai gomiti ricamate e sembrava piacergli.
"Sì, è perfetto" annuì convinto.
"Sicuro, sicuro?"
"Sì"
"Ho la tua parola?"
"Cosa mi stai nascondendo?" restrinse gli occhi in due fessure mentre io facevo gli occhioni dolci.
"Ricorda che hai accettato" spostai di poco la gonna mostrando lo spacco laterale che lo fece inspirare profondamente.
"Basta che tu cammina a gambe chiuse"
"Aspetta" rigirai il vestito mostrando la parte della schiena scoperta e a quel punto chiuse gli occhi mordendosi il labbro inferiore.
"Su questo ho da ridire"
"Hai già accettato" ridacchiai voltandomi verso lo specchio con il vestito.
"Joi"
"Troppo tardi, Wilson"
"Questa me la pagherai" picchiettò l'indice sul mio naso.
"Esci, devo cambiarmi" alzò gli occhi al cielo prima di fare come detto.
Dopo aver fatto la doccia indossai il vestito e frugai tra le scarpe per trovarne un paio da abbinare, le décolleté nere andavano alla perfezione e applicando del rossetto bordeaux l'opera era finita.
Uscii percorrendo il corridoio battendo i tacchi contro il legno del pavimento ritrovandomi una visione mozzafiato, Cameron si stava aggiustando la cravatta con una smorfia imbronciata tenendo stretta tra le labbra una sigaretta.
La giacca intonava ai capelli ben riposti corvini, al pantalone e alle scarpe lucide.
La cravatta bordeaux contrastava con la camicia bianca risaltando il colorito olivastro e il chiarore dei suoi occhi giada, rimasi semplicemente immobile a fissarlo.
Si voltò notandomi e riportandomi così alla realtà, sorrisi quando mi guardò con espressione sconfitta chiedendomi aiuto con gli occhi.
Mi avvicinai sistemandogli il nodo della cravatta e uno stupido mezzo sorriso gli spuntò sul viso.
"Perché sorridi?"
"La mia cravatta intona al tuo rossetto" disse facendo traballare la sigaretta stretta tra le labbra e sfiorando le mie con il pollice.
Sentii le guance andarmi in fiamme e se ne rese conto anche lui poiché cominciò a ridere fragorosamente.
Aspirò avidamente la nicotina portandosi poi la sigaretta tra le dita, lasciai la cravatta ben composta per poi alzare lo sguardo.
"Sei davvero bella, piccola" disse espirando tutto il fumo sul mio volto a ogni parola.
"Grazie" ancora una volta arrossii sperando che questa volta fosse meno visibile.
"Andiamo ragazzi?" ci voltammo verso Nate completamente vestito di grigio tranne per la camicia nera, annuimmo entrambi per poi seguirlo e uscire di casa.
__________
"Quindi verrà pubblicato a gennaio?"
"Esatto" annuì facendo muovere il caschetto platino.
"Non vedo l'ora" esultai unendo le mani.
Difronte a me si trovava un'aspirante scrittrice di ventidue anni, l'avevo incontrata mentre prendevo un bicchiere d'acqua e avevamo iniziato a prendere in giro il proprietario del posto.
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Come To Me
ChickLit-Quand'ero bambina sognavo un futuro perfetto, fidanzata col ragazzo perfetto, vivere in un enorme villa, avere un lavoro prestigioso, condividevo i miei desideri con mia madre che m'insegnò che per avere un futuro simile dovevo fare ogni cosa alla...