XXV

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Sono passate altre due settimane, durante le quali il viso niveo e puro di Jimin ha subito decine e decine di maltrattamenti, insieme al suo piccolo corpo indifeso. E per quante volte lui abbia provato a ribellarsi, tante più volte il suo corpo ha subito contusioni e percosse.
Oggi è il primo giorno di Dicembre e Jimin sente nell'aria il profumo allettante e l'atmosfera bianca e fresca del Natale.
Almeno per le feste natalizie vorrebbe essere presente in casa per passarle con il suo ragazzo. Spera che Mark lo lasci in pace almeno per quella giornata. Il suo cuore fa i salti di gioia solo al pensiero di poter passare ventiquattro intere ore con Yoongi.

Yoongi intanto è stato dimesso dall'ospedale dove era ricoverato. Conclusa la terapia per recuperare l'uso corretto della mano che era stata compromessa, il ragazzo dai capelli celesti ha lasciato l'ospedale con sincera gioia, ed ora si trova seduto a gambe incrociate sui cuscini del divano in pelle nuovo, color grigio topo.

Ha davanti a se un piccolo tavolino di legno di limone, chiaro come la sua pelle, dove ha appoggiato una tazza di caffè fumante, dai disegni natalizi. Un consiglio di Jimin, usare fin dall'inizio del mese oggetti e utensili che ricordino il Natale.
Il rosso sostiene che questo sia un buon auspicio di allegria per le feste.

Con le mani riscaldate da una borsa dell'acqua calda posta fra le sue gambe, sistema ordinatamente una pila di fogli sulla superficie levigata del tavolino.

Sta pazientemente scrivendo un nuovo testo per una canzone ed è sinceramente orgoglioso di come sta venendo fuori. Non vede l'ora che Jimin torni a casa per fargliela leggere e ricevere dal suo piccolo Jiminie una recensione.
L'arredamento dell'appartamento intorno a lui ricorda molto i caratteri diversi dei due inquilini, che, d'altronde, si intonano perfettamente l'uno con l'altro. I mobili e i divani dai colori sobri come il beige o il grigio chiaro, sono abbracciati idealmente dal celeste intenso delle pareti e dai colori natalizi che a Jimin piacciono tanto.

In conclusione, in quella casa si respira una vera atmosfera di pace e tranquillità unita alla gioia di vivere e all'allegria.

Prende in mano la tazza fumante e sta per appoggiare le labbra screpolate sul bordo di essa quando qualcuno suona al campanello. Una sola volta. Senza ripetizioni.
Yoongi corruccia le sopracciglia e mette giù la tazza, chiedendosi chi mai possa essere. Jimin suona due sole volte, precise, senza aggiungerne mai una, quindi lui non può essere. E oltretutto lui è andato a lavoro di mattina oggi. Quell'odiosa di Kim Taeyeon nemmeno. Lei direttamente tenta di sfondare il campanello da quante volte lo fa suonare.
E Taemin adesso è a casa di Minho, come ha spiegato a Yoongi, per rilassare i nervi.
E allora chi è? Si chiede il celeste strofinandosi le mani per riscaldarle.

Con calma mette giù i piedi coperti dalle sue pantofole celesti, appoggiandoli sul tappeto grigio e rosso. Poi si aiuta con le mani ad alzarsi e si mette in piedi, allungandosi verso l'alto con braccia e collo per stiracchiarsi e sgranchire i muscoli.
Si incammina verso il citofono e lo stacca dalla parete, posizionandolo contro il suo orecchio e dischiudendo le labbra per formulare la domanda.

"Chi è?"

Dall'altra parte una voce femminile, calda e gentile, si trasmette fino alle orecchie di Yoongi come una melodia rassicurante, cancellando il freddo di dicembre e trasformandolo in una brezza calda e soffice, da luogo sul mare.
"Min Yoongi? Scusa l'arrivo inaspettato, ma volevo parlarti. Sono la dottoressa Kim Soyeon"

La mente di Yoongi fa un salto nel passato, velocemente, rammentando il viso cordiale e disposto ad aiutare della dottoressa con cui aveva parlato della sua preoccupazione per Jimin.
Con un gesto impacciato riattacca velocemente il citofono alla parete, facendolo cadere due volte prima di riuscire ad incastrarlo correttamente.
Dopo fatto questo apre il portone, avvertendone il familiare suono metallico, segno che il meccanismo funziona ancora perfettamente.
Mentre ascolta i passi della dottoressa salire regolarmente gli scalini, Yoongi appoggia una spalla allo stipite della porta e riflette.

𝐂𝐎𝐅𝐅𝐄𝐄 [y o o n m i n]   (in revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora