So un tuo segreto, Stefano

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Marina
Cammino verso l'altalena,mi siedo  e comincio a dondolare piano  aspettando Stefano. Sento il telefono  squillare e di mala voglia rispondo alla persona che sta cominciando davvero a rompermi le palle.
"Pronto ?" dico.
"Allora?" mi chiede la voce dall'altra parte della cornetta.
"Allora cosa?" chiedo scocciata.
"Hai fatto?" risponde il ragazzo.
"Fatto cosa?" sbuffo.
"Come..." sento dei passi dietro di me e attacco il cellulare mentre l'interlocutore mi sta ancora urlando contro.
"Ciao" sento dire dalla voce roca e bassa del mio ex ragazzo.
"Ciao" rispondo sorridendo.
"Cosa vuoi" risponde sgarbato.
"Solo parlarti" dico cercando di apparire più serena possibile anche se sono infastidita dalla conversazione appena fatta e dal comportamento del ragazzo della chiamata, troppo impertinente per i miei gusti.
"So che vuoi dirmi e la risposta è in ogni caso no" risponde secco.
"Non mi hai neanche ascoltato" dico facendo un mezzo sorriso

Stefano
"Perché dovrei rimettermi con te?" chiedo infastidito. La Marina si avvicina, mi posa un dito sul petto e comincia a disegnare forme circolari.(ggghirigori)
"So un tuo segreto, Stefano" dice passandomi una mano sul petto.
"So di Sascha, so che lo ami e che non vuoi che si sappia" mi mette un dito sotto al mento in modo da alzarmi  viso e guardarmi negli occhi che prima tenevo bassi.
"Non è vero" balbetto arrossendo cercando di posare gli occhi da un altra parte, ma i suoi non me lo permettono.
"Ti conosco da tanto, credi che non capisca quando menti? Questa è solo l'ennesima conferma di quello che sappiamo entrambi" dice cattiva. Pensavo che non potesse andare peggio di così, un consiglio, non lo pensate mai.
"Come hai fatto?"  mi arrendo.
"Ti ho solo osservato mentre gli altri erano troppo impegnati da sé stessi per capire il vero motivo del tuo strano comportamento" dice lei avvicinandosi ancora di più.
"Ed è questo il motivo per cui dovrei rimettermi con te? Perché tu possa minacciarmi?" rispondo frustrato vedendola come l'unica alternativa possibile se non voglio far sapere a Sascha cosa provo davvero per lui.
"No, perché ami anche me" dice come se da adesso in poi fosse l'unica verità evidente.
"Manterrai il mio segreto?" Chiedo aggrottando la fronte.
"Si" risponde sicura.
"Ti amo" sussurro controvoglia.
"Anche io Stefanino" risponde lei malvagiamente. Si alza sulle punte, il suo viso a pochi centimetri dal mio, poggia le mani sul mio petto e io quasi per abitudine la bacio posando le mani sui suoi fianchi. Non sento assolutamente nulla, solo il contatto muto delle sue labbra fredde sulle mie. Una lacrima scende dai miei occhi chiusi e la consapevolezza della tortura che dovrò subire da adesso in poi si fa strada tra i miei pensieri.

Salvatore
Salgo le scale di corsa e suono il campanello. Questo fottuto ascensore ritardato ancora non funziona.
Suono il campanello e al di là della massiccia porta di legno sento un brontolio sommesso, un qualcosa di molto pesante che viene trascinato e percepisco sotto i piedi la vibrazione di passi molto leggeri. Il portone avanti ai miei occhi si spalanca scoprendo al proprio interno una figura minuta, indossa dei pantaloni del pigiama spiegazzati e la mia felpa che le va graziosamente grande. Negli occhi verdissimi e calmi si accende una fiamma di rabbia non appena mi riconosce, ma questo non distoglie la mia attenzione dalle profonde occhiaie e dalla pelle pallidissima.
"Cosa ci fai qui?"mi chiede Eleonora, caricando di una forza impensabile la voce rauca e sottile.
"Sono venuto per..." comincio a dire prima di essere interrotto dalla sua voce cristallina e furiosa.
"Fammi indovinare. Sei venuto per spiegare, perché è stat..." all'improvviso la sua voce sparisce e io rimango smarrito nel non sentire più la ramanzina che mi sono figurato per tutto il viaggio di ritorno. Eleonora si porta una mano sulle labbra e una allo stomaco, impallidisce ancora, quanto non credevo possibile e poi sparisce nella casa buia, lasciando il portone aperto e me stordito e confuso sull'uscio di casa.
"ELE" chiamo a gran voce entrando nell'abitazione. Sento un colpo di tosse e poi versi che fanno sussultare il mio povero stomaco. Mi avvio verso il bagno e come immaginato la trovo lì che vomita l'anima inginocchiata davanti al cesso. Mi avvicino e le poso una mano sulla fronte in modo da poterla sorreggere, poi mi siedo accanto a lei, sul freddo pavimento del bagno e di tanto in tanto le sposto una ciocca di capelli ribelli che non ne vuole sapere di stare al proprio posto nella coda disordinata che la mia ragazza ha cercato di farsi per tenere lontani i capelli dal fiume di vomito che sta buttando fuori. Poco a poco i conati si calmano e lei si siede stremata a gambe incrociate con la schiena contro il muro di mattonelle celeste pastello. Mi alzo e in silenzio le prendo un bicchiere d'acqua che lei accetta senza parlare e che comincia a sorseggiare piano. Mi siedo accanto a lei fissando la parete opposta dove entrambi teniamo lo sguardo fisso.
"Greta mi ha baciato per una scommessa" dico e finalmente spezzo il silenzio che si era fatto pesante.
"Lo so" dice lei semplicemente, un paio di lacrime sfuggono dai suoi occhi stanchi.
"Lo sai?" chiedo sconcertato da una reazione che non avevo previsto.
"Lo so. Greta mi ha chiamato per scusarsi poco dopo che sono tornata a casa" comincia a spiegare guardando la parete opposta a quella dove teniamo poggiate le nostre schiena mentre io guardo lei.
"Poi mi sono sentita male e lo hai visto" dice indicando debolmente con un dito al suo fianco.
"E ho pensato che non ti avrebbe fatto male sentirti un po' in colpa visto che ho passato le tre ore peggiori della mia vita"
"Ho passato i tre peggiori giorni della mia esistenza!" ribatto esausto. Poso lo sguardo negli occhi verdi e poi sorrido.
"Ma per te vale la pena cadere da quell'altalena" continuo felice che le cose si siano sistemate. Sulle labbra della ragazza compare un debole sorriso. Mi avvicino a lei, le circondo le spalle con un braccio e lei si rannicchia contro il mio petto, le bacio la fronte e poco dopo si addormenta fra le mie braccia.

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Punto primo: criceto è un pezzo di merda.

Punto secondo mi serviva una Marina moolto cattiva😂

Sono aperte le scommesse per il ragazzo misterioso della chiamata

Il Quinto MatesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora