First chapter: That pesky best friend!

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'' Per piacere, dai, dai, Gracie, dai, '' la mia migliore amica, Annie, mi pregò, incrociando le sue braccia e donandomi la sua espressione da cucciola, consapevole di come facesse scogliere il mio cuore.
Io sospirai e poggiai il mio notebook sulle ginocchia, sapendo che i miei compiti, di letteratura inglese avanzata, non sarebbero stati fatti entro quella sera.

Osservai, così, l'altro mio migliore amico, Matt, con uno sguardo supplicante.

''Matt, aiutami, '' gli dissi.

Lui spostò lo sguardo altrove, amorevolmente, mentre uno stupido sorrisino alleggiava sulle sue labbra grandi e rosa.

''Non posso farci nulla. Sai che non la smetterà, fin quando non avrà ottenuto ciò che vuole, quindi dovresti accontentarla. ''

Ritornai a fissare Annie, con uno sguardo imperterrito, e ripetei tutto con voce determinata.

''No, Annie, non andremo alla festa di Jonathan Richard, venerdì sera.''

''Perché?'' lei piagnucolò, saltando sul posto come una bambina di cinque anni, in un negozio di giocattoli, a cui non volevano comprare ciò che voleva.
''Suvvia! Non ci andiamo mai, solo una volta..''

''Annie, lo sai che odio queste feste. Andiamo! L'unica cosa che c'è, a queste feste, è la musica alta, un sacco di alcol, adolescenti demoralizzati e persone che svengono ovunque, vomitando su altre persone e facendo cose di cui si pentiranno la mattina dopo, come le adolescenti incinte.''

'' Sei così pessimista..''

''Nope, sono realista'' sostenni, lanciandole uno sguardo che le diceva che non avrei ceduto per nulla al mondo.

''Potresti essere realista, ma sei anche pessimista. Ma, per favore, non sei mai stata lì! Potrebbe essere divertente. Solo una volta, per la tua migliore amica.''

Lanciai un'ultima occhiata a Matt, ma lui scosse solamente il capo, sapendo che non avrebbe potuto fermare Annie, quando voleva qualcosa.
Era come un cane con un osso.

''Grace, dai. Non ti ho chiesto molto! Solo una festa. Mi comporterò benissimo e ti amerò per sempre.''

''Mi amerai per sempre, indipendentemente da quel che sceglierò.''

''Sì, ma ti sarò grata! Molto, molto grata. Su, se vieni con me, verrò a quel convegno sulla crudeltà degli animali, fra due settimane.''

Io ed Annie eravamo state migliori amiche, fin dal primo giorno, maglietta verde e tutto.
Mi conosceva davvero bene, ed io le confidavo tutti i miei segreti.
Lei era bella, graziosa e molto ottimista.
Il suo nome era Annabel Louise Fisher, ed era figlia di due professori e pubblici poeti; aveva dei corti capelli biondi, un corpo slanciato e dei carini occhi verdi. Era anche mostruosamente intelligente.
Sarebbe voluta diventare una dottoressa, un giorno, e sapeva tutto riguardo le condizioni mediche, la chimica, la fisica e ovviamente la scienza.
Io andavo meglio in storia, geografia, ero la tipica ragazza inglese.
Per questo, lavoravamo bene insieme; ci aiutavamo. Ma lei amava anche la musica ad alto volume, le feste e - ovviamente - i ragazzi.

Matt, invece, era un giocatore di football: alto, muscoloso e davvero bello.
Per una breve quantità di tempo, sono anche stata cotta di lui. Eravamo tutti vincolati nella sala studio, lui aveva perfino lasciato il tavolo dei popolari, per stare con me ed Annie.
Era ancora nella squadra, era ancora popolare, e aveva gli occhi marroni, capelli scuri e pelle abbronzata.
Sapevo che, però, ci vedeva solo come amici, e che - quindi - non ricambiasse i miei sentimenti, quindi li avevo messi da parte. Eravamo solo grandi amici.
Non aveva la testa per uscire con qualche ragazza, a dir la verità. Solitamente, si divertiva di sera, dopo le feste, e solitamente aspettava le feste del venerdì. Aveva provato ad avvertire Annie, riguardo l'andare alla festa, ma lei era un osso duro.
Non potevi distrarla.
Era testarda, come sua madre.
Io, però, ero semplice da convincere, e tutti lo sapevano, in quella stanza.

Pranking the Bad Boy [ Italian translation ] Where stories live. Discover now