La vendetta è dolce...o pungente.

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Non accadde nulla fino all'inizio del lunedì.

Camminai per la scuola a testa alta, ignorando i mormorii e le cattive occhiate che molte ragazze mi indirizzavano.
Molti ragazzi annuirono e apprezzarono il mio coraggio, mentre altri sorridevano furbamente, come se sapessero che stesse per accadere qualcosa di brutto.
Qualcosa per cui dovevo guardarmi le spalle.
Notate il sarcasmo, comunque.

Cole era alla prima ora con me, come sempre.
Lui non sbirciò nella mia direzione, non mi passò nessun orribile foglietto, e non mandò nessuno dei suoi amiconi a buttarmi con la testa nella toilet o cose del genere.
Fu la mia solita lezione con Cole e ne fui grata.
Non sapevo quanto potessi ancora restare in uno spazio stretto con Cole, senza esplodere dalla paura.

Come potete notare, mi ero davvero pentita di ciò che avevo commesso venerdì sera.
Sicuramente, quando lo feci, mi sentivo potente, come se la mia vendetta fosse stata effettuata, e come se avessi praticamente gestito Cole, alla fine.
Ma, dopo una settimana, avevo realizzato quanto totalmente fossero state idiote le mie azioni e quanto Cole mi avrebbe ucciso, quando avesse avuto le sue mani su di me.

La prima metà della giornata trascorse tranquillamente.
Nessuno parlò con me, mi spinse o mi offese in qualche modo.
Non avevo completamente abbassato la guardia, ma ero rilassata, anche se leggermente.

Forse Cole non voleva vendicarsi.
Forse rispettava il fatto che avesse iniziato lui e che io stavo solo reagendo.

Espressi questa teoria a Matt, quando lo vidi nel corridoio fra la prima e la seconda ora, ma lui si limitò a guardarmi dubbioso.
Non disse nulla, però, cosa che fece rivoltare il mio stomaco.

Durante il pranzo avevo quasi cercato di dimenticare le occhiatacce e i rumors su di me.
Se questa era la cosa peggiore, l'avrei accolta bene.
Le cose sarebbero potute essere peggiori.
E lo furono.
Fu il solito scherzo da caffetteria.
Oh, come me lo sarei dovuta aspettare. Il piatto speciale, quel giorno, era il cibo messicano — sapete, chilli nachos, burritos, cose del genere.

Io presi qualcosa dal tavolo che conteneva tutto il cibo — ordinai un'insalata caesar con dei crostini. Non desideravo avere il respiro che sapeva d'aglio o degli spinaci incastrato fra i denti.
Avevo già ricevuto troppi commenti violenti per quella giornata.
Annie era in biblioteca a completare alcuni compiti di biologia avanzata, e Matt era velocemente andato nell'ufficio del coach per chiedere al coach simpson alcune procedure di football. Io stavo per prendere il mio cibo, per raggiungerlo lì, come facevamo ogni volta che incontrava il coach.

Quando Annie studiava, io e Matt ci facevamo compagnia l'un l'altra, ridendo e scherzando su tutto.

Stavo percorrendo la mia strada fra i tavoli affollati della caffetteria, cercando di farmi strada verso la porta, fra gli studenti, quando accadde.

L'ingenua, ignara Gracie era così occupata dal non inciampare sui suoi stessi piedi e non spiccicarsi sulle piastrelle del pavimento per notare il ragazzo con gli occhiali come il sedere di una bottiglia e tantissime acne, come un quattordicenne o un quindicenne, un fiacco e piccolo cervellone.

Era privo di riflessi, quindi era parso accidentale a qualunque persona potesse aver visto cosa aveva fatto di proposito.

Inciampò ed il suo pranzo, ovvero un vassoio colmo di piccante cibo messicano, finì sul mio estivo vestito giallo e sugli stivali di pelle.
E, lasciate che ve lo dica, il cibo scottava ed i vestiti erano costosi.
Spalancai la bocca quando il chilli gocciolò sulla scollatura del mio vestito e la mia faccia si cosparse di salsa chilli e di patate di mais.

L'intero vassoio cadde al suolo col cibo restante.
Il cibo rimanente sarebbero solo dei minuscoli morsi di carne.
Il resto era tutto sul mio vestito.
Quello che accadde dopo, dubitavo che Cole l'avesse previsto.
Successe a me.

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⏰ Last updated: Sep 29, 2017 ⏰

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Pranking the Bad Boy [ Italian translation ] Where stories live. Discover now