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Mi trovo a casa scaraventata sul divano a causa di un'allerta meteo indotta dal sindaco di Milano. Fuori piove ininterrottamente, ci sono lampi e tuoni e forte vento, che sovrastano anche il volume del televisore, ma ad un certo punto suonano al campanello.

"Chi cavolo è con questo tempo?" Penso tra me e me. Io personalmente non uscirei mai con il maltempo, adoro stare a casa quando piove.

Come al solito tocca a me andare ad aprire, dato che mio padre è in camera sua, Adam starà ancora dormendo, mentre Clara non ho la minima idea se sia in cucina a fare colazione o ancora stia dormendo, anche se a pensarci non ho sentito nemmeno un rumore.

Vado di fretta ad aprire quando ad un tratto, aperto il portone, dinanzi a me si presenta una donna. Una bella donna direi.

Alta, ben vestita e con dei capelli scuri color cioccolato che contornano il viso con delle lievi onde morbide. Indossa un semplice giubbino nero, abbinato ad un jeans  nero con degli stivaletti in pelle del medesimo colore, abbelliti da catenine che addobbano la scarpa. Vicino a lei ha un borsone, non so esattamente il motivo, ma con se ha portato un grande borsa.

<<Piacere io sono Nicole.>> Non gliel'avevo chiesto, ma onestamente me lo stavo chiedendo tra me e me, sperando che mi potessi dare una risposta io stessa, ma invano. Mi ha come letta nel pensiero. <<Tu devi essere Ally giusto?>> annuisco esitante, quasi dubito sulla mia identità. Si presenta sfoggiando un sorriso davvero coinvolgente, porgendomi la mano che io perplessa stringo. Non credo, però, che ci voglia così poco per avere un ottima impressione sul mio conto.

<<Lei è...?>> Chiedo curiosa di sapere.

<<La compagna di Enrico.>> risponde con tono sicuro.  Ma in che senso esattamente? Evidentemente mio padre ha una compagna che però non ha mai fatto conoscere, ne a me e ne ai miei fratelli. Anche se però, a pensarci bene, qualcosa la sospettavamo.

Infatti ho notato mio padre molto misterioso, chiamate di nascosto, porte chiuse ogni volta che gli squilla il cellulare. Le supposizioni che mi ero fatta, hanno quindi una spiegazione logica.

In questo momento sento un vuoto colossale accompagnato da un ampio nodo alla gola. Magari fossi stata da sola mi sarei intrufolata in camera mia a lasciare un pianto liberatorio.

Intendo dire che, ho immaginato che primo o poi arrivasse questo giorno, ma per me è difficile accettare un'altra donna che non sia mia madre.

Sono solo impreparata, non riesco ad accettare che mio padre ci abbia potuto nascondere una relazione, avrei preferito saperlo prima e prepararmi psicologicamente. Magari saperlo prima mi avrebbe aiutata ad accettare la cosa e soprattutto accettare lei come nuovo componente della famiglia. Forse le uniche emozioni dentro di me in questo momento, sono rabbia e delusione: la prima per aver scoperto questa notizia in questo modo e la seconda per non averlo saputo da mio padre.

Non sapendo che fare la invito ad entrare e lei allontanandosi dalla porta d'ingresso si accomoda sul divano in cui ero scaraventata qualche istante prima.

<<Aspetti che lo chiamo subito.>> Le dico, per poi prendere il cellulare e chiamare mio padre che è al piano di sopra, per comunicargli che ci sono visite.

Lei annuisce e sorride.

Subito dopo si rivela mio padre per le scale che l'accoglie con estremo entusiasmo.

<<Tesoro non mi aspettavo che anticipassi il tuo arrivo.>> La osserva sorridendo, portando poi lo sguardo sull'orologio da polso.

Perché non ci ha detto nulla a riguardo? Odio non sapere cosa accade, non tollero sapere le cose all'ultimo minuto.

Amore sotto effetto  #Concorsiamo2k18حيث تعيش القصص. اكتشف الآن