capitolo 11

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...Sarà già tanto se dopo questo vorrà ancora respirare la mia stessa aria.
Mi guarda negli occhi quasi a cercare di capire se esploderò di nuovo, ma non lo faccio ho già urlato tutto quello che ormai da cinque anni mi tormentava.
Non posso continuare a guardarlo ho paura che una volta passata la sorpresa nei suoi occhi leggerei solo rancore.
Così crollo. Mi accascio al suolo e inizio a piangere, con le mani sulla faccia. Credo ormai che se ne sia andato quando sbirciando tra le dita non vedo più i suoi piedi. Ma mi sbaglio. Sento un braccio tirarmi e mi ritrovo a piangere sul suo petto. Mi aggrappo a lui con la paura quasi di cadere. Anche se so di essere già per terra.
So che quello che gli ho detto non gli ha fatto cambiare idea, perché presa da uno strano coraggio lo guardo negli occhi e non ci leggo rancore, odio, o compassione, nemmeno pietà. Vedo qualcos'altro che non sono capace di definire ma è qualcosa che mi fa rivoltare tutto lo stomaco e mi fa stare bene.

"Mi dispiace Jay...io...io sono un disastro..."

"Ehi shhhh! Non sei un disastro, non pensarlo mai più. E tutte le persone che credono che tu sia soltanto la superficiale miss-incanto-tutti-con-il-mio-sorriso si sbagliano!
Adesso ascoltami io ci tengo veramente a te e per questo ti voglio dare una mano. Ora però andiamo dentro che sta piovendo a dirotto"

Detto questo tira fuori il famoso mantello dell'invisibilità da una tasca e me lo mette addosso.

"Vai Grace così non ti vedrà nessuno! Perché immagino che tu non voglia farti vedere così in giro, non è mica l'aspetto degno di una regina." Detto questo fa un occhiolino nella mia direzione.
E io sorrido, anche se lui non lo può vedere io sorrido.
Faccio uscire la mia mano da sotto il mantello, afferro la sua e la stringo.

"Grazie James. Sei un ragazzo sorprendente." Detto questo lascio la sua mano e corro via. Corro fino alla Torre dei Grifoni. Aspetto che qualcuno apra il passaggio e sguscio dentro, salgo fino alla mia camera e mi chiudo la porta alle spalle.

Una volta fatta la doccia mi siedo alla scrivania prendo carta e piuma e scrivo una risposta a mia mamma:

Cara Madre,
Mi è molto dispiaciuta la tua lettera appena ricevuta.
Volevo informarti che sono diventata la reginetta incontrastata della scuola, grazie ai tuoi duri ma produttivi insegnamenti.
Ed è per questo che ti chiedo un piccolo regalo in cambio: fammi trascorrere il Natale con i miei amici. Ci sarà anche Scorpius H. Malfoy perché ospita a casa Potter.
Ti posso assicurare che a scuola non si verrà a sapere niente e che continuerò a mantenere la mia popolarità nonostante questo.
Ah è ho visto l'ultima collezione che hai disegnato, è davvero bella! Spero di poterne indossare presto qualche abito.
Distinti saluti,
Grace Ametyst Amber Kristal Sanders

Vado alla gufiera ma per farlo mi metto addosso il mantello di James così non verrò disturbata da nessun passante curioso.
Spedisco la lettera a mia madre e torno verso il castello.
Appena fuori dalla Torre controllo se sta arrivando qualcuno e mi tolgo il mantello di dosso. Entro e vado a bussare alla camera di Potter.
Da dentro sento lui dire "Arrivo!" E poi "Claire so che sei ancora tu. Devi smetterla di venire da me ti ho detto che ho chiuso con quel genere di cose"

Pov. James

Ero in doccia che mi lavavo beatamente ripensando ai suoi occhi pieni di lacrime, alle sue ultime parole prima di correre via e alla sua mano che stringeva la mia.
Quando sento bussare alla porta e senza pensarci urlo "Arrivo!" ma poi mi pento potevo semplicemente fingere di non essereci e invece. Mi lego un asciugamano intorno alla vita mentre urlo "Claire so che sei ancora tu. Devi smetterla di venire da me ti ho detto che ho chiuso con quel genere di cose".

Viene da me ogni Santo giorno. Ma quello che non capisce e che io le ho spiegato in trentamila lingue diverse è che io ho smesso con le scappatelle notturne o diurne che siano. Lo ho fatto perché ormai ho capito che mi interessa una sola ragazza.
Quindi mi avvio ad aprire la porta, pronto già a farle una sfuriata e invece appena apro mi trovo davanti Grace in tutta la sua maestosità.

"Con che genera di cose avresti smesso scusa?" Mi domanda impavida come sempre.
Mi sento un po in imbarazzo non volevo che lei lo sapesse.
Poi ad un certo punto mi accorgo che è diventata rossa e si è girata dall'altra parte, ed è in quel momento che mi accorgo di essere praticamente nudo.
E dico "oh scusa mi dispiace adesso vado a coprirmi"

Ma lei ribatte subito "scusami tu non volevo disturbarti adesso me ne vado, volevo solo ridarti questo" mi porge il mantello che ha in mano.

Always♡

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