6.

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Leeroy
Quando mi svegliai con l'emicrania e Matt nel mio letto capii subito di aver fatto una cazzata.
Mi tirai a sedere e passai una mano fra i miei capelli sentendomi più dolorante e più confuso che mai.
Perché mi ero comportato in quel modo? Non avevo mai pensato di tornare a letto con Matt. La prima volta mi era bastata e non riuscivo proprio a capire cosa mi fosse successo la notte prima.
In realtà ricordavo molto poco e basta. Probabilmente avevo solo esagerato con l'alcool.
Mi alzai e quando mi voltai notai che Matt si era svegliato, indossai in fretta i boxer e dissi solamente
- Puoi farti una doccia ma poi vai via -
- Non sei molto ospitale - brontolò lui sbadigliando.
Alzai le spalle
- Dovrei esserlo? -
Matt non parve offendersi, sorrise e scosse la testa, non mi interessava sapere cosa stesse pensando e uscii dalla stanza stanco.
Avevo decisamente bisogno di un caffè, e di non pensare alle conseguenze di ciò che avevo fatto.

Andrew
Quel sabato andai all'allenamento completamente privo di energie.
Ricordavo poco e niente della sera prima, mi ero svegliato con un mal di testa infernale e la bocca completamente impastata.
Uno schifo.
E oltre ciò avevo anche litigato con Jillian al telefono. Per lo più lei aveva urlato e io avevo finto di ascoltarla. Mi aveva accusato di trascurarla, di averla lasciata sola e chissà cos'altro. Ad un certo punto avevo smesso di seguirla.
Sbuffai a quel ricordo e buttai la mia sacca sulla panca di legno dello spogliatoio.
- Gran serata ieri eh? -
Guardai Sam scuro in volto
- Non direi -
Rise forte
- Sei distrutto -
Lo lasciai perdere perché certe volte era davvero impossibile parlare con lui.
Comunque non ero il solo ad avere una pessima cera.
Matt era appena entrato nella stanza e non aveva un aspetto migliore del mio.
In quel momento ricordai che alla festa di Taylor era andato via con Leeroy.
Provai un moto di stizza e di nuovo quella voglia improvvisa di vomitare che per tutta la nottata precedente mi aveva perseguitato.
Scossi la testa e finii di allacciarmi le scarpette e mentre mi dirigevo verso l'uscita, diedi una spallata proprio contro Matt che finì addosso al muro.
Lo guardai negli occhi nocciola chiaro e sollevai un sopracciglio
- Ti aspettano 20 giri di campo. Sicuro di farcela o ti fa male troppo il sedere? -
Matt mi guardò duramente.
Nello spogliatoio adesso era sceso un silenzio gelido. Aspettai col cuore in gola che mi rispondesse e vidi chiaramente che voleva farlo.
Aspettai. Aspettai ansioso. Ma lui non fece nulla.
Arrabbiato uscii dallo spogliatoio.

Leeroy
- Sei stupido lo sai vero? -
Guardai Sunny sulla soglia di casa mia e sollevai assonnato un sopracciglio.
- Buongiorno anche a te -
Lei entrò spingendomi via. Sospirai pesante e chiusi con un colpo secco il portone
- Ho portato la colazione, Jane? -
- Dorme -
Sunny era furiosa. Si voltò verso di me e i suoi capelli arancioni mi parvero più accesi che mai.
- Perché l'hai fatto? -
Presi un cornetto dal sacchetto che Sunny aveva lasciato sul tavolo della mia cucina e lo addentai famelico
- Di cosa parli dolcezza? -
- Matthew O'Neill -
La guardai per qualche secondo. Poi scossi le spalle e mi sedetti su una delle sedie allungando le gambe proprio verso di lei
- Sei gelosa tesoro? -
- Sei un deficiente! Come ti è venuto in mente di provocare in quel modo Harrison? Ancora? -
Improvvisamente mi era passata la fame, lasciai il cornetto e abbassai le gambe
- E da quando ci preoccupiamo dei sentimenti di Andrew Harrison? Oh andiamo Sun, è sesso! Non mi preoccupo mai del sesso! -
- Lo sai che non si tratta solo di questo? -
- Davvero? Perché a me sembrava esattamente solo questo -
Sunny mi guardò e scosse la testa
- Puoi avere questo atteggiamento con chi vuoi, e magari ti crederanno anche, ma non con me.. Stiamo parlando di Matt! L'hai fatto per colpire Andrew! Ed è stato meschino -
- Stai sminuendo Matt così lo sai?
- Oh davvero Lee? -
- Si, saputella.. Matt è... è.. - Sunny sollevò le sopracciglia incredula e io conclusi deciso - Interessante -
- Interessante? -
- Si! È carino... Insomma... Ci sa anche fare -
- Ed è l'ex amichetto di Andrew Harrison -
- Ti ho già detto che non c'entra nulla -
Mi alzai dalla sedia senza più alcuna voglia di scherzare, lei sospirò paziente e poi mi guardò seria e sconsolata, come se da me non si aspettasse nient'altro che il peggio, fece per parlare ma all'ultimo lasciò perdere. Poi mormorò
- Mi preoccupo solo per te, sai che non puoi permetterti altri problemi Lee.. -
- È stata solo una scopata. Se il povero cuoricino di Drew non può reggerla me ne farò una ragione -
Le sbattei davanti il suo succo di frutta preferito e poi me ne andai salendo a passo di marcia in camera mia.
Era sabato e volevo godermelo.
Basta drammi.
E al diavolo Andrew Harrison.

Broken HeartsWhere stories live. Discover now