parte 2

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Ciao a tutti, 
eccomi qua con la seconda parte di questa piccola ff.
La situazione si fa talmente calda che qualcuno si scotterà ...
buona lettura ^.^
                          /-/-/-/

Era venerdì sera e Naruto, steso sul letto della sua camera, era intento ad escogitare un modo per forzare le cose con Sasuke, visto che era ormai dall’inizio della settimana che “chattava” con lui, quando gli arrivò un messaggio proprio dal moro nel quale gli chiedeva il suo indirizzo Skype.
Sicuramente Sasuke voleva finalmente vederlo in faccia.
Naruto non poteva permetterselo, ma sapeva anche di non poter rifiutare, così si creò un nuovo account e abbassò la webcam affinché non gli inquadrasse la faccia.
Si tolse la sua adorata tuta e si infilò una semplice maglietta bianca e dei pantaloncini blu anonimi.
Quell'abbigliamento non era nel suo stile, Sasuke non lo avrebbe mai riconosciuto.
Per il momento poi avrebbe continuato ad usare la tastiera, almeno finché Sasuke non avesse preteso di sentire la sua voce, in quel caso avrebbe cercato di camuffarla, esistevano tante applicazioni che potevano fare al caso suo.
Rispose al messaggio di Sasuke dandogli il suo indirizzo e attese che lo chiamasse sul portatile.
Non poteva essere lui a chiamarlo e fargli così sapere che oltre al numero di telefono conosceva anche il suo indirizzo Skype.
Doveva ricordarsi che era Naruto a conoscere tutto di Sasuke non Menma. Non voleva passare per uno stalker.
 
Pochi minuti ed ecco la chiamata.
 
"Ehi"
La voce di Sasuke era inconfondibile, l’avrebbe riconosciuta fra mille…
Sasuke era seduto alla sua scrivania davanti al suo portatile proprio come lui, però a differenza di Naruto il viso del moro era in bella mostra.
 
Quando Sasuke vide aprirsi la finestra rimase deluso, aveva deciso di fare quella videochiamata solo per poter vedere finalmente Menma e invece lui aveva posizionato la webcam per celare nuovamente il suo volto.
 
Naruto lo vide corrugare la fronte contrariato.
Doveva dire qualcosa, ma non lo fece, digitò un messaggio
(M) - Che bello vederti ... sei terribilmente da stupro :Q
 
La voce di Sasuke, anche se leggermente distorta dal microfono, fece trasparire tutta la sua irritazione "Non posso dire lo stesso... hai qualcosa da nascondere"
 
Naruto doveva trovare una scusa plausibile, non poteva semplicemente dire di vergognarsi perché non era in linea con il carattere di Menma, spudorato e provocatore.
Cercò di pensare velocemente immedesimandosi nel suo alter ego.
 
(M) - Tranquillo non sono un vecchio maniaco. Te l’ho detto, voglio che ti innamori di me e non del mio aspetto ... perché ti posso assicurare che sono da URLO :3 … e poi così sarà più eccitante ... fidati ;)
(M) - La mia voce la sentirai quando mi farai gemere ;)
 
Sasuke aveva pensato di chiudere la conversazione, perché quella situazione lo aveva irritato molto, ma adesso era curioso di sapere cosa avesse in mente.
E poi quell’ultima frase … perché riusciva sempre ad eccitarlo per così poco? Sì lo voleva sentire gemere per lui.
"Dimostramelo altrimenti chiudo"
Naruto percepì le parole di Sasuke come una sfida, una sfida che non poteva perdere altrimenti il suo piano sarebbe andato in fumo.
Si sfilò piano piano la maglietta e osservò la reazione di Sasuke.
Il moro lo guardò bramoso mordendosi il labbro inferiore.
Naruto sorrise, Sasuke lo desiderava, desiderava il suo corpo.
Questa consapevolezza gli diede una forte scossa di eccitazione e la voglia di averlo completamente in proprio potere.
(M) - Ti piace ciò che vedi Sasuke...
 
Sasuke seguì ogni movimento lento del ragazzo che aveva davanti, come la maglietta veniva sollevata rivelando poco alla volta quel fisico perfetto e quel tatuaggio che a Sasuke faceva letteralmente girare la testa.
Avrebbe voluto percorrerlo con la lingua e non fermarsi  … scendere dentro i suoi boxer ...
Rimase stupito dai suoi stessi pensieri.
Non capiva perché Menma, che nemmeno aveva mai visto in viso, gli facesse questo effetto devastante, era come se tra loro ci fosse una potente alchimia.
Forse aveva ragione Menma il non poter vedere il suo volto poteva rendere il tutto molto eccitante.
Voleva assolutamente vedere fin dove si sarebbero spinti.
 
Con lui sarebbe stato solo Sasuke e non un Uchiha, cognome che odiava e che suo padre non faceva che ricordarglielo.
Un cognome potente tanto che sua madre non era riuscita a portare il figlio con sé per quanto ci avesse provato. Il giudice era stato categorico pieno affidamento al padre.
Altri due anni poi avrebbe ottenuto finalmente la sua libertà.
Suo fratello maggiore era rimasto con lui per non lasciarlo da solo con un padre padrone che non sapeva cosa fosse l’affetto.
 
Sasuke cacciò quei pensieri e senza ulteriori indugi rispose sincero
"Togliti anche il resto"
Naruto sentì l'eccitazione aumentare la voce di Sasuke era bassa e autoritaria.
(M) - Perché non facciamo un gioco? Ordina e io eseguo ...
 
Naruto non sapeva dove lo avrebbe condotto quel gioco, ma adesso non gli interessava, non era più il cervello a comandare ma un organo molto più in basso.
Senza dire altro si alzò in piedi e si sfilò piano i pantaloncini.
Sasuke si leccò le labbra, Menma era eccitato, i boxer erano pieni in modo imbarazzante.
"Anche i boxer"
Naruto si risedette sulla sedia in modo che non fosse inquadrato il suo sesso e se li sfilò facendoli poi ondeggiare davanti alla telecamera.
Sasuke ghignò Menma voleva giocare ...
"Vuoi giocare ... bene giochiamo"
Il tono eccitato di Sasuke fece correre un brivido a Naruto.
"Voglio vederti mentre ti scopi con le dita, mentre immagini sia il mio cazzo a fotterti."
 
Naruto rimase senza parole e adesso cosa doveva fare? Questo andava ben oltre quello che aveva immaginato potesse chiedergli.
Sasuke si alzò in piedi e si tolse la maglietta, poi avvicinò il viso alla webcam "Così potrai immaginarlo meglio"
Si allontanò e si tolse pantaloni e boxer senza la minima vergogna.
Naruto sgranò gli occhi, Sasuke era completamente nudo davanti a lui e adesso gli stava dando un primo piano del suo sesso già eccitato.
Da quando Sasuke nudo gli faceva venire l'acquolina in bocca, come davanti a un fumante piatto di ramen?
Sentì anche il suo sesso tendersi a quella visione.
La voce di Sasuke lo riscosse "Ti rimangi la parola? Vuoi abbandonare il gioco?"
L'eccitazione crebbe a tal punto che ogni pensiero razionale andò a "farsi un giro"
Naruto non avrebbe mai rifiutato una sfida lanciatagli da Sasuke.
 
Stando attento a non essere inquadrato, prese dal cassetto la vasellina usata per il tatuaggio, abbassò la telecamera e si allontanò con la sedia posizionando i piedi sulla scrivania.
 
Cercò di non pensare che Sasuke in quel momento aveva una visuale perfetta del suo sesso e soprattutto del suo buco.
 
Sasuke fissò lo schermo, lo stava per fare veramente, stavano per fare sesso virtuale ...
 
Naruto si cosparse le dita di abbondante lubrificante e attese, vide Sasuke risedersi e allontanarsi dal pc per potergli dare una inquadratura più ampia.
Quando Sasuke prese a massaggiarsi l'erezione Naruto provò a penetrarsi.
All’inizio fu fastidioso, perché non sapeva bene come fare, ma la voce di Sasuke lo incitò a continuare.
"Presto sarà il mio grosso cazzo a fotterti. Ad entrare e uscire con forza dal tuo culo facendoti gemere senza ritegno. Lo sentirai penetrarti fino nelle viscere. Ti farò gridare come una puttana. Ti renderò succube del mio cazzo”
Naruto si lasciò andare alla sua voce e alla visione di Sasuke che si stava segando guardandolo.
Lo faceva eccitare questo suo lato perverso e porco, un lato che nessuno conosceva.
 
Il desiderio di fare sesso con lui divenne irrefrenabile.
Inserì anche il secondo dito e muovendole avanti e indietro colpì un punto sconosciuto che gli diede una forte scarica di piacere facendolo genere forte.
Naruto perse completamente il controllo, buttò la testa all'indietro e continuò a colpire la sua prostata ripetutamente mentre con l'altra mano iniziò a segarsi.
I gemiti uscirono senza contegno dimenticandosi che sarebbero arrivati forti e chiari anche al suo spettatore.
Sasuke sentì il desiderio invaderlo, la mano prese a muoversi veloce immaginandosi di essere lui a farlo gemere in quel modo così spudorato.
Era riuscito a sentire i suoi gemiti, ne era valsa la pena.
Era un suono e una visione così erotica che Sasuke era già al limite, notò che anche Menma lo era così lo incitò "Vieni per me" prima di riversarsi nella propria mano.
Naruto si lasciò sfuggire un "Sas'ke" prima di accasciarsi sfinito sulla sedia.
 
Entrambi chiusero la videochiamata senza aggiungere altro.
 
 
Sasuke si rese conto di non aver mai chiamato Menma per nome mentre facevano sesso virtuale, forse perché nella sua mente il ragazzo che aveva davanti aveva capelli biondi, occhi azzurri e un viso molto conosciuto.
 
 
Naruto dopo essere corso in bagno a pulirsi si buttò sul letto sfinito.
Fortunatamente Shikamaru era fuori con la sua ragazza altrimenti non sarebbe riuscito a spiegargli il suo comportamento, visto che faticava a capirlo lui stesso.
Si era spinto molto in là non poteva negarlo, però era stato incredibile, non aveva mai provato tanto piacere, chissà come doveva essere farlo davvero con Sasuke, farsi possedere da lui …
Si lasciò andare a quelle emozioni per un po’ finché l'euforia dell'orgasmo non fu passata e i pensieri razionali tornarono a "battere cassa".
 
Cercò di ingannarsi dicendo che in guerra tutto era permesso ed era stata solo la strategia migliore per far cadere Sasuke nella sua trappola.
Ormai aveva la vittoria in pugno...
Una vocina fastidiosa gli ricordò che  Sasuke se lo voleva solo scopare, non era certo innamorato, forse quello che si stava facendo coinvolgere troppo era proprio lui.
 
 
 
Sasuke andò a dormire per la prima volta con pensieri ben diversi da quelli dettati dall'odio per suo padre.
Era stato il miglior orgasmo della sua vita e si era fatto solo una sega, chissà cosa doveva essere scoparlo davvero, avere fra le mani quel corpo perfetto, sentire quei gemiti dal vivo, sentirlo nuovamente invocare il suo nome.
Il suo obiettivo adesso era scoprire chi fosse e naturalmente portarselo a letto.
 
Solo un dubbio lo tormentava, perché la sua mente continuava a pensare al dobe?
Non poteva credere di desiderare di fare le stesse cose con quell'uragano biondo ...
Doveva assolutamente cacciarlo dai suoi pensieri se non voleva impazzire e soprattutto finire col chiamare Menma con il nome sbagliato.
 
 
********
 
 
Era sabato sera e Naruto si era lasciato convincere da Kiba ad andare insieme in una discoteca in centro.
Quella sera, stranamente dal solito, aveva poca voglia di uscire, avrebbe preferito rimanere a casa a "giocare" con Sasuke fingendosi qualcun'altro.
Sentiva che ormai era vicino alla vittoria e attribuiva a questo il desiderio irrefrenabile di chattare con lui.
Per darsi poi una ragione valida per quello che era avvenuto fra loro la sera prima continuava a dirsi che pur di vincere tutto era lecito.
 
Dubitava però che il moro sarebbe rimasto a casa di sabato sera.
Così per esserne sicuro lo chiamò per invitarlo a uscire con loro ricevendo però solo insulti.
Si sentì strano, quelle parole gli avevano fatto più male del solito ... con Menma Sasuke non era mai così bastardo.
Lasciò cadere quei pensieri e andò a prepararsi.
 
 
 
 
Entrato nel locale, gli occhi di Naruto, come se fosse attirato da una forza misteriosa, trovarono immediatamente il moro.
Era seduto su un divanetto e stava parlando con il suo compagno di stanza, attaccata al suo braccio c'era come sempre Karin, quando era nei paraggi non abbandonava Sasuke nemmeno per un momento.
Era la solita scena che gli si presentava davanti ogni volta che uscivano, però questa volta sentì uno strano dolore allo stomaco, come se tutta la cena volesse ritornare fuori.
Normalmente sarebbe corso da lui per prenderlo in giro, questa volta invece rimase ad osservarlo, sentendo la voglia di andare a casa farsi più forte, finché non incontro le sue iridi scure e distolse lo sguardo con una smorfia.
Che accidenti gli stava succedendo?
 
Sasuke si sorprese dell'atteggiamento di Naruto, cosa significava quello sguardo ferito?
Doveva riconoscerlo era stato più stronzo del solito al telefono, ma non era da lui prendersela.
Non era sua intenzione trattare così male il biondo, ma in quei giorni era particolarmente irritato.
 
Aveva chattato spesso con Menma e la cosa lo divertiva molto, però aveva portato anche un effetto collaterale che proprio non riusciva a capire.
Ogni volta che pensava al misterioso ragazzo la sua mente lo associava a Naruto.
Aveva fatto anche un sogno erotico su Menma.
Stava finalmente scopando il suo bel culo, mentre guardava incantato il suo tatuaggio e il suo sesso ormai gocciolante, sentiva i suoi gemiti di piacere farsi sempre più forti, ma quando aveva alzato gli occhi sul suo volto aveva incontrato le iridi azzurre di Naruto.
 
Dopo quello che era avvenuto la sera prima, Sasuke aveva accettato che quel misterioso ragazzo lo attirasse molto più di tutte le ragazze che gli ronzavano attorno, ma non poteva prendere in considerazione l’idea di essere attratto anche da Naruto.
Un ragazzo era un'eccezione, due erano una prova.
E poi Naruto era Naruto, lo conosceva da una vita... non poteva da un momento all’altro desiderare di fotterlo.
 
Fu distratto dai suoi ragionamenti dalla voce insistente di Suigetsu che aspettava una risposta ad una domanda che lui non aveva nemmeno sentito.
 Karin poi era particolarmente appiccicosa, le avrebbe permesso di fargli un pompino se questo significava togliersela dai coglioni.
 
Naruto cercò di divertirsi in pista, adorava ballare, ma quella sera sembrava che niente riuscisse a distrarlo dal cercare con lo sguardo il moro.
Così optò per far scorrere l'alcool abbondante nella sue vene, forse così con la mente annebbiata avrebbe smesso di pensare a quel bastardo.
 
Il barista non avrebbe dovuto servirgli bevande alcoliche, ma era Gaara, un suo grande amico, e per lui avrebbe chiuso un occhio.
Si avvicinò al bancone e si sedette sullo sgabello più nascosto, per una volta aveva voglia di stare da solo, se Kiba lo avesse visto lo avrebbe trascinato nuovamente in pista.
 
"Ciao Gaara. Fammene uno forte"
Gaara era un bellissimo ragazzo dai capelli rosso fuoco e occhi acquamarina. Lui e Naruto erano amici da tempo, si erano conosciuti a scuola. Anche se Gaara aveva due anni in più erano molto uniti.
Un'amicizia profonda e dolce, molto diversa da quella con Sasuke.
Si erano sempre aiutati a vicenda e non c'era rivalità fra loro.
Anche adesso che Gaara andava all'università e non si vedevano spesso come prima, il loro legame non si era minimamente affievolito.
Gaara era quello che capiva Naruto meglio di chiunque altro.
Gli bastò un'occhiata per sapere che qualcosa non andava.
 
"Questa volta Uchiha deve averla combinata grossa"
"Che cazzo c'entra lui se ho voglia di bere?"
"Non ti scaldare ... ricordati che ti conosco molto bene"
"Questa volta ti sbagli."
Gaara gli passò il cocktail che aveva preparato.
"Come vuoi ...  allora dov'è?"
Naruto si scolò il drink e lo guardò male.
"Non me ne frega un cazzo di lui e di quella troia pompinara. Siamo solo amici niente di più. E quando avrò vinto glielo sbratterò in faccia. E tutta questa storia assurda avrà fine!"
Gaara non aveva capito a cosa si riferiva, ma non ne aveva bisogno per sapere di avere ragione. Quella che c'era fra lui e Naruto era un'amicizia profonda.
Quella fra Naruto e Sasuke era tutt'altra cosa.  Si limitò a scuotere la testa.
"Fammene un altro"
Gaara gli preparò un altro drink, poi dovette andare da altri clienti.
 
Naruto non resistette e si girò nuovamente per guardare nella direzione dove sapeva esserci Sasuke.
Karin era ancora ancorata a lui e le sue mani non la smettevano di toccarlo.
La vide sussurrargli qualcosa all'orecchio, poi si alzarono per dirigersi verso i bagni.
Lì osservò cercando di reprimere la voglia di andare a picchiare entrambi mentre si scolava l'ennesimo drink.
Naruto non era solito ubriacarsi, ma quella sera nemmeno le parole di Gaara riuscirono a impedirgli di affogare ciò che sentiva nell'alcol.
 
Sapeva esattamente cosa avrebbero fatto in bagno.
Sasuke glielo aveva detto senza nessuna vergogna.
A lui la ragazza non piaceva e non ci aveva mai fatto sesso, però ci sapeva fare con la bocca così si faceva fare una pompa quando lei diventava estremamente insistente.
A Naruto non era mai importato cosa facesse Sasuke con le ragazze che gli morivano dietro, adesso invece non riusciva a restare indifferente.
Non voleva che Sasuke godesse per mano di quella troia.
Aveva troppo alcol in corpo per poter realizzare che cosa avrebbero portato le sue azioni.
Prese il cellulare e chiamò il moro, il messaggio probabilmente lo avrebbe ignorato.
 
Sasuke e Karin erano appena entrati in bagno e la ragazza aveva preso ad armeggiare con i pantaloni del moro, inginocchiata davanti a lui, quando il cellulare del ragazzo prese a suonare insistente.
Chi poteva essere a quell'ora della notte?
Sasuke non riuscì ad ignorarlo o forse non lo voleva, visto che quello che stavano per fare non lo esaltava minimamente.
Appena vide il nome sullo schermo sgranò gli occhi, Menma non lo aveva mai chiamato.
Rispose e rimase in silenzio.
Sentì arrivare dall'altra parte della linea la stessa musica che passavano nel locale.
Menma era in quella stessa discoteca!
Stava per dire qualcosa, ma fu anticipato "Io sono molto più bravo di lei"
Sasuke si guardò attorno, come faceva a sapere cosa stavano per fare?
Forse lo aveva visto entrare con Karin ed aveva immaginato.
C'era troppo rumore di fondo per distingue bene la voce, anche se gli sembrava avesse qualcosa di famigliare.
 
Sasuke sentì una strana eccitazione all'idea che fosse Menma a fargli la pompa. Aveva già pensato di immaginarsi lui invece di Karin, ma averlo realmente era tutta un’altra cosa.
Portò un mano alla testa di Karin allontanandola bruscamente, un gesto che non lasciava spazio a dubbi e riprese a parlare al telefono ignorando le proteste della ragazza.
"Come fai a dirlo?"
"Se non ti sei mai fatto fare una pompa da un ragazzo non sai cosa ti perdi"
Naruto lo aveva provato sulla sua pelle, quello che gli aveva fatto Gaara era stato il miglior pompino della sua vita.
Sasuke si leccò le labbra divertito "Vieni e dimostrarmelo"
Naruto sorrise soddisfatto, Sasuke preferiva lui a lei.
Non poteva però entrare in quel bagno era troppo illuminato, lo avrebbe riconosciuto, doveva trovare un posto buio e tranquillo.
"No, conosco un posto migliore. La porta a destra del bancone del bar. Lì nessuno ci disturberà. Ti aspetto"
Naruto sapeva che quello era il magazzino e nessuno sarebbe entrato durante la serata.
Sasuke ghignò "Vedi di non farmene pentire"
Naruto chiuse la comunicazione ed entrò nella piccola stanza in attesa.
 
Sasuke si limitò a dire alla ragazza ancora inginocchiata "Ho altro da fare" e poi uscì senza aspettarla.
Trovò la porta ed entrò.
 
Era completamente buio, cercò l'interruttore, ma fu fermato da qualcuno che lo spinse contro il muro e lo baciò con prepotenza.
Sasuke fu sorpreso da tanta irruenza, ma ricambiò subito il bacio aprendo la bocca e accogliendo la lingua dello sconosciuto.
Sasuke portò le mani fra i capelli di Naruto sentendoli incredibilmente morbidi.
Quando si staccarono Sasuke fissò il volto di Menma , ma era troppo buio per distinguere qualcosa oltre alla sua sagoma, però non se ne preoccupò adesso c'era qualcosa che desiderava di più, era eccitato e voleva ciò che l'altro gli aveva promesso.
"Fai il tuo dovere"
 
Naruto sorrise e senza dire niente si inginocchiò davanti al moro.
 
Gli abbassò i pantaloni e l'intimo, anche se non lo vedeva aveva sentito perfettamente quanto Sasuke fosse duro ed eccitato e questo lo esaltò e lo incitò a continuare.
Naruto non aveva mai fatto una pompa ad un ragazzo, però sapeva cosa era piaciuto a lui, si sarebbe basato su quello e si sarebbe fatto guidare dall'istinto.
Afferrò il sesso di Sasuke alla base e percorse con la lingua tutta la lunghezza per poi soffermarsi sulla punta con movimenti concentrici.
Ripeté gli stessi movimenti diverse volte finché Sasuke esasperato non gli chiese di più. Era eccitato e voleva godere, quel gioco gli piaceva, ma lo lasciava insoddisfatto, voleva la sua bocca.
"Cristo, prendilo in bocca"
Naruto non aspettava altro voleva far impazzire Sasuke.
Dischiuse le labbra sul glande e succhiò strappandogli un gemito roco, un misto di piacere e frustrazione. Poi piano piano accolse in bocca tutta la lunghezza.
Quando Sasuke portò le sue mani fra i suoi capelli tirandoglieli per chiedergli di muoversi, Naruto lo accontentò.
Prese a pompare e a succhiare deciso, stando ben attento a fargli sentire anche la lingua.
 
Sasuke fu invaso dal piacere e faticò a trattenere i gemiti.
Gli sembrava che il ragazzo gli stesse risucchiando anche l'anima.
Era dannatamente bravo e quella lingua lo stava facendo impazzire.
La mani di Sasuke tiravano forte i capelli di Naruto tanto da fargli male, ma il biondo si sentiva al settimo cielo, era lui che stava letteralmente facendo perdere il controllo all'impassibile Uchiha.
Anche lui era eccitato, ma avrebbe pensato dopo a sé stesso, adesso voleva far godere Sasuke.
 
Quando lo sentì tremare e ansimare forte, segno che l'orgasmo era prossimo, aumentò il ritmo e portò una mano ai testicoli stringendoglieli, sentì Sasuke dire con voce stravolta "Voglio venirti in gola".
Non protestò e si preparò ad accoglierle il suo seme.
 
Ubriaco com'era, lo sperma di Sasuke sparato in gola aveva rischiato di farlo vomitare, ma era riuscito a resistere.
Si rialzò per coinvolgere Sasuke in un bacio estremamente erotico.
Passò la lingua sporca di sperma sulle labbra del moro, mentre quella di quest’ultimo gli andò incontro per incitarlo ad invadere la sua bocca ed approfondire il bacio.
Sentire quel sapore pungente, testimone di ciò che avevano appena fatto, fece correre un brivido lungo la schiena di Sasuke.
Non avrebbe mai creduto che sentire il proprio sapore nella bocca di un ragazzo potesse essere così appagante ed eccitante.
Quando si staccarono Sasuke afferrò Naruto per i capelli e portando una mano sulla sua erezione disse a pochi centimetri dal suo volto "Dove credi di andare così?"
Senza attendere una risposta, che naturalmente non sarebbe arrivata perché il ragazzo davanti a lui non aveva ancora parlato da quando si erano incontrati in quella stanzina buia, prese a baciare e mordere il collo di Naruto.
Contemporaneamente gli slacciò i pantaloni e dopo aver tirato fuori il suo membro iniziò a segarlo.
Naruto sentì il piacere invaderlo, la mano calda di Sasuke stringeva in modo perfetto il suo sesso e si muoveva esperta.
Era estremamente eccitato e non gli ci volle molto per arrivare al limite.
Quando Sauske lo sentì ansimare forte lo incitò, non sapendo di stare per fare un grosso errore, "Vieni per me Menma"
 
Prima mentre era lui a godere non lo aveva chiamato per nome, perché con la mente annebbiata dal piacere aveva avuto paura di sbagliare, perché il cuore gridava un nome e la mente un altro.
Adesso però che era ritornato più lucido poteva ascoltare la mente e zittire il cuore.
 
Naruto si riversò nella mano di Sasuke sentendo una fitta al cuore.
Si allontanò da Sasuke e si appoggiò al muro per riprendere fiato sentendo un freddo intenso propagarsi in tutto il corpo amplificato dalle parole di Sasuke "Ti sei decisamente guadagnato il privilegio di essere fottuto dal mio cazzo"
Sasuke stava flirtando con Menma non con lui, era uno dei loro giochi.
Sasuke non aveva fatto sesso con lui, ma con Menma.
Non era lui che desiderava, ma il ragazzo fittizio che lui stesso aveva creato.
 
Non riuscì a resistere oltre sapendo di stare ingannando non solo il suo migliore amico, ma anche se stesso.
Non poteva continuare a illudersi di non provare niente per Sasuke e ancora meno che Sasuke provasse qualcosa per lui.
Quel gioco gli si era rivoltato contro.
Sentì la nausea farsi irrefrenabile, si sistemò i pantaloni e trattenendo un’imprecazione fra i denti, uscì di corsa dal magazzino lasciando Sasuke con un grande punto interrogativo in testa.
 
Naruto si fiondò all'uscita di sicurezza che dava su un vicolo tranquillo senza degnare nessuno di uno sguardo, ignorando anche i richiami di Gaara.
Appena fu fuori vomitò anche l'anima.
 
Mentre i conati si attenuavano, sentì amare lacrime rigargli il volto e iniziò a gridare “Merda! Merda! Merda!”
Era un vero idiota. Aveva rovinato la cosa più importante della sua vita, la sua amicizia con Sasuke.
 
Si sentiva spossato e senza più forze, cercò di rialzarsi e darsi una ripulita, poi si avvicinò alla strada e chiamò un taxi.
Voleva solo ritornare a casa e sperare di dimenticare tutto.
 
 
Sasuke uscì dal magazzino e si guardò attorno in cerca di Menma, ma non conoscendo il suo volto cercò qualcuno che lo stesse aspettando, ma non vide nessuno, così si diresse in bagno per dardi una sistemata.
Si fermò davanti allo specchio ripensando a quello che era appena avvenuto.
Non capiva cosa fosse successo per far scappare Menma così, glielo avrebbe chiesto la mattina seguente.
Senza pensarci si portò un dito alla bocca per leccarlo e sentire il sapore dell'altro trovandolo incredibilmente eccitante.
 
Quando si rese conto di ciò che aveva fatto scosse la testa, Menma riusciva a fargli fare cose impensabile, proprio come quel dobe di Naruto con la differenza che presto Menma se lo sarebbe scopato.
A quel pensiero un sorriso compiaciuto comparve sulle sue labbra.

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Allora cosa ne pensate di questa seconda parte? Spero che vi sia piaciuta, ora vi lascio delle:
ANTICIPAZIONI:
Il risveglio di Naruto non sarà dei migliori, questi nuovi sentimenti lo sconvolgeranno e dovrà prendere una decisione... 
mentre Sasuke inizierà a cogliere piccoli indizi che inizialmente aveva trascurato ...
 

Una rivincita pericolosa Where stories live. Discover now