Capitolo 5

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Grace arrivò puntuale al D&C, il supermercato dove lavorava da ormai cinque anni e mezzo.

La comunità di Rosewood l'aveva aiutata a cercare un impiego, dopo la morte del marito e Debra l'aveva accolta a braccia aperte. Non poteva campare con l'assegno dell'incidente, doveva guadagnare per lei ma soprattutto per suo figlio. In un futuro voleva che lui completasse gli studi, che trovasse un lavoro dignitoso e voleva vederlo sposato, lei non vedeva l'ora di avere dei nipotini, da crescere amorevolmente come se fossero dei figli.

Nel parcheggio c'erano sparse qua e là una decina di macchine nulla a che vedere con il parcheggio dei grandi magazzini di Raleigh. Rosewood era un deserto in confronto ma la gente preferiva la tranquillità della piccola cittadina che l'inferno di traffico e pedoni delle grandi città.

Entrò e invece di fare il giro del supermercato passò dalle casse. Era la via più semplice per entrare a cambiarsi, bussò alla porta dell'ufficio di Debra ed entrò senza timore. Si mise la divisa color bianca e arancione, le scarpe anti infortunistiche e legò i capelli in una morbida coda di cavallo infine mise una spilla per fermare alcune ciocche che le penzolavano davanti agli occhi.

<<Oh Grace, sei qui? Ti vedo raggiante...>> disse Debra sulla soglia della porta.

<<Buongiorno, appena arrivata. Perdonami per oggi, cercherò di recuperare la mezza mattina più avanti. Che devo fare adesso?>>

Grace scrutò Debra. La stanchezza e l'età avevano inciso agli angoli di bocca e occhi delle piccole rughe e i capelli cominciavano a diventargli biancastri. Era una donna bassa e robusta ma l'aspetto non le importava. Era sposata da quarant'anni e aveva partorito la bellezza di cinque figli, si dedicava completamente alla famiglia e al lavoro. Aveva un buon cuore, specialmente verso di lei...

<<Non ti preoccupare tesoro. Al momento puoi occuparti di passare la lucidatrice sul pavimento... Poi sistemare il banco dell'ortofrutta. Ah dimenticavo, alle undici verrà un nuovo fornitore di prodotti per la casa.>>

<<Ah perfetto, allora mi metto subito al lavoro.>>

<<Va bene. Ti faccio sapere quando inizia la riunione.>>

Grace annuì e si mise subito al lavoro. Passò la lucidatrice come concordato su tutto il pavimento del negozio rendendolo lucido, passando dal reparto ortofrutta a tutti i settori. Si occupò degli ortaggi e della frutta, scartando ogni articolo vecchio o rovinato.

L'immagine del supermercato doveva essere rassicurante, ovvero dove comprare articoli sempre freschi e in buono stato in un luogo altrettanto pulito, era il suo rituale quotidiano e le piaceva dare quell'idea ai clienti. In fondo era l'unico supermercato della città e quindi ogni donna o uomo si presentava lì, oppure si dirigevano ai grandi magazzini a Raleigh. Però la grande città era molto distante e quindi la popolazione, più che altro basata da classe di ceto medio preferiva restare lì, solo chi era benestante andava a fare compere lontano.

Per penultima cosa batté qualche conto alla cassa. Era la parte che più detestava dato che molte persone facevano commenti negativi su tutto. Dal solito fastidioso gossip di paese a critiche sui prodotti del supermercato.

<<Grace, sei libera? E' arrivato il giovanotto che rifornisce i supermercati.>>

<<Sì, arrivo subito.>>

Grace camminò velocemente verso l'ufficio di Debra e aprì cautamente la porta. Davanti a lei , Debra seduta alla scrivania e un uomo sulla trentina, in piedi che l'osservava. Il suo sguardo, sembrava entrargli dentro e perciò Grace si sentì a disagio, fece finta di niente, non poteva intimorirla.

<<Buongiorno, sono Ethan Reed. Voglio rifornire il supermercato di prodotti per la casa. Insomma detersivi per ogni utilizzo, per la cucina, il bagno e per lavatrici..>>

<< Buongiorno signor Reed , sono Grace. Una semplice dipendente di Debra.>>

Grace scrutò l'uomo, era alto e con un fisico tonico, di certo di bell'aspetto. Aveva gli occhi azzurri, portava un velo di barba e i capelli erano castano chiari. Giacca e cravatta gli conferivano un aspetto seducente e professionale. Si sentì avvampare quando capì di averlo osservato troppo, memorizzandone i tratti. Quell'uomo più lo guardava più le dava un senso di crescente disagio, aveva deciso di ignorarlo quanto bastava per non provare questo presentimento. Era solo affascinante, ne aveva visti tanti e lui ne avrebbe fatto parte, nulla di più.

<<Lieto di conoscerla signorina Grace.>> disse Ethan sorridendo.

<<La prego di non darmi del lei, abbiamo pressochè la stessa età ed inoltre diventeremo colleghi...>>

<<Lo stesso vale per te Grace.>>

Grace annuì comprendendo quello scambio di battute ed avanzò verso la scrivania.

<< Bene Ethan, illustraci i prodotti e i prezzi...>> interruppe Debra.

Ethan iniziò a parlare di affari, proponendo cifre economiche.

Grace era assorta pensando di aver visto quell'uomo riservargli non pochi sguardi. O forse se li stava solamente immaginando...

Non sei più solaWhere stories live. Discover now