Capitolo 10

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La sveglia suonò dopo vari minuti che si era svegliata dall'incubo, giusto per darle un bellissimo buongiorno per completare il quadro.
Grace si tappò le orecchie con le mani e successivamente nascose il capo sotto il cuscino.

Il fastidioso bip bip si faceva sempre più insistente e Grace tastò con la mano sopra al comodino, alla ricerca di quel dannato arnese. Avrebbe voluto tirarla fuori dalla finestra e per completare meglio l'opera, passarci sopra con la macchina. Avrebbe inflitto volentieri, le peggiori torture a quel dannato oggetto del demonio che ogni giorno la svegliava da un mondo migliore, in cui si sentiva più leggera, tranne, eccezione, quella notte.

Quando finalmente, dopo vari tentativi falliti, trovò la sveglia, cliccò il pulsante. Dopo tutto quel trambusto si meravigliò nel vedere Bryan completamente addormentato. Neanche una bomba l'avrebbe svegliato, era tutto suo padre, pure quando riposava.

Si mise a sedere, meditando sul da farsi e decise di schiarirsi le idee con un bagno caldo, di sicuro l'avrebbe rigenerata da quel torpore.

Prese la biancheria pulita e dei nuovi vestiti, acquistati mesi prima con Allison e mai indossati.

Entrò nel bagno e chiuse la porta a chiave, lasciando il mondo fuori dalla stanza.

Il parquet di legno scricchiolò al lieve passaggio di Grace, la donna ripose gli indumenti nel mobiletto sotto ai due lavandini, accanto ad alcuni asciugamani.

Sopra ai due lavandini, uno per lei e uno per Jared, vi erano due specchi rettangolari. Un tempo, quando erano in due, adoravano tirarsi schizzi d'acqua oppure guardarsi mentre entrambi si lavavano i denti, gomito a gomito.

I sanitari, erano dal lato opposto, bianchi purissimi, in contrasto con il muro grigio fumo.

Un piccolo scalino introduceva alla vasca da bagno e Grace iniziò a spogliarsi. Mise il pigiama e la biancheria da lavare nel piccolo mobile accanto ad essa,
sopra vi era un vaso con delle rose bianche finte.

Grace chiuse la tenda e accese una candela profumata.
Riempì metà vasca con dell'acqua bollente e ci versò il bagnoschiuma, profumato alle mandorle.

Quando ci fu abbastanza schiuma si immerse contemplando il calore sulla pelle. Gettò la testa all'indietro per godersi il tepore che irradiava l'acqua. Le piaceva immergersi completamente, non più di tanto per lavarsi ma pensare agli inghippi della vita, a volte si faceva domande e trovava le risposte necessarie.

Fece scivolare le mani lungo il suo corpo e la mente le fece ricordare a quando Jared la toccava, tuttavia l'immagine nella sua mente cambiò e vi fece capolino Ethan. La toccava, un tocco lieve tanto da farla rabbrividire.

Grace spalancò gli occhi, che prima aveva socchiuso e si issò a sedere.

<<Ma che diamine sto pensando?>> mormorò.

Aveva in testa quel maledettissimo sogno, le parole di Jared e in particolare quel nome che aveva pronunciato.

<<Non lo conosco nemmeno e già si permette di entrare nei miei sogni o addirittura nella mia vita?>> bofonchiò.

Prese il telefono della vasca e si sciaquò la schiuma di dosso,si mise in fretta e furia l'accappatoio e vi si avvolse dentro.

Non ebbe nemmeno voglia di lavarsi i capelli, erano ancora puliti e profumati dall'ultima volta.

Asciugò ogni traccia d'acqua e si vestì in fretta.
Era veramente freddo e quando scostò la tenda, notò il panorama leggermente imbiancato che prima non aveva ancora notato.
La neve scendeva fitta e si attaccava al suolo.

Non sei più solaWhere stories live. Discover now