Capricci

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-.......Che qualcuno si stesse dirigendo verso il nostro tavolo.

Mi misi a fissarlo attentamente mentre raggiungeva il nostro tavolo 'Non può essere lui', pensai tra me' e me'. Era troppo bello e soprattutto troppo giovane per essere un bodyguard,  insomma di solito le guardie del corpo erano degli uomini di 40-50'anni che non avevano più nulla da fare nella vita.

Si avvicinò e strinse la mano di mio padre 《Buona sera signor jensen.》

《Ciao Caleb.》 rispose mio padre sorridendo, cosa  che non faceva quasi mai. Si avvicinò a mia madre e le baciò la mano, 'Ma che gentiluomo' pensai.

Mentre si avvicinava a me potevo notare ancor di più  la sua bellezza, era molto più alto di me. Avrei potuto fargli da bastone! Aveva due occhi color ghiaccio che ti facevano venire i brividi solo a guardarli. I suoi  capelli erano neri come il carbone, tirati sù in un ciuffo perfetto. Potei notare che aveva dei dilatatori nel lobi, non mi erano mai piaciuti ma su di lui stavano abbastanza bene. Era vestito in modo elegante, dalle maniche si intravedevano i tatuaggi sulle braccia, insomma aveva l'aria del classico bad boy tipo "Hardin di After". Però probabilmente era più educato Caleb.

《Lei dovrebbe essere Kylie no?》 chiese, in risposta alzai gli occhi al cielo appena mi diede del lei.

《Si, ma non mi dare del lei.》 risposi.

《Ok, io sono Caleb Dikinson piacere.》 disse in fine porgendomi la mano, per qualche secondo andai in panico e pensai se stringerliela oppure no. Ma alla fine lo feci per  non sembrare una maleducata.

Dopo avermi sorriso poi ci sedemmo a tavola. Caleb continuava a fissarmi per ogni cosa, come se avesse voluto dirmi qualcosa, non sepeva il perché non prendesse l'iniziativa così alla fine la presi io. 《Caleb quanti anni hai?》 chiesi annoiata dato che i miei genitori parlavano dei loro affari, come sempre insomma...

《25.》 rispose indifferente, troppo indifferente. Rimasi zitta e cominciai a mangiare per non iniziare a fare troppe domande.

《Tu invece?》 mi chiese dopo un bel po' di tempo, non sapevo cosa fosse successo al suo cervello. Però sembrò diventare più simpatico, ero forse bipolare?

《18 da poco compiuti.》 risposi sta volta io, freddamente. Eh no bello, con me non si giocava!

《Ah,sei ancora una bimba.》 disse per poi far vedere il suo bellissimo sorriso a trentadue denti.

《Non sono una bimba smettila.》 specificai cominciando ad arrabbiarmi 《Sei tu che sei vecchio.》 aggiunsi poi.

《Cara, non provocarmi...》 mi guardò con un'aria maliziosa 《Non sai cosa potrebbe farti questo vecchietto.》

《Ma sentilo, ma cosa ti credi scusa? Il centro dell'universo?! E poi sai che ti dico? È una perdita di tempo. Io di te non ho bisogno, trovati un'altra ragazza a cui fare la guardia.》 dissi alzandomi.

《Kylie dove vai?》 mi chiese mio padre non capendo cosa fosse successo.

《Me ne torno a casa papà.》 lui guardò Caleb, questo si alzò in piedi facendogli un cenno col capo, ma cosa... Ma stavamo scherzando? 《No,no forse voi non avete capito. Io a casa me ne torno da sola, mi avete stancata tutti quanti! Sono adulta e posso prendere da sola una decisione, se io non voglio avere una guardia del corpo non l'avrò.》 gridai mentre tutti quelli che c'erano dentro al ristorante si girarono verso di noi. Ma poco m'importava.

Non avevo mai alzato la voce in vita mia così tanto come oggi, però capite anche  me, per tutta la vita mi  avevano sempre detto cosa dovevo fare. Kylie sorridi, Kylie non mangiare quello che poi ingrassi, Kylie sii gentile anche se le persone ti trattano male, Kylie non ti vestire così vestiti piú elegante... Ero stanca cavolo, davvero!

《Senti signorina...come ti permetti di alzare la voce con i tuoi genitori è!? E sai cosa ti dico? Tu vivi nella mia casa, sotto il mio stesso tetto e allora decido io per la tua vita, quando avrai una casa tutta tua coi tuoi soldi allora sì che potrai prendere una decisione. Adesso farai quello che ti dico io, e se vuoi andare a casa andrai con Caleb, punto e basta.》 urlò lui puntandomi il dito contro, avrei voluto ribattere e dirgli che me ne sarei andata di casa ma non lo feci solo perché sapevo che non avrei avuto dove andare.

Non mi lamentai più di tanto  ed uscii da quell'orribile ristorante seguita da Caleb, che camminava come sempre in modo indifferente senza manco guardarmi 《Caleb senti, hai sentito quello che ho detto. Io voglio andare da sola a casa e non ho bisogno di te.》 gli feci sapere più calma che mai.

《E no invece, il mio lavoro è seguirti ovunque e quindi io lo farò.》 mi rispose poi.

《Cosa dici io non ho bisogno di te, non hai capito?》

《Senti mocciosa, sto facendo il mio mestiere ok? E se a te non va bene sono cazzi tuoi. Io ho bisogno di questo lavoro e non lo lascerò solo perché ho a cheffare con una bambina cappriciosa. Il lavoro me lo ha dato tuo padre e smetterò di seguirti solo quando lui me lo dirà, e ora stai zitta e sali su questa cavolo di macchina. Non disturbare più  la mia tranquillità  con i tuoi capricci capito?》 mi dissse mentre apriva la portiera della macchina.

Gli lanciai uno sguardo omicida e salii nella vettura senza proferire parola. Volevi la guerra Dikinson? Allora, che guerra sia.

Accesi la radio mentre lui tutto serio guidava l'auto. Per fortuna adesso c'era la mia canzone preferita che riusciva sempre a calmarmi, ma appena cominciai a canticchiare lui me la cambiò. Mi voltai verso di lui e lo guardai malissimo 《Si può sapere che ti prende?!》 dissi.

Lui si girò verso di me e mi sorrise,ma mi prendeva in giro? 《Niente bimba,non mi piaceva tutto qui.》

《Sì ma a me piaceva!》 ribattei.

Lo vidi irrigidirsi e sbattette i pugni sul volante! 《Cazzo!》 gridò mentre guardava nello specchietto retrovisore,mi girai per vedere cosa stesse succedendo e......-
*foto:Caleb
Hey ,ecco a voi  il nuovo capitolo,Cosa ne pensate della storia?,chissà cosa avranno visto i due,lo scoprirete nel prossimo  capitolo,un bacio
Ana

Il Mio  BodyguardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora