STARLET 2 - Wish list [h.s.] (COMPLETATO)

27. No description

Non ho mai amato i pranzi di famiglia o cose del genere, mi hanno sempre messo in soggezione, ma devo dire che l'assenza del signor Styles mi mette molto a mio agio oggi.

"Quindi questa sera torni a casa, hai qualche esame?" domanda Anne capotavola
"Si, un esame dopodomani" risponde "niente di particolare, solito esame di routine" minimizza

"Tu Maddie? Quando ricominci la scuola?" l'attenzione si sposta su di me
"Credo tra un mese e poco più, devo rimettermi un po' in pari e cercare una scuola dove continuare a fare corsi per indossatrice" spiego

"Quindi vuoi continuare? Brava!" esulta Gemma per poi prendere l'ultimo pezzo del suo roast-beef "quando sei venuta nel mio ufficio sapevo che era il tuo destino, sei fatta per questo!" continua agitando la forchetta
"Grazie... beh, mi piace molto come lavoro" sorrido un po' in imbarazzo, non mi sento ancora a mio agio ad essere vista come una modella.

Finito il pranzo Anne chiama Harry in cucina lasciandomi con Gemma.
"Potresti venire qualche volta" le propongo
"Ovvio che verrò! Non vi libererete di me così facilmente" ride "e poi ho adocchiato un bel californiano..."
"Chi??" domando curiosa
"Biondo, occhi azzurri" oh no... "sorriso da togliere il fiato, lieve accento irlandese" oh-no-....
"Dove lo hai visto?"
"All'ospedale, dopo l'incidente di Harry" dice lei ancora sognante
"Niall...?" Niall...?!
"Che gran nome..." continua con lo sguardo perso nel vuoto, poi come colta da un'illuminazione mi guarda sorridente "a proposito... il correttore sul collo regge ma quello sulla clavicola sta iniziando a colare, quei succhiotti non si nasconderanno da soli..." cavolo...

***

"Voleva sapere come sta tuo padre e perché gli ho disobbedito.. per la cosa della moto" mi informa mentre facciamo un giro del parco della villa mano nella mano.
"Che gli hai detto?"
"Gli ho detto che ci tenevo a farti fare un giro e che il dottore mi aveva detto che potevo.. beh, non l'ha detto ma gliel'ho letto negli occhi" conferma facendomi ridere. Stringo la sua mano e mi avvicino al suo braccio. Arriviamo presto all'altalena dove ci eravamo rimessi insieme più di un mese fa.

"Che vuoi fare oggi?" mi domanda appoggiandosi all'intelaiatura dell'altalena mentre io mi dondolo facendo spinta sui piedi.
Lo guardo e mi viene da ridere, sarà l'effetto dell'amore? Ride a sua volta guardandomi e mi innamoro da capo di quelle fossette.
Come al solito la mia mente viaggia verso altri pensieri. Torno a quando i miei mi hanno detto di volersi dividere.

Ero stata talmente cieca a non vedere che non si scambiavano certi sguardi da anni. Erano legati dall'abitudine è principalmente da me e Tom. Una vita passata insieme che poi ha iniziato ad essere stancante. Forse c'è ancora dell'amore, sicuramente c'è... ma manca qualcosa, in questo momento vorrei sapere cosa ma immagino non valga la pena indagare dato che papà non potrebbe fare molto.
Anche ora che lui è malato i loro volti sono gli stessi. Non c'è compassione, c'è solo mia madre che lo aiuta e lo accompagna come ha sempre fatto, come una vecchia abitudine che diventa adesso più ricorrente e necessaria.

"Che gira in quella testa?" domanda Harry dandomi una leggera spinta con un piede
"I tuoi si amano?" gli domando imbambolata
"Non credo"
"Come fai ad essere così tranquillo?"
"Beh, semplicemente non ci penso" dice serenamente "non dovresti farlo nemmeno tu..." suggerisce
"Non ci riesco... pensa a noi" dico continuando a ragionare nella mia mente "Abbiamo vent'anni e siamo felici insieme, i nostri sguardi, le nostre mani che combaciano, i nostri sorrisi.." Harry guarda a terra la parte di terreno non coperta dall'erba proprio sotto di me "Se tra altri 10, 20 anni tutto questo sparisse e finissimo per non provare nulla?"
"Tanto vale provare, Maddie.. Se dovessimo sempre pensare a tutto non vivremmo..." riflette facendo dei piccoli archi nella terra polverosa. "Non pensarci per favore, pensiamo solo al presente.... che facciamo oggi?"