Chapter 2

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Non sapeva quante ore fossero passate da quando Sakura e Naruto fossero andati a dormire, ma in quelle ore non aveva fatto altro se non fissare il soffitto della tenda con i suoi mille dubbi e le sue mille paure. Di tanto in tanto si girava e vedeva il viso tranquillo di Sakura addormentata, un po' la invidiava, con tutto quel da fare la ragazza era sempre così tanto stanca che crollava subito. Lei e gli altri ninja medici erano gli unici che non si erano ancora presi una pausa. Non si poteva dire che Sakura invece fosse contenta della situazione, anzi. Avrebbe preferito riuscire a stare un po' più sveglia così da poter contemplare in santa pace Sasuke senza passare per una stalker malata e perversa. Certo di tanto in tanto la mattina si concedeva quei minuti per ammirarlo, ma non bastavano quando si trattava di Sasuke. 

Per sapere se Naruto stesse dormendo o meno non c'era bisogno di guardarlo in faccia, bastava solo sentire se stesse russando o meno. Tuttora Sasuke non si capacitava di come Sakura potesse dormire con tutto quel rumore, e nemmeno la kunoichi stessa se ne capacitava. 

Dopo alcuni minuti decise di alzarsi e di andare a prendere un po' d'aria fresca nel tentativo di chiarirsi le idee e magari insieme al coraggio trovare anche una soluzione. 

La loro tenda era al centro del campo così si fece cinque minuti di corsa per andare al confine con la foresta. Preso dai suoi pensieri non si accorse che c'era qualcun altro che lo stava seguendo. 

Sakura infatti lo aveva sentito uscire dalla tenda e con un po' di ansia e preoccupazione addosso decise di seguirlo. Non pensava che sarebbe riuscita nel suo intento così facilmente senza farsi scoprire. Questo però la fece preoccupare ancora di più, insomma Sasuke Uchiha che non si rendeva conto di essere così palesemente seguito? Non era proprio in se. 

Sasuke individuato un ramo di un albero decise di sedervisi per pensare ma dopo poco venne raggiunto da Sakura. La ragazza si sedette silenziosamente a poca distanza da lui, che la guardava sorpreso. Restarono così per qualche minuto, finchè la ragazza decise di rompere il silenzio. 

"Sasuke, lo so che per te non è facile tutto questo, ma io e Naruto siamo qui per qualsiasi cosa tu abbia bisogno." disse Sakura guardandolo con dolcezza. A quello sguardo Sasuke sentì il cuore che si stringeva e la guardò senza proferire parola. Sakura invece attendeva con ansia la reazione del moro, senza ottenere altro se non il suo sguardo indecifrabile. 

"Beh, sono venuta solo per vedere se avevi bisogno. Ora ti lascio da solo. Buona notte." disse con un velo di tristezza nella voce che mascherò con un sorriso rassicurante. Sasuke a quelle parole andò in panico. Per quanto odiasse ammetterlo, Sakura sapeva farlo sentire al sicuro, come se, se fossero rimasti insieme, sarebbe andato tutto per il meglio e lui ne aveva bisogno ora. Così prese coraggio.

"No resta" disse cercando di mantenere il suo solito tono neutro mentre guardava in basso. Non udendo risposta alzò la testa e vide Sakura che lo guardava sorpresa. Sicuramente è un sogno pensò la kunoichi, non può davvero avermelo detto. Quando si rese conto che Sasuke la stava fissando decise di risedersi. Sasuke trattenne a fatica un sospiro di sollievo. Scesero di sotto per stare più comodi e dopo poco tempo che si era appoggiato all'albero, Sasuke si addormentò. Era come se l'idea che Sakura vegliasse su di lui lo tranquillizzasse. Lei invece era felicissima. Quando lo vide addormentarsi si soffermò a guardarlo. Era meraviglioso, in tutto e per tutto, per lei, lui era perfetto. Dopo poco lo vide agitarsi nel sonno così decise di prenderlo e adagiarlo sulle sue gambe sperando di non svegliarlo, considerando il sonno leggero. Appena lo appoggiò sulle sue gambe il volto teso di Sasuke si rasserenò e Sakura sorrise felice. Si appoggiò all'albero dietro di se e anche lei chiuse gli occhi e si addormentò. 

Una forte luce le illuminò il viso svegliandola. Credette di essere di aver sognato quando si ricordò gli avvenimenti di poco prima, ma poi aprì gli occhi e vedendo Sasuke che continuava a dormire sereno appoggiato sulle sue gambe, si sentì così felice da voler urlare. Raccogliendo tutte le forze che aveva in corpo si calmò.

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