24 ⎸Mina vagante

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«Non posso credere che tu ti sia fatto soffiare il primo posto da Choi Ji, Tae

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«Non posso credere che tu ti sia fatto soffiare il primo posto da Choi Ji, Tae. Pensavo fossi capace di sterzare senza finire fuori strada!»

«Fatti i cazzi tuoi, Jimin» tuonò aggressivo il biondo tenendosi un sacchetto di ghiaccio premuto sul labbro, «E toglimi le mani di dosso, sto benissimo anche così»

«Taehyung, — lo rimproverò Isabel dandogli un lieve schiaffo dietro alla nuca, — porta rispetto a Jimin. È più grande di te»

«Ma se abbiamo la stessa età»

«Non mi importa — lo fulminò lei guardandolo con rimprovero, —Portagli rispetto comunque»

Il ragazzo sbuffò sistemandosi alla meglio sul divano dei Min mentre Jimin si occupava di medicare la brutta ferita che aveva sul sopracciglio.

«Sapete dov'è Yoongi?» entrò Doyun sistemandosi i gemelli ordinatamente legati ai polsi, «Devo parlargli»

«Dovrebbe arrivare da un momento all'altro» rispose Jin, «Vai da qualche parte?»

Il maggiore annuì recuperando la sua giacca dallo schienale del divano ed infilando prima un braccio e poi l'altro.

«Ho delle questioni da risolvere a Melbourne. Partirò stanotte»

Jayeon aggrottò la fronte.

«Cosa significa?» si lasciò sfuggire guadagnandosi un'occhiataccia distratta da lui.

«Quello che ho detto»

La ragazza non rispose, rimanendo in silenzio ad osservare il pavimento con gli occhi bassi.
Doyun la guardò un istante, si sistemò la cravatta con le dita lunghe e affusolate e dunque lasciò la stanza facendo un cenno di saluto soltanto al maggiore dei Kim, Jin, incaricato di gestire la situazione nella villa fino al ritorno del secondogenito.
Titubante, le toccai il bracciolo e le chiesi cautamente se andasse tutto bene. Lei mi guardò appena, dopodiché annuì informando il resto dei presenti di essere stanca.

«Vado di sopra»

«Sei sicura? Volevamo festeggiare la vittoria dei ragazzi al piano di sotto...» la informò Soyun, ma la ragazza sorrise tristemente declinando l'offerta.

«Sono un po' stanca, — aveva detto, — preferisco riposare un po'»

A quell'affermazione Soyun abbassò il viso, tuttavia la lasciò andare appoggiando la nuca contro al divano.

«Se ti va di raggiungerci più tardi sai dove trovarci» le urlò dietro Isabel, ma Jayeon non si voltò per ringraziarla del pensiero.

Quando se ne fu andata, nessuno proferì parola finché il portone di casa venne aperto da qualcuno. Il rumore della serratura fu inconfondibile e nel momento in cui mi ritrovai Yun e Taemin davanti non persi tempo nell'accoglierli con entusiasmo.

«Cosa ci fate qui?»

«Siamo stati invitati da un certo Seojun» rispose Yun guardandosi attorno, «purtroppo però, Haneul aveva altro da fare...» borbottò seccata addentrandosi nel salotto e salutando il resto dei presenti.

Sweet Criminal - [ᴍɪɴ ʏᴏᴏɴɢɪ]Where stories live. Discover now