4. Ying e Yang

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Foster Baker e Richard Hughes litigarono per la prima volta a dodici anni, quando Richard rubò una carta rara di Magic ad un bambino più piccolo. In seguito Foster rubò la carta a Rich e Rich la rubò di nuovo a Foster. Iniziarono a litigare su chi avesse dovuto tenerla, da lì in poi, litigano sempre.

Sono come due cani con la rabbia, appena si vedono si menano.

Foster Baker aveva un gruppo di amici e si facevano chiamare 'BrighDown', un po' come noi del Renaissance, ma loro erano solo in nove mentre noi in ventuno, Foster Baker non facevano entrare nessuno all'interno del suo gruppo.

Ma quelli del BrighDown erano belve feroci, peggio di noi. Le persone non li temevano, ne erano terrorizzati (tutti emo lì dentro, anche io mi sarei tenuta alla larga se non avessi fatto parte del Renaissance).

•••

-Dopo ci vediamo al Level?- la voce di Zach mi arrivò lontana lontana, per poi avvicinarsi sempre di più, finché non ebbi i piedi per terra e la testa non tra le nuvole.

-Sì, a che ora?- spintonai uno del secondo anno che mi intralciava la strada,

-Per le cinque e mezza-

-Ok, allora a dopo-

Salì in macchina e partì verso casa.

La festa c'era stata la settimana scorsa ma avevo ancora l'occhio livido, al diavolo quello stronzo.

Nora Lewis l'avevo vista di sfuggita due volte, una volta in mensa e un'altra volta mentre uscivo dall'aula di chimica, la vidi mentre andava in contro ad Ashley.

Chissà se lei pensava alla conversazione che abbiamo avuto alla festa. Probabilmente no, sicuramente aveva per la testa Alberic Wilson, il cazzo di Alberic Wilson e cose studiate che sarebbero andate nel dimenticatoio presto, rimpiazzate da cose che sicuramente non comprendevano la nostra conversazione.

Che patetica che ero, ero finita a pensare ad una ragazza che chissà quando ci avrei parlato di nuovo.

Accesi la radio e alzai il volume al massimo cercando di distrarmi dai miei pensieri.




Il Level era una pista da skate che noi del gruppo adoravamo. Era in mezzo ad un gigantesco parco ed era frequentata pochissimo.

Ero seduta su una panchina mentre giocherellavo con la ruota del mio longboard. Guardavo gli altri fare acrobazie sulle rampe e mi divertivo a vedere Zachery fallire mentre si allenava, lui era l'unico del club a non sapere ad andare in skate ed era proprio un inetto.

-Ciao- una voce candida suonò al mio fianco e poi una ragazza si sedette di fianco a me.

La guardai e rimasi stupita nel vedere Nora Lewis, mi stava sorridendo aveva il suo solito cappotto di lana cotta grigia e il naso leggermente rosso per il freddo.

-H-Hey!- mi spostai sulla panchina in una posizione più composta.

-Che ci fai qui?- chiesi schiarendomi la gola.

-Tornavo a casa dalla San Peter-

-La chiesa? Vai a messa?- non pensavo fosse una ragazza così brava.

-No, mia madre fa volontariato per i senzatetto e mi aveva chiesto se volevo partecipare, e visto che oggi non avevo niente da fare ci sono andata- persino un senzatetto aveva più contatti con Nora che me.

-Che brava ragazza, sono sicura che andrai in paradiso dopo tutte queste buone azioni- lei sorrise e tornai a guardare i miei amici sulla pista.

-Non fai delle acrobazie?- chiese Nora indicando il mio longboard.

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