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Il Campo Mezzosangue era vuoto, io mi svegliavo sempre prima per fare una passeggiata mattutina in modo da rinfrescarmi le idee, magari anche per riuscirmi a prepare in santa pace senza che i miei fratelli mi disturbino.
Sono arriva al Campo un mese fa portata dal satiro Hedge, io e Silena, il capo della casa di Afrodite, siamo le uniche ad avere dodici anni, anche se sono una delle piú piccole mi faccio rispettare bene, è da un po' che inizio a torturare i nuovi arrivati ficcandoli la faccia nel WC, è una cosa che mi fa sentire apprezzata, non inferiore ai miei fratelli essendo l'unica ragazza.
Il lago aveva l'acqua talmente cristallina che mi ci riuscivo a rispecchiare, avevo i i miei capelli marroni chiari raccolti in una traccia che mi faceva il giro della testa e qualche ciuffo che mi penzolava davanti agli occhi marroni nocciola; portavo dei jeans abbinati ad una maglietta nera a maniche corte molto aderente e degli anfibi.
Non faceva freddo anche se il sole non era neancora tramontato.
Sentii delle voci in lontananza che provenivano dall'entrata, mi diressi verso quel punto passando per il campo d'addestramento cosí presi un coltello da lancio in caso di pericole.
Arrivata un po' prima dell'albero di Talia vidi un satiro, credo Ecneute, ed un ragazzo qualche anno piú grande di me, portava una felpa senza cappuccio bordó e dei pantaloni con le tasche verde scuro, aveva i capelli corti marroni scuro e degli occhi verdi penetranti.
Mi avvicinai verso di loro ed Ecneute mi disse che dovevo portare il ragazzo, di nome Chris Rodriguez, da Chirone dopodichè a fare un giro del campo.
Gli dissi di seguirmi, non controbattè ma a metà strada mi chiese quale fosse il mio nome.
"Clarisse La Rue, sono una figlia di Ares, il Dio della guerra; adesso incontrerai Chirone a cui potrai domandare tutto quello che vuoi e dopo pranza ti porteró a fare un giro del campo". Fece un cenno con la testa ed entró nella Casa Grande dove Chirone lo aspettava.
Io me ne andai alla postazione di tiro con l'arco dove mi esercitai per tutta la mattina.

Sfortunatamente per me il pranzo era finito, fra non molto sarebbe dovuto arrivare Rodriguez, quando lo vidi arrivare assieme a Luke Castellan Chris mi disse: "Sono un figlio di Ermes, non c'è bisogno che tu mi porti a fare un giro, ci ha già pensato Luke" disse l'ultima frase con un sorrisetto di sfida "Come scusa?" risposi indignata "Be, se proprio vuoi questa sera ho un po' di tempo" mi rispose.
Luke disse fra i denti qualcosa tipo attento quella ti fa secco, è un osso duro e altre frasi simili, tutte ovviamente per offendermi.
Senza pensarci due volte presi Chris per un orecchio e lo portai dentro al bagno delle ragazze dove la sua testa fece un piccoli viaggetto nell'acqua del WC; lo tenevo immerso per cinque secondi e li lasciavo tre secondi per riprendere fiato.
Un voce familiare interruppe il mio benvenuto, era Zayn, un mio fratello, mi disse che era arrivato un ragazzo che con totale certezza si sapeva che era figlio di Poseidone, il ragazzo di nome Percy Jackson, aveva appena fatto vincere la sfida di Ruba Bandiera contro la casa di Atena, quindi contro Annabeth Chase, una delle ragazze piú popolari del Campo.
Dopo questa sorprendente notizia andai a cercare il ragazzo, Chris, per finire di dargli il benvenuto.
Lo trovai vicino al lago il cui era solita andare la mattina.
Era sdraiato sull'erba e stava osservando le nuvole.
"Hey sognatore, preparati perchè stanno per iniziare i tuoi incubi" gli urlai attirando la sua attenzione.
"Sai Clarisse, penso che tu ti faccia vedere cosí dura fuori anche se non riusciresti nemmeno a fare dieci giri completi del campo.
Accettai la scommessa e, come sempre, vinsi.
Lasciai perdere la storia del WC e me ne andai a dormire.

Clarisse La Rue: vi racconto la mia vitaWhere stories live. Discover now