Di fronte al mare

Capitolo 55.

Giro per i social finché la porta della mia stanza si apre e un testa bionda sbuca da essa.
"Gaia?" dice incerta e io alzo la mano per farle segno che sono lì.
"Oddio Gaia!" mi dice correndomi incontro ed abbracciandomi.
"Non puoi immaginare quanto mi sono preoccupata. Come stai? Cos'è successo? Perché non mi hai chiamato?
Chiara ha sempre avuto il difetto di fare troppe domande, una dietro l'altra.
"Con calma" le dico gesticolando con le braccia.
"Ho avuto un calo di pressione e sono svenuta. Di fatti sono molto stanca e mi tengono qui anche domani"
Chiara si siede accanto a me
"Che è successo?" mi chiede guardandomi dritta negli occhi, io abbasso lo sguardo.
"Riccardo ha fatto un incidente. Stava andando a comprarmi un anello e una macchina ha perso il controllo facendolo finire addosso al guard rail" dico e lei si copre la bocca spalancata con le mani
"O mio Dio..." sussurra
"Mio padre ha chiamato Smeralda e le ha detto che doveva correre subito lì. La scena era orribile, Chiara. La sua moto era distrutta e distesa a terra mentre la macchina era capovolta" un brivido mi sale lungo la schiena a quel ricordo e gli occhi mi si inumidiscono.
"Non me lo dimenticherò mai" dico e lei annuisce, mentre mi stringe la mano.
"Ne sono certa, non sai quanto mi dispiace" dice e appoggia la testa sulla mia spalla.
"Riccardo come sta?" mi chiede incerta e capisco che è in imbarazzo.
"Non lo so, non mi hanno detto nulla. Sono andata a trovarlo ed ha la testa fasciata, la faccia piena di graffi e tubicini ovunque" dico e lei alza la testa per guardarmi negli occhi.
"Lo so che le parole in momenti del genere sono inutili e non risolvono nulla, però sappi che per qualsiasi cosa io ci sono. Non esitare a chiamarmi, nemmeno alle tre di notte. Io sono qui per te"
"Grazie Chiara, ti voglio bene" le dico e un sorriso spunta sul viso di tutte e due
Posso vedere una certa lucidità nei suoi occhi
"Anche io" mi risponde e dopo esserci salutate se ne va'.