Ti ho trovata

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Pov Alex

Entrando in aula ho notato, tra i primi banchi, una ragazza bionda intenda a ricopiare degli appunti, mi sembra tanto la ragazza di ieri. Non si è ancora accorta di me ma, quando inizio a parlare alza finalmente lo sguardo da quei fogli svelando la sua identità: è lei!
Ora non ho più dubbi e credo che anche lei mi abbia riconosciuta.
Speravo di ritrovare quegli occhi azzurri come il mare in un giorno d'estate, come il cielo limpido durante le belle giornate primaverili. Ci ho sperato fino all'ultimo ed ora sono proprio di fronte ai miei!
Ora devo cercare di scoprire qualcosa in più di lei, mi incuriosisce troppo quella ragazza così impacciata ma meravigliosa proprio per questo.
Fortunatamente rientra nel gruppo dei tirocinanti; sarà un gioco da ragazzi.
Decido di inserirla nel mio gruppo, Morello, la sua amica, sarà seguita da Jefferson, la mia assistente, è anche un modo per punirle. Stanno parlando da quando sono entrata!
Appena usciamo dall'aula noto che parla con Reznikov, un'altra tirocinante, sarà un vizio!

<<Chapman!>> cerco di riprenderla.
<<Mi scusi prof>> mentre mi risponde abbassa lo sguardo per poi scontrarsi contro la mia schiena.
<<È un vizio allora?>>
<<Mi scusi, non l'avevo vista>> sta per andare via ma la blocco trattenendola dal polso e tirandola verso di me e in pochi secondi ci ritroviamo una di fronte all'altra.
<<Cosa devo fare per farti stare zitta?>> le sussurro all'orecchio con un sorriso malizioso e, quando mi sposto per guardarla negli occhi, sul suo viso posso notare i primi segni di imbarazzo. Ha le guance infuocate; è così bella!
<<Niente, non deve fare niente!>>

Lo ammetto, mi ha spiazzata. Resto immobile mentre la osservo andare via per raggiungere i suoi colleghi.
I suoi capelli sono raccolti in uno chignon abbastanza disordinato ma che le dona quel suo solito tocco da impacciata. Calza un paio di converse nere, indossa dei jeans scuri e aderenti che le mettono in risalto le curve e una t-shirt a righe bianche e blu scuro.

Durante il corso i nostri sguardi si sono incrociati più volte, un continuo rincorrersi, un continuo cercarsi.

<<Per oggi la lezione è finita, ci vediamo domani alle 11:00 in aula sette. Per chi avesse bisogno di maggiori chiarimenti su quanto detto oggi, può trovarmi nel mio studio. Arrivederci.>>

Lascio l'aula e vado nel mio studio.
È una situazione abbastanza complicata, ne sono consapevole. Credo di doverne parlare con qualcuno così decido di chiamare chi da una vita mi sorregge, chi mi sta accanto ogni volta che sto per toccare il fondo: Nicky, la mia migliore amica.

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