Yuki-Onna (25)

382 45 17
                                    

Eravamo arrivati in un luogo alquanto strano. Il suolo era ghiacciato, eppure non scivolai nemmeno una volta, da alcune crepe spuntavano dei fiorellini ricoperti di fiocchi di neve. Mamoru camminava dinanzi a me, c'era uno strano silenzio e io di certo non avevo voglia di preferire parola. Il cielo era sempre viola, ma aveva assunto una sfumatura bluastra, di tanto in tanto passavano quelli che sembrava uccelli ma senza piume, erano fatti anche questi di ghiaccio.

Gli alberi spogli sopportavano a stento il peso della neve, erano quasi tutti ricurvi e di tanto in tanto si sentiva cadere la neve sul suolo ghiacchiato.

Respiravo lentamente, il freddo stava diventando insopportabile, una nuvoletta di condensa si creava ogni qual volta che espiravo. La via proseguiva ricca di curve su di una montagna, chissà quando e se saremmo mai arrivati.

<<Fa freddo>> si lamentò Sawako dopo un po', la guardai sorridendo, si era lamentata prima di me e per questo aveva guadagnata punti extra di simpatia.

<<Puoi anche andartene>> Mamoru la osservò con aria di sufficenza, ecco, menomale che si era lamentata prima di me.

<<Non iniziate a litigare, la strada è ancora lunga>> disse Toru esausto tanto quanto Mamoru.

<<QUANTO LUNGA?>> io e Sawako ci sentimmo morire dentro nell'immaginare quanta strada ci aspettava ancora con quel freddo.

Mamoru si bloccò di colpo, doveva aver sentito qualcosa perché sembrava preoccupato. Si voltò verso di Toru e disse <<ci vuole davvero tanto?>>. Quella domanda lasciò tutti spiazzati, non sapendo se ridere o piangere.

<<Invece di lamentarvi guardate di fronte a voi, ecco il primo Tori>> Kuromi disse, indicando un arco azzurro quasi irriconoscibile nel bel mezzo di tutta quella neve.

<<La casa di Yuki-Onna deve essere vicina, ma non vi aspettate di trovarci caldo>> continuò Kuromi. I capelli corvini della ragazza si erano riempiti di fiocchi di neve, la pelle pallida si era colorata sulle guance per via del freddo ma nonostante tutto manteneva la compostezza. Toru le era accanto, i suoi capelli invece, essendo di un biondo così chiaro da sembrare bianco, non sembravano colmi di neve, confondendosi così con lo sfondo bianco del paesaggio.

Superato il primo Tori il freddo divenne ancora più persistente, non c'era da meravigliarsi dato che si trattava della Kami dell'inverno.

<<Ma perché non ci andiamo cavalcando Ryu?>> chiesi, avevamo un drago a disposizione!

<<NON CI SALGO SU DI QUEL TIPO>> la risposta di Mamoru fu così veloce ad arrivare che gli altri non si sforzarono nemmeno di aggiungere altro.

Con un po' di pazienza e fatica riuscimmo ad arrivare in cima alla montagna, dove vi una casetta in legno, non c'era nessuno nei dintorni, così ci dirigemmo direttamente verso di questa.

Mamoru bussò tremando, e dopo qualche secondo di attesa la porta ci venne aperta. Mi aspettavo di veder comparire una ragazza bellissima, magari dai capelli grigi, occhi azzurri e un sorriso smaliante. Ciò che vidi invece fu una donna anziana, che si teneva su usando un bastone di legno, tremava e indossava un poncio di lana che la proteggeva dal freddo.

<<Che ci fa un gattaccio sopra la mia montagna!!>> urlò la vecchietta, colpendo con gran forza Mamoru sulla testa, sembrava non aver nemmeno notato la nostra presenza.

<<Yuki-Onna>> disse Mamoru mantenendo la calma e inchinandosi.

<<Salve>> azzardai io, avanzando verso di lei. Mi scutrò da capo a piedi, strizzando gli occhi e aggrottando la fronte rugosa. La sua schiena curva la rendeva più bassa di quanto già fosse, quindi era costretta a tener alzato il viso per osservarmi.

<<Haru, entra pure cara>> disse illuminandosi in viso, si scostò lasciando libero il passaggio per entrare nella casetta. Era un luogo semplice, le pareti in legno erano spoglie, c'erano solo tre dipinti: uno rappresentava un prato fiorito, al centro del quale vi era quella che sembrava lei da giovane, con due fiori tra i capelli e uno stupendo abito azzurro come i suoi occhi; il secondo quadro invece la rappresentava seduta su un'altalena, le corde di questa erano legate al ramo di un albero ricco di foglie secche, alcune delle quale si erano già posate per terra, creando un tappeto dalle sfumature arancioni; nel terzo dipinto la donna era in costume da bagno, indossava una collana di conchiglie e posava in piedi in riva al mare.

<<Gli altri arriveranno presto suppongo>> disse Yuki-Onna.

<<Ah già, il vostro sesto senso da quattro stagioni>> disse Mamoru sedendosi accanto al caminetto.

<<Credo che il mio sia morto>> sussurrai continuando a fissare i dipinti.

<<Sta solo riposando cara>> Yuki-Onna mi sfiorò la guancia con la sua mano tremante, regalandomi una dolce carezza.

<<Lo spero>> risposi sorridendole, lei subito dopo cambiò espressione, sembro quasi disgustata.

<<Ma a quanto pare il tuo cattivo gusto in uomini è rimasto lo stesso! Via dal mio camino gattaccio!>> urlò Yuki-Onna cacciando Mamoru che cercò riparo dietro le mie spalle, ed ebbi l'ennesima conferma che, in tutto il mondo, umano e non, non esistesse qualcuno in grado di sopportare Mamoru oltre me.

<<Yuki-Onna, sai il motivo per cui siamo qui, vero?>> disse Kuromi, distraendola.

<<Lo sappiamo tutti nel mondo degli spiriti ormai, ma state tranquilli, questa volta Lei non avrà scampo>>.

Il mio migliore amico è un.. gatto?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora