Capitolo 44 pt.4

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Allungo il braccio sullo schienale del divano, dietro la schiena di Isabelle. Ormai è da mezzora che stiamo facendo zapping alla televisione, ma sembra proprio non esserci niente di interessante. In realtà è già tardi, ma non abbastanza da andare a dormire. Se non ci fossero le telecamere saprei cosa fare per occupare il tempo. Okay, no Derek, non deve neanche sfiorarti questo pensiero! Cazzo, sono proprio fissato. Però Isabelle è così bella che, Dio, potrei non smettere mai di toccarla. Eppure mi ritrovo nervoso ogni volta che posso farlo, proprio come ora. In tutta questa mezz'ora non ho ancora alzato un dito su di lei. Mi sono seduto sul divano, distante di qualche decina di centimetri, e me ne sono stato al mio posto, senza invadere i suoi spazi. Perché? Non so spiegarmelo. Quando lei è vicino a me mi sento continuamente sotto esame, come se dovessi stare sempre attento a quel che faccio, ma allo stesso tempo mi sento me stesso al cento per cento. La verità? Credo di essere più io a rendere nervoso me stesso, piuttosto che lei che mi controlla. Belle non lo fa più. Penso che ormai si sia veramente lasciata andare nei miei confronti e che la cosa che la turba non sono io, ma un suo segreto che non è ancora pronta a rivelarmi. Sono io invece ad aver paura di sbagliare. Non ho mai avuto una relazione seria, quindi non so se come mi comporto è il modo giusto, o se sbaglio. Ora che ho capito di amarla ho il terrore che lei capisca che non sono l'uomo giusto e mi lasci qui su due piedi. Che può trovare di meglio. Caleb ad esempio. Io so perché lo odio così tanto. So perché non sopporto quando sono nella stessa stanza e si abbracciano. Non è solo perché lui ha una cotta per lei, ma è perché io so che lui è migliore di me. È un bravo ragazzo, che non potrebbe mai farle del male. La venera come fosse una dea. Io chi sono? Uno che ha avuto troppe donne e che non ne ha mai amata una. Non so neanche cosa significa essere devoto ad un'unica persona. Amare. È un verbo totalmente sconosciuto al mio vocabolario e, nonostante stia inserendo ora le prime note al riguardo, non sono sicuro di sapere davvero cos'è e cosa comporta. Eppure non voglio lasciarla andare. So che posso impegnarmi, che, per lei, ci posso provare. Chi non risica non rosica, giusto? Io voglio rischiare proprio tutto. 

Mi risveglio dai miei pensieri quando vedo Isabelle muoversi al mio fianco. La stavo fissando. Cazzo, che figura! 

-Iniziavo a chiedermi se avresti trovato il coraggio di allungare la mano dopo venti minuti a fissarmi.-  Commenta sarcastica, sorridendomi. Lei si muove e si sposta, spingendosi verso di me, finché si rannicchia sotto il mio braccio, alza le gambe a metterle sopra le mie, mi prende il braccio destro che ho sullo schienale e lo tira, piegandolo sopra la sua spalla, in modo che la mano le scenda sul petto. Non penso lei ci stia pensando, ma praticamente ho la mano che le sfiora il seno e la cosa mi eccita parecchio. –Eri più spavaldo una volta.- Si allunga e mi da un delicato bacio sulla guancia, seguito da un morso, leggero ma incisivo. Vorrei risponderle a tono, ma mi lascia sempre più esterrefatto. Belle è veramente imprevedibile. Riprenditi Derek.

-E tu eri meno appiccicosa.- 

-Ah davvero? Va bene.- Mi dice togliendo le gambe dalle mie e iniziando ad allontanarsi. –Vorrà dire che da oggi in poi...- Scoppio a ridere al suo tono finto offeso e mi allungo per riprendermela. Le prendo le gambe e me la tiro più vicina, poi le riposiziono sul mio grembo.

-Come sei permalosa.- Le dico ridendo e lei ride con me.

-Non ti immagini neanche quanto. Stai attento.-

-Adesso mi minacci?- 

-No, ti avverto.- Mi sorride e mi da un altro bacio, ora sulle labbra. Poi mi sorride in quel modo che solo lei sa fare. Sposto gli occhi sulla televisione, dove c'è una ragazzina di neanche quindici anni con un pancione sproporzionato.

-Cosa stiamo vedendo?- Chiedo.

-In realtà non stiamo vedendo niente, ma questo è "sedici anni e in cinta". Non mi dispiace a dire il vero.- No. No, no. Che cavolo di programmi guarda?

-Incinta a sedici anni? Ma il buon senso non gli dice niente? No, no, cambia. Mette troppa ansia questo programma.- Le dico, veramente sconcertato. Restare incinta a sedici anni? Ma fanno sul serio? Okay, immagino non lo avessero programmato, ma nessuno gli ha insegnato che esiste una cosa bellissima chiamata profilattico? Per non parlare di tutti gli altri metodi, come la pillola e simili. Lo dice un esperto, piuttosto che figli a quell'età meglio un bel guanto di lattice tra te e la tua donna.

-Derek non penso tu possa avere di questi problemi. Non hai molte possibilità ultimamente.- Ride Isabelle.

-Come sei dolce.-

-Per te, sempre.- Mi sorride sarcastica e io scuoto la testa. –Tu vorresti dei figli Derek?- Mi chiede poco dopo, cogliendomi alla sprovvista. È una domanda importante, di un certo peso, e lei è molto seria nel pormela. Stiamo davvero toccando questo argomento? Non è un po'... prematuro? Non ci ho mai davvero pensato. Sì, nella mia mente mi sono sempre visto con dei figli nel mio futuro, quindi sì, penso di volerli, ma non ci ho mai veramente ragionato sopra. È sempre stata una cosa che ho dato per scontata: diventare adulti, finire di studiare, trovare un lavoro, farsi una famiglia. Eppure ho anche sempre creduto non mi sarei mai sposato o innamorato, quindi non avrei potuto avere figli e una famiglia. È un po' un controsenso, ma non mi ci sono mai soffermato, non mi sono mai chiesto cosa volessi, eppure mi sono immaginato in un futuro del genere. Un classico futuro da padre di famiglia.

-Credo di sì.- Rispondo semplicemente.

-Credi?- 

-Sì, io... non ci ho mai davvero pensato. Però sì. Sì, li voglio dei figli. Ma perché questa domanda?-

-Non so, così.- Mi dice, pensierosa. C'è sotto qualcosa, non solo il programma che passa in tv. -Sai, se uscissimo dal programma insieme vorrei sapere se mi sto gettando in una relazione con un ragazzo che non è sulla mia stessa lunghezza d'onda in quanto alle cose importanti, come il matrimonio o i figli o la presenza di animali in casa. Non che dobbiamo far tutto subito, anzi, con molta calma, ma io mi vedo in un futuro da mamma e da moglie, oltre che da padrona di animali e da avvocato.- Mio Dio. Parliamo di matrimonio e di famiglia qui. Che argomento. Mi vengono i brividi solo a pensarci. Ho poco più di vent'anni, non ho intenzione di avere figli ora, né di sposarmi, nonostante il mio cervello continui a chiederglielo. È presto anche solo per pensarci. –Okay, ti ho messo in imbarazzo, scusa. So che è prematuro parlarne ora, non stiamo neanche insieme. E poi non è detto che se anche uscissimo come coppia poi dureremmo, quindi lascia perdere, non devi rispondermi. Non ti preoccupare.-

-Sì.- Butto lì, ancora confuso ma sicuro quanto basta per tranquillizzarla.

-Sì, cosa?- Il suo volto è teso, stupito. Gli occhi sono grandi e luminosi e la fronte tirata, le sopracciglia alzate.

-Sì voglio una famiglia, con una moglie, dei figli e degli animali. Non ora, ma voglio una famiglia. Non so se ne sarò in grado, ma mi sono sempre immaginato così.- Confesso. Cazzo, lo ho detto davvero. Mi sento più teso ora che lo ho ammesso, piuttosto  che prima che ci pensavo e basta. Deglutisco mentre la guardo negli occhi e aspetto che dica qualcosa. Che sia felice, entusiasta anche. Invece niente. Mi fissa a sua volta, con gli occhi ancora sbarrati e apre la bocca per parlare ma poi la richiude. Okay, che cazzo è successo? 

-Bene.- Commenta infine, poi si gira verso la televisione e torna a poggiarsi con la testa alla mia spalla. Non è la reazione che mi aspettavo. Non è per niente la reazione che mi aspettavo. Sono quasi deluso, ma cambio subito idea quando scorgo l'ombra di un sorriso sul suo viso, mentre cambia nuovamente canale. I muscoli prima tesi si rilassano e un sospiro di sollievo abbandona i miei polmoni. Perfetto, abbiamo chiarito anche questo punto. Questo delicato punto del nostro futuro. Sì, perché è certo che noi usciremo dal programma insieme ed è certo che resteremo una coppia per molto tempo. Io sono finalmente pronto, forse da più tempo di quanto ne voglia effettivamente ammettere a me stesso.


||Ehii gente! Com'è? Spero il capitolo via sia piaciuto e vi ringrazio per aver letto il precedente commento riguardante la festa della donne e il nostro ruolo nel combattere i pregiudizi. A riguardo vi consiglio di vedere "Il diritto di contare", un film appena uscito e davvero molto bello.

Oggi ero qui per darvi molti avvisi ma mi sono accorta che erano davvero troppi, le parole si sarebbero presi tra loro e voi non li avreste mai letti, quindi li pubblico in un altro capitolo.

Ah e AUGURI, questa è la 100esima parte che pubblico <3 Yeeee *-*

Baci

Mel96ly<3||

E se non volessi innamorarmi di te? || 1# Fairy-Tale Love Serie [da revisionare]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora