Capitolo 10 (Seconda Stagione)

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Gian's pov
Mi trovavo in uno studio di architetti da più di un ora insieme ai miei genitori, non so quanti progetti avevamo visto, ma nessuno mi convinceva. Mio padre aveva provato a farmi ragionare, che non potevo rifiutare tutte le proposte anche perché alcune non erano niente male però poi veniva ripreso da mia madre.
Più tempo passavo la dentro più stavo male, così non resistetti più mi alzai e mi diressi verso l'uscita.
"Gianluca dove vai?" chiese mio padre raggiungendomi all uscita
"Vado via non c'è la faccio più a stare qui sento che sto per esplodere"

"Noi siamo qui per te quando potevamo benissimo fare altro come andare a vedere la partita di tuo fratello  invece di perdere quasi due ore per scegliere come ristruttare casa tua che non vedevi l'ora di comprare e ora tu te ne vai?" mi grido contro mio padre come mai aveva fatto prima

"Ercole calmati stai alzando un po' troppo la voce" disse mia mamma che era venuta a controllare la situazione

"Nostro figlio si è stufato di perdere tempo qui e ha deciso di andarsene"

"Ah okay, ci vediamo dopo a casa Gianluca" disse lei
"Lo lasci andare via così? Non dici niente sulla faccenda?" chiese mio padre stupito
"Cosa dovrei dirgli di più?"
"Non so forse che non è  questo il modo di comportarsi alla sua età"
"Devi capirlo tesoro nostro figlio sta passando un momento difficile..." mi difese mia madre

"Un momento difficile? ha solo litigato con la sua ragazza e invece di chiamarla per spiegarle che è stato tutto un malinteso lascia passare il tempo  così lei è ancora con la sua famiglia e lui è qui  che fa passare i giorni senza fare niente della sua vita"
"Stai esagerando un po' adesso" lo rimproverò mia madre
"No non sto esagerando. Da quando Gianluca ha conosciuto Lucy  si comporta da immaturo e lui non lo è mai stato. Non dico che dovrebbe lasciarla perchè  quella ragazza è un tesoro però mi preoccupo per te Gian non puo comportarti in questo modo ogni volta che tu e lei litigate perchè questa non è nè la prima nè l'ultima per cui devi imparare ad affrontare la cosa al più presto possibile. Adesso per favore fai l'adulto e assumiti le tue responsibilità hai comprato una casa e allora torna  là dentro e scegli uno di quei maledetti progetti"
"Sai come papà io questa casa l'ho comprata per lei, per farle capire che le cose tra di noi sono serie,  volevo avere un posto tutto per noi dove lei può lasciare i suoi vestiti per ritrovarli la volta dopo senza dover sempre riportarli indietro. E senza di lei qui con me a decidere se vogliamo ingrandire la veranda o no niente ha senso per cui non mi va di perdere altro tempo in cui potrei fare qualcosa come fare la valigia dato che domani parto" risposi incazzato prima di sbattere la porta ed andarmene.
Girai per Montepagano per ore, passai per il campetto di calcio dove c'erano alcuni miei amici che giocavano a calcio...mi proposero di partecipare ma io rifiutai, passai per casa per preparare la valigia per fortuna non era ancora rientrato nessuno. Non ero del umore giusto per trovarmi  di nuovo faccia a faccia con mio padre però mi sentivo tremendamente in colpa per come mi ero comportato prima con lui così gli lasciai scritto un biglietto di scuse sul tavolo in soggiorno. Presi tutte le mie cose che avevo preparato per la Sicilia e  uscii, la notte la avrei passata a casa di alcuni miei amici.
La mattina seguente mi svegliai presto,Alessio mi accompagnò all aeroporto e in meno di due ore ero su un areo in direzione Trapani, lì avrei preso un taxi fino ad Agrigento.

Piero's pov
13 agosto
Ero a casa della mia ragazza, ormai erano quasi due settimane che dormivo da lei così da poter stare più tempo insieme, mi ero anche già abituato alla sua routine tanto che la mattina adesso ero io a preparare la colazione al piccolo Edo mentre lei ancora dormiva e una volta che sia io che il piccoletto di casa eravamo pronti le preparavamo la colazione e gliela portavamo a letto dove trascorrevamo un oretta a farci le coccole, tutti  e tre come una famiglia.
In questi ultimi giorni devo ammettere la convivenza era stata un po' difficile tra i preparativi per il pranzo di Ferragosto e lei che era in quel momento del mese per cui c'erano momenti della giornata che era impossibile starle vicino e allora io ne approfittavo per andare un po' a correre.
Adesso mi trovavo in veranda, insieme a lei e stavamo rivedendo il menu per la centesima volta.
<<Sei sicuro che ai tuoi amici andrà bene quello che abbiamo preparato? Magari al posto del cous cous potrei fare una pasta?>> queste erano solo alcune delle domande che mi sentivo ripetere ogni giorno nonostante le avessi detto più volte che andava tutto benissimo e di smetterla di preoccuparsi. Per fortuna poco dopo arrivarono Ben e Fede che riuscirono a tranquillizzarla un po' dicendole che loro sicuramente avrebbero mangiato tutto quello che lei aveva preparato con il nostro minimo aiuto quando non giocavamo a Fifa.
Gianluca's pov
14 agosto
Il volo andò bene, per fortuna niente ritardi, presi un taxi che mi porto fino ad Agrigento all'indirizzo che mi aveva dato Piero.
Presi la mia valigia e mi diressi alla porta, suonai e dopo poco mi venne ad aprire Piero che mi fece entrare.
"Come è andato il viaggio?" chiese felice come mai avevo visto prima
"Benissimo neanche un ritardo"
La nostra conversazione venne interrotta dal l'arrivo della ragazza di Piero non che la padrona di questa bellissima casa.
"Ciao io sono Corinne, tu devi essere Gianluca...Piero mi ha parlato molto di te. Benvenuto in casa Hastings "
"Ah sì? Anche lui mi ha parlato molto di te, in realtà non faceva altro. Comunque piacere di conoscerti" dissi stringendole la mano
"Spero abbia detto solo cose belle" disse lei per poi voltarsi a guardare il suo ragazzo
"Sì tranquilla ha parlato molto bene di te"
"Mi dispiace che la tua ragazza non sia potuta venire mi sarebbe molto piaciuto conoscerla"
"Dispiace anche a lei non essere venuta, ma aveva un impegno che non poteva rimandare. Sarà per un altra volta" dissi fingendo un sorriso
Ignazio's pov
15 agosto ore 7.30
"Igna svegliati che dobbiamo andare ad Agrigento da Piero e vorrei arrivare presto perché non voglio perdermi tutto il divertimento"
Così venni svegliato dalla mia ragazza che penso bene di spalancare le finestre in camera da letto per far entrare al meglio la luce del sole.
Dopodiché la sentii uscire dalla stanza, io non avevo nessuna voglia di alzarmi era ancora troppo presto così misi la testa sotto al cuscino per non avere la luce negli occhi, stavo ritornando a dormire, ma neanche un minuto dopo lei era  di nuovo in stanza
"Igna hai forse visto il mio costume blu e bianco?" disse in preda all agitazione.
Non avevo altra scelta che alzarmi, così sbuffando mi alzai e mi diressi in cucina a prepararmi una buona tazza di caffè per affrontare al meglio questa lunga giornata.
Dopo aver messo via le cose della colazione ritornai in stanza, passando prima in terrazza, e le portai il costume che stava cercando.
Quando glielo porsi le se illuminarono gli occhi.
"Dov'era? L'ho cercato dappertutto. Grazie amore" disse prima di darmi un bacio e sparire di nuovo.
Mi vestii velocemente, preparai le cose da portarmi via con me insieme alle cose della mia ragazza e le misi tutte in una borsa. Poi arrivo la parte peggiore: mezz'ora per scegliere che vestito doveva mettersi e ad ogni mio sbuffo la sentivo ripetere sempre le stesse frasi <<è tutta colpa tua avremmo dovuto accettare la loro proposta di andare a dormire lì come ha fatto Gianluca>> <<adesso lui la conoscerà meglio di noi>> <<dobbiamo fare bella figura>>
Verso le nove caricammo le cose in macchina e lasciammo Marsala.
Una volta lì Maria rimase senza parole alla vista della mega villa che ci ritrovammo davanti, ci venne ad aprire Gianluca tutto elegante in camicia a quadretti bianchi e blu e pantaloni bianchi.
"Siamo in ritardo vero?" chiese subito Maria
"No no tranquilli mancano ancora Francesco e Mariagrazia" disse Gianluca facendoci entrare.
"Ti avevo detto di vestirti più elegante" mi riprese la mia ragazza a qualche passo di distanza da Gianluca.
Ci fece lasciare le nostre cose in una camera degli ospiti e poi ci accompagnò fuori dove c'erano Piero con la sua ragazza e degli amici di lei.
Prima di uscire in terrazza però la mia ragazza fermò un attimo Gianluca.
"Gian lei com'è?"
"È molto bella ed è impossibile non esserle amica perché è un amore"
"E Piero come lo hai visto?"
"Lo lascio a te decidere" disse divertito prima di raggiungere gli altri.
Una volta fuori Piero ci venne subito a salutare seguito dalla sua ragazza.
Gianluca aveva ragione era veramente molto bella.
"Ben arrivati. Piacere di conoscervi io sono Corinne voi dovete essere Ignazio e Maria. Sono felice che siate potuti venire" disse lei con un sorriso
"Il piacere è tutto nostro, grazie dell'ospitalità. Comunque sì io sono Ignazio e questa è la mia ragazza Maria"
"Piacere Maria" disse la mia ragazza
"Se volete sul tavolo ci sono alcuni stuzzichini" disse Corinne, non me lo feci ripetere due volte e ne approfittai subito, seguito dalla mia ragazza.  Mentre Corinne e Piero si sedettero a tavola insieme agli altri invitati che raggiungemmo anche noi poco dopo. Corinne prese in braccio un bambino piccolo, probabilmente il fratellino di lei....Piero mi aveva accennato qualcosa, e Piero inizio a giocare con lui e alla vista di quella scena da famiglia felice vidi comparire sul volto della mia ragazza una strana espressione misto tra la tenerezza e la paura.
"Ehi va tutto bene?" chiesi accarezzandole una guancia
"Sì...sono molto carini insieme" disse accennando un sorriso.
Mentre aspettavamo che arrivassero Francesco e Mariagrazia chiacchierammo un po',tutti insieme, per conoscerci meglio.
Dopo un po' io presi il posto di Corinne e lei il mio così discussi un po' con Piero e Gianluca dei nostri prossimi impegni, nel frattempo la mia ragazza, Corinne e Luna, la ragazza di un amico di Corinne, spettegolavano di cose varie.
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"Maria ti va di fare un tour della casa?" propose Corinne

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