6. Le Tempeste Ti Fanno Paura, Louis?

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... E tutte le stelle di vetro
Della felicità e della bellezza
Lucevano nella polvere
Della stanza mal spazzata
Ed ero ubriaco morto
Ed ero fuoco di gioia
Ed eri ebbro vivente
Nudo tra le mie braccia.

- Jacques Prévert -

***

ZAYN

Sabato, 12.45


L'Hancock County Bar-Harbor Airport, più che un vero e proprio aeroporto, è una gettata di cemento a ridosso della costa, con una vista mozzafiato sullo stretto che collega la terraferma con Mount Desert. C'è un'unica pista, un parcheggio che ospita una manciata di automobili e una struttura prefabbricata non molto grande contraddistinta come Terminal 1. Anche se altri terminal non ce ne sono.

Anche se piccolo, a Zayn piaceva tantissimo.

Lo faceva sentire parte di un angolo di mondo che contava.

Come quello da cui arrivava Liam Payne.

Come New York.

«Perché siamo qui, Zayn?»

Incrociò le caviglie. Era seduto sul bordo del cassone aperto del pick-up, con il collo incassato nelle spalle per proteggersi dal vento mentre fumava avido la Black Devil. Aveva voglia di dolci. La colazione offertagli da Liam aveva aperto una voragine dentro di lui.

«Devo ritirare la consegna settimanale di rifornimenti per Geddy's» rispose senza voltarsi verso Payne, al suo fianco. «E tu sei qui perché vuoi scopare con me.»

«Giusto.»

«Te lo eri dimenticato?»

«Come potrei. Ehi, mi offriresti una sigaretta?»

«Hai già finito quelle di ieri sera?»

«No. Ma non ho mai provato una Black Devil.»

Cercò il pacchetto nella tasca interna del bomber verde che indossava. «Dove hai vissuto fino ad oggi, Payne?» Gli porse una sigaretta avvolta nella carta nera opaca, sventolandogliela sotto il naso, e lui se l'accese. Aspirò a fondo, incavando le guance intorno al filtro, e Zayn fece lo stesso, inghiottendo il fumo mentre il suo sguardo si perdeva negli occhi dell'altro. «Allora?» chiese impaziente.

Espirò il fumo con le labbra increspate in un sorriso. «Sanno di vaniglia. Ora capisco perché le fumi.»
«Lo capisci?»

«Sì.»

Non glielo disse che era il primo.

Non glielo disse di solito non lo capiva nessuno.

Tenne quel pensiero per sé, e lanciò uno sguardo all'orologio al polso. L'aereo era in ritardo di una ventina di minuti, probabilmente a causa del forte vento.

Chissà come sta Eich... pensò. Quando lo aveva visto poco più di un'ora prima, seduto su quel marciapiede, gli era parso scosso. Come biasimarlo? Tomlinson e Payne erano parte del passato dal quale era fuggito cinque anni prima. Il loro inaspettato e fottutamente improvviso arrivo a Bar Harbor, aveva scombinato l'equilibrio che si era tanto difficilmente conquistato. E come se non fosse abbastanza, Louis non lo lasciava in pace. Voleva delle risposte che lui non poteva dargli.

No.

Eich non rispondeva alle domande. Aveva scelto il silenzio.

Spero che stia bene.

Non doveva soffrire. A soli ventitré anni la vita gli aveva già tolto tutto. Non aveva un passato da ricordare quando il presente faceva male, e non aveva un futuro da attendere con impazienza. Eich voleva solo essere lasciato in pace. Nessuna pretesa. Nessuna ambizione. Solo lasciarsi trasportare dalla monotona quotidianità di Mount Desert. Aveva scelto Zayn come unica increspatura nel piattume della sua esistenza.

My Forgotten Heart ( Larry / Ziam)Where stories live. Discover now