5 - Una famiglia anticonvenzionale

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Capitolo 5












Jimin



Scherzavo quando avevo detto di stare meglio, in realtà avevo vomitato anche troppo, forse oltre che ad essermi ubriacato avevo fatto anche indigestione?
Di certo non potevo dire a Jungkook che mi sentivo a pezzi, questo avrebbe solo rincarato la dose di stupidità che già aleggiava sopra di me.

Però incurante della discussione con quel ragazzino molesto ed impertinente avevo deciso di riprendere il mio progetto ed era chiaro che Jungkook non doveva entrare e disturbarmi

Mannaggia, non volevo che vedesse la mia tela, non ero nemmeno bravo a disegnare e raramente riuscivo a ricopiare la realtà su un foglio, come questa volta.

Era partito tutto con Yoongi, mi aveva scattato una foto in un giorno alquanto bizzarro, ma la situazione in sé lo era ancora di più, ma la foto che mi aveva scattato mi era piaciuta così tanto da volerla rendere un ricordo, di noi due, della nostra amicizia un po' tossica e molto sincera.

Quel giorno lo ricordavo così bene, lo avevo incitato a mangiare e lui mi aveva seguito mentre gli facevo vedere, come si mangiava, proprio come se fosse un bambino. Avevo lasciato ordinare lui, volevo che quello fosse un giorno speciale, perché o mangiava o lo avrei strozzato e poi forzato, gli avrei ficcato il cibo con forza in gola piuttosto che vederlo digiunare come un pazzo.

Min Yoongi però era uno stronzo calcolatore, gli erano bastati i miei primi minuti di spettacolo per decidere di punirmi, aveva ordinato per me il piatto più piccante del ristorante, punendomi a priori.

Capii tutto solo dopo qualche secondo dopo il primo boccone, mentre fingevo di trovare buonissimi quei noodles, lo erano davvero, ma quando lui sorrise guardandomi realizzai di star sbavando. Avevo completamente perso la sensibilità delle mie povere labbra e le mie pupille gustative erano completamente fuori gioco, ma lui era troppo impegnato a ridere come un cretino per aiutarmi.

Le mie labbra bruciavano e sentivo i miei occhi lacrimare, e quando lui tirò fuori il suo telefono pronto a sputtarmi pubblicamente ebbi la prontezza almeno di levarmi la bava e chiudere le labbra. Iniziò a scattare tante di quelle foto imbarazzanti che se ci penso mi vergogno di me stesso, ma in quel momento l'unica cosa che sentivo era la mia bruciare e le labbra pulsare, che in realtà proprio non sentivo più nulla se non bruciore.

Provai a supplicarlo di passarmi la bottiglia di acqua che lui spostò divertito e non servì a nulla reclamare dell'acqua come un disperato, perché lui mi lasciò lì a morire e a piangere in agonia.

Ridacchiai al ricordo, più che altro perché ripensandoci sembrava davvero divertente, almeno, Yoongi sembrava essersi divertito molto alla mia sofferenza. Ciò che effettivamente era rimasto di quel giorno erano una cinquantina di foto imbarazzanti, tranne una, l'unica che mi aveva colpito. Non era niente di speciale in realtà, ma fin da quando ero piccolo quando piangevo mi mettevo davanti allo specchio, per curiosità e anche per qualche ragione più oscura e triste, cercavo compagnia e il mio riflesso mi faceva sentire meno solo.

Avrei potuto far stampare la foto, vero, ma essere un idol, impegnato, dedicato alla causa completamente, mi aveva tolto troppo rapidamente le mie passioni, non tutte, ma se c'era una cosa da fare era rimanere con i piedi a terra e tutti noi volevamo che fosse così. Altrimenti avremmo smesso anche di cucinare, invece era stata una decisione unanime, i soldi e la fama non ci avrebbero dovuto corrompere, volevamo rimanere noi stessi. Quindi volevo disegnare, volevo creare io stesso quel mio ritratto, per averlo in camera, con me, a farmi compagnia, per sentirmi meno solo.

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⏰ Last updated: Jul 28, 2020 ⏰

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The Alcoholic Attraction {Jikook}Where stories live. Discover now