Capitolo 5

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I ragazzi si mettono in cammino ma all'improvviso una scia di vento alza polvere dal terreno rendendo loro la visibilità scarsa.
Decidono quindi di fermarsi per cercare un punto in cui ripararsi, ed è proprio in quel punto che Jhon trova per terra un vecchio giornale strappato.
Un articolo gli salta subito all'occhio:

"Ciudad Juarez: Ancora dispersi i turisti americani nella città della morte."

-"Ragazzi date uno sguardo qui, parlano di turisti scomparsi, turisti americani come noi a meno di 30 chilometri da qui!!"-

-"Oh mio Dio!"- Esclama Sara strappandogli il giornale dalle mani.
Continua leggendo:

-" Una tradizione di orrore e morte che affonda le sue radici nel lontano 1993.. ma parla di secoli fa Jhon!!-

-" No guarda la data del giornale, è 5 luglio 2016!"-

-"Ehhh ragazzi"-

-"Non ora Susan!"- Urlando in coro Sara e Jhon.

-"Ragazziiiiii!!!"-

- "Che c'è?"- Ancora in coro.

-"Date un occhiata laggiù..cosa diavolo è?"-

Tutti a quel punto si girano lentamente per guardare e si avvicinano con stupore.

-"Sembrano delle ossa"- Dice Mich con aria disgustata.

-"Ossa? Ossa di cosa?"- Chiede Susan.

-" Ragazzi state calmi, siamo in una landa desolata, sarà qualche vecchia carcassa di animale!"- Dice Jhon cercando di tranquillizzarli, ma in realtà neanche lui ci crede.

-"E quale assurdo animale ha le gambe lunghe come quelle di un uomo eh Jhon?"- Gli chiede Sara insospettita dalla bugia.

-" Sentite ragazzi io non sono uno che se ne intende di morti, e nemmeno di ossa, so solo che non lascerebbero mai un cadavere decomposto qui, ma soprattutto a pochi passi dal museo, lo avrebbero già trovato!"-

-" E se fosse uno dei turisti scomparsi dell'articolo?"- Chiede tremolante Susan.

-" Basta non è niente di tutto questo, l'articolo parlava di Ciudad e noi non siamo a Ciudad, questo non è un cadavere ma è solo un animale morto. Siamo in vacanza ragazzi in una stramaledetta vacanza, quindi resettiamoci il cervello e rimettiamoci in cammino verso il Motel, ho proprio bisogno di una doccia e di riposare!"
Urla stremata Jess facendosi ascoltare.

A quel punto decidono di ritornare sui loro passi ma tutti un po turbati dall'accaduto, inoltre il sole comincia a calare e prima che faccia buio devono raggiungere il motel.
Arrivano davanti all'edificio, la struttura non è male, l'unica pecca è il solito silenzio inquietante che sembra regnare da quelle parti.
Entrano uno per volta in fila indiana, ma ad accoglierli non trovano nessuno, l'interno è diverso, è molto più tetro, le pareti sono nere corvino mentre le figure sul soffitto danno l'idea di essere in un santuario.
Sul banco della reception notano che c'è un campanello e Sara non tarda a suonarlo.

Driiiinn-driiinnn-"C'è nessuno?"-

Una porta si spalanca rumorosamente e una signora dai lunghi capelli bianchi la lascia alle sue spalle avanzando lentamente.

-" Salve ragazzi come posso aiutarvi?"- Dice l'anziana signora.

-" Io, cioè noi..Alcuni giorni fa, abbiamo prenotato due stanze tramite l'agenzia Holyday.."- Risponde Sara un po intimidita.

-" Ma certo, avete i documenti?
È la prassi, lo sapete no..Adesso firmate il registro e poi andate in camera vostra, va bene?"-

-"Si certo!Ragazzi su date i documenti alla signora"...-

The Wrong Stop [#Wattys2017]Where stories live. Discover now