A volte l'amore distrugge?

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< Sei un amica di merda! Non ti voglio più vedere >

Le sue parole continuano ad affollarmi la mente, non si dissolvono, stanno lì a tormentarmi, a ferirmi.

Il suo tono sofferente, carico di odio, rabbia mi spezza il cuore e le sue lacrime e singhiozzi mi intristiscono.

Ho perso la mia migliore amica e non capisco nemmeno il perché.

Ma che avrei dovuto fare?

Stare zitta o parlare? Questo era il mistero da risolvere! Altro che essere o non essere di Shakespeare.

Ma a quanto pare non faccio mai la cosa giusta!

Forse dovevo stare zitta non dirle nulla, lasciarla nel suo mondo falso, ma per lei idilliaco, permetterle di continuare a vedere ciò che voleva e non obbligarla a fare i conti con la triste verità.

Ma non sarei stata me stessa, io al suo posto avrei voluto sapere, non restare in un illusione.

Io al suo posto se avessi scoperto che una mia amica mi teneva una tale cosa nascosta mi sarei infuriata a bestia! Sarà per questo che non riesco a capire il suo atteggiamento, la sua rabbia nei miei confronti.

Non posso farci nulla, io sono un essere strano, prediligo l'onestà e la sincerità. E quello che penso e vedo dico.

Alessia ha sempre saputo come sono fatta e ha sempre detto che la cosa che le piaceva più di me era proprio il fatto di sapere sempre cosa penso senza sotterfugi e misteri.

Tutto è iniziato un po' di tempo addietro ora vi racconto.

Alessia ed io siamo amiche dalle elementari, lei è sempre stata più esuberante di me e quindi sempre circondata da bei bambini prima e poi da bei ragazzi.

Ma a quanto pare Cupido era stanco della situazione Alessettiana e allora decise di giocar un po' con arco e freccia. Il primo giorno del terzo anno delle scuole medie Alessia viene investita da un ragazzo che stava correndo nei corridoi facendola cadere a terra, ma non si ferma ad aiutarla limitandosi a gridarle un frettoloso scusa, io che ero dietro di lei non posso darle aiuto perché ho le mani piene di quaderni dei nostri compagni, infatti stavamo andando a consegnarli al nostro professore. Mentre Ale prova tenta ad alzarsi un ragazzo si precipita ad aiutarla, le offre la sua mano e dopo aver chiesto come sta e che cosa le era successo raccoglie i quaderni e al posto di consegnarglieli se li tiene lui offrendosi di portarli lui a destinazione, così ci incamminiamo tutti e tre nell'ufficio del prof. Tutto questo accade ignorando la mia presenza, non mi ha mai rivolto parola , io non esistevo per nessuno dei due, ma onestamente non me ne lamento andava benissimo così!

Da quel giorno ogni volta che si incontravano si fermavano a parlare, poi l'arrivo dei telefonini quindi si scambiarono il numero di cellulare e da lì ad uscire assieme a farsi fidanzati fu un attimo.

Alle superiori "casualmente" ci trovammo tutti e tre nella stessa classe e quindi facendo le stesse amicizie iniziammo a uscire tutti assieme. Verso il terzo anno di superiori anch'io mi feci fidanzata con un ragazzo della comitiva, eravamo tutti amici. Ora siamo all'ultimo anno universitario e noi quattro con altri due ragazzi delle superiori usciamo ancora assieme anche se ognuno ha scelto facoltà diverse.

Due mesi fa Alessia ha scoperto che Gabriele, il suo fidanzato storico, la tradiva con una sua collega, dopo una litigata pazzesca dove lui dava la colpa a lei perché lui la tradiva si sono lasciati.

Quando me lo ha raccontato dieci pacchi di fazzoletti non mi sono bastati per raccogliere le sue lacrime. Era a pezzi e quello che mi rimase di fare era solamente a raccogliere i pezzi, sostenerla e con molta pazienza incollare pezzetto dopo pezzetto.

Come sabbia di ClessidraWhere stories live. Discover now