capitolo speciale (pt.2)

579 46 3
                                    

Un giorno venne scoperto.
Tenne più stretto a sé il pezzo di pane rancido ed iniziò a correre, con dietro alle calcagna il proprietario del pezzo di pane.
Corse nei vicoli del sottosuolo, prendendo scorciatoie e cambiando bruscamente strada, cercando di staccarsi di dosso l'uomo. Si buttò a carponi cercando di passare sotto un buco nella recinzione che separava due distretti ma venne preso.
L'uomo lo afferrò per la caviglia e lo trascinò verso di sé, mentre Levi piantava le unghie nel terreno nel vano tentativo di resistere all'uomo.
Quando su ritrovò ai suoi piedi, Levi venne colpito più e più volte nello stomaco, cercava ancora di tenere stretto il pane mentre veniva preso a calci e veniva insultato dall'uomo.
Quando non sentì più i calci spalancò gli occhi e guardò in su solo per incontrare gli occhi malvagi dell'uomo che si stava rigirando un coltello arrugginito tra le mani.
"Lo saicosa succede ai ladruncoli? Perdonole manine"
Sollevò di peso Levi e lo sbattè al muro, prese poi il braccio sinistro di Levi e lo tenne lontano dal resto del corpo, mentre il ragazzino si dimenava; l'uomo lo bloccò con un ginocchio all'altezza del torace, mentre con l'altra mano teneva il coltello.
Percorse con la punta della lama tutta la pelle del braccio di Levi, passando su tutte le dita
"Allora, facciamo un taglio netto o pezzo per pezzo?"
Guardò con un ghigno il ragazzino dagli occhi lucidi
"Mi sa che facciamo un taglio netto, così potrò mangiare prima"
Alzò l'arma sopra la sua testa ed iniziò a fare delle finte, facendola avvicinare al braccio di Levi velocemente e bloccandosi poco prima dell'impatto.
Rideva ad ogni brivido che attraversava il corpo esile del bambino ed ogni volta premeva di più con il ginocchio, facendo mancare l'aria a Levi.
Alzò di nuovo il braccio, sogghignò e sputò sul viso di Levi.
Stava per abbassare il braccio quando una potente spallata lo spostò dal ragazzino; guardò verso Levi solo per vedere un ragazzo più alto e più piazzato in posizione di combattimento, mentre una ragazzina aiutava il ladro ad alzarsi.
Il più grande prese per mano la ragazzina ed iniziò a trascinarla via, lei però afferrò la mano du Levi e strattonò il braccio al più grande, facendolo fermare.
"Farlan! Non possiamo lasciarlo qui, facciamolo venire con noi! Fa sempre comodo qualcuno in più"
Il ragazzo chiamato Farlan sbuffò, passandosi una mano tra i capelli biondi; osservò quella che considerava una sorella e si fece, come sempre, convincere dai suoi occhioni verdi
Farlan: Lo sai che è ingiusto così, Isabel
La ragazzina saltellò battendo le mani, per poi correre ad abbracciare Farlan.
Si girò e sorrise a Levi, confuso e spaventato; Isabel gli porse la mano con un sorriso dolce e Levi la afferrò titubante.

SPAZIO TEMPORALE
ANNI DOPO

Levi: Veloce Isabel!
Era da anni ormai che il trio commetteva furti e, da quando avevano trovato dei dispositivi di manovra tridimensionale, rubavano anche in superficie.
Erano diventati inseparabili e nonostante quello che dovevano fare per sopravvivere, erano felici.
Erano ricercati dalla gendarmeria, ma non erano mai stati catturati e neanche riconosciuti.
In quel giorno si trovavano in superficie e avevano appena derubato un panettiere; l'uomo iniziò ad urlare chiedendo aiuto e in un attimo delle figure partirono all'inseguimento del trio.
Levi riconobbe subito la divisa della legione esplorativa
Levi: Cazzo! Quelli sono nel corpo di ricerca, muovetevi
Tutti loro sapevano quanto potevano essere pericolosi gli uomini che li stavano inseguendo, quindi decisero, a malincuore, di dividersi e di riincontrarsi poi all'entrata della città sotterranea.
Si separarono prendendo 3 strade diverse, Levi si girò e notò 2 uomini dietro di lui, entrambi molto veloci;
Continuò a scappare, cambiando bruscamente strada ed infilandosi in stradine che ormai conosceva a memoria.
Vide in lontananza la grata che lo separava dalla città sotterranea, cercò di accellerare ma qualcuno lo afferrò dal cappuccio, facendolo cadere rovinosamente a terra. Gli mancò il respiro per qualche secondo, si alzò in piedi ma ormai era circondato, venne afferrato per le braccia dai due uomini e trascinato in piazza dove, inginocchiati e con le mani dietro la schiena, si trovavano i suoi due compagni.
Quando Isabel vide Levi i suoi occhi si riempirono di lacrime, mentre il corvino guardava freddamente gli uomini dietro i suoi amici.
Uno degli uomini che lo tenevano lasciò andare la presa sul braccio e si mise di fronte a Levi, chinandosi alla sua altezza
?: Allora, ora che siamo tutti qui, presentatevi
Levi lanciò uno sguardo di puro odio all'uomo, che ricambiò con uno sguardo altrettanto tagliente
?: Bene, visto che non vuoi parlare...
Fece un cenno all'uomo dietro al corvino e questo con un movimento fulmineo afferrò i capelli a Levi e gli immerse il viso in una putrida pozzanghera.
L'uomo lo tenne fermo così per qualche secondo, poi lo sollevò e gli colpì la tempia con il gomito
?:Ti sei deciso a parlare?
Levi gli sputò in faccia, per poi ringhiare qualcosa come "sopracciglione di merda".
Levi ricevette una ginocchiata nello sterno, si accasciò al suolo cercando di riprendere aria, quando Isabel, con le lacrime agli occhi, confessò.
Isabel: gli abbiamo trovati vicino alla grata! Adesso lasciatelo stare
Il comandante si girò a guardarla, osservando anche il ragazzo dietro di lei
?: Vi dovrei arrestare e far condannare, ma ho deciso di darvi una possibilità. Vi offro di unirvi al corpo di ricerca, avrete cibo, acqua, un letto su cui dormire e potrete usare le vostre abilità per fare del bene.
Isabel guardò Levi, cercando una soluzione; il corvino sapeva il rischio che correvano nel corpo di ricerca, ma sapeva anche che sarebbero stati sicuramente giustiziati per i loro crimini. Guardò negli occhi il "sopracciglione" prima di parlare con voce bassa
Levi: accettiamo
Il comandante sorrise soddisfatto
?: Io, Erwin Smith, vi do il benvenuto nell'armata ricognitiva


FINITO.
Mi dispiace averci messo tanto, ma ero andata a fare uno scambio in Francia e non potevo aggiornare.
Spero vi piaccia e PATATE

Your heart belongs to me *Levi×Reader*Where stories live. Discover now