You Told Me You Never Fall In Love

Schifo

Pov Stephanie:
"Oddio che maiala che sei!"esclamò ridendo, la guardai male e continuò a ridere.
"Abbassa la voce Phoebe" lei trattenne le risate a stento e si sdraiò sul suo letto, feci lo stesso e mi coprii con un braccio il viso.
"Ma te lo vuoi scopare o no mio cugino?" Domandò divertita.
"Dai stupida!" Diventai rossa come un pomodoro e lei rise tirandomi un cuscino sul viso, mi lamentai ridendo.
"Okay, se non fosse mio cugino. Vorrei sapere i particolari, ma in questo caso, nemmeno se mi paghi oro" ridacchiai.
"Non te li verrei a dire"
"Mi offendi" rispose facendo la finta  offesa, sorrisi mandandole un bacio.

Arrivammo a scuola, Max ci aveva accompagnate.
Lo salutammo e andammo verso il muretto in cui ci stavano aspettando i nostri ragazzi.
"Ciao" salutai e William mi baciò su una guancia.
"Vieni con me" sussurrò prendendomi per mano e mi trascinò dietro alla scuola.
"Che vuoi fare qui?" Domandai ridendo, rise.
"Vieni qui" sussurrò William baciandomi sulle labbra, mi spinse al muro e mi guardai intorno, appoggiai le mie mani sulle sue spalle e sorrisi.
"Amore, siamo a scuola. Finiscila"
"Non ci vede nessuno" mormorò e mi fece venire la pelle d'oca, le sue labbra si appoggiarono teneramente sul mio collo, trattenni un gemito strozzato.
"Non trattenerti coniglietta"me lo cominciò a succhiare e così strinsi la sua maglia tra le mie dita, lui rise e mise una mano sotto alla mia maglia.
Con l'altra mano si sbottonò i jeans.
"Che fai William?" Mormorai a disagio, lui mi guardò negli occhi.
"Mi sbottono i jeans per farmi fare un bel lavoretto" lo guardai male e lo spinsi con tutta la forza che avevo.
"Ma che ti prende?! Siamo a scuola!"
"Quindi?" Chiese ridendo, sbuffai.
"Sei un cretino! Non sono una Troia! Ma per chi mi hai presa?!" Domandai schifata, lui inarcò un sopracciglio.
"Smettila di urlare Stephanie. Volevo solo divertirmi un po'..." gli tirai uno schiaffo e me ne andai schifata.

Le ore di lezione passarono in fretta e appena uscii per andare a mensa me ne andai verso la classe di Phoebe.

Vidi William parlare con un ragazzo, non mi vide.
Ero arrabbiata con lui, era uno stupido quando ci si metteva.
"Ehi!" Mi salutò la mia migliore amica saltandomi addosso, ridacchiai.
"Ehi" La salutai e ci avviammo verso la mensa parlando del più e del meno.

"Mio cugino?" Domandò mettendosi seduta con il vassoio in mano.
"Abbiamo litigato" risposi e mangiai.
"Perché avete litigato?" Sbuffai, non ne volevo parlare a mensa, Phoebe mi appoggiò una mano sulla spalla.
"Sai che ne puoi parlare con me"annuii e mi girai verso di lei sorridendole.
"Lo so Phoebe, ho litigato con William perché stamattina voleva una sega e si è arrabbiato perché io non volevo"
"Odio i maschi" rispose e continuò a mangiare, annuii e continuai anche io.
"Tu non hai sbagliato, ha sbagliato lui e quindi il primo passo lo deve fare lui"
Annuii e lo vidi camminare verso di noi seguito da Rick, mi sorrise e si mise accanto a me.
"Giorno piccola" sussurrò baciandomi una guancia, lo guardai male e lui mi appoggiò una mano su una coscia e mi fece sobbalzare.
"Mi perdoni? Sono stato uno stupido"
"Io non sono come le altre" mormorai.
"Lo so coniglietta" rispose dolcemente.

Finimmo di pranzare e William mi diede un bacio sui capelli alzandosi.
"Ti scrivo dopo, ciao" mi fece l'occhiolino e se ne andò sorridendomi.

Appena misi piede in casa, mia madre non aveva fatto niente e così sospirai e cominciai a pulire e misi la lavatrice.

Mangiai un panino e me ne andai in camera mia per studiare.

"Stephanie!" Urlò mia madre, mi alzai di scatto dalla sedia e corsi in salotto.
"Dimmi mamma" risposi debolmente.
"Devi andare a prendere tuo fratello a scuola" guardai l'orologio.
"Mamma io domani ho il compito di biologia" lei mi guardò male e si alzò dal divano, venne verso di me.
"Non mi importa. Vai a prendere tuo fratello" abbassai lo sguardo e lei mi tirò uno schiaffo, mi portai la mano sulla guancia e la guardai negli occhi.
"Non abbassare lo sguardo, stupida"
"Scusa" mormorai e me ne andai in camera mia chiudendomi la porta alle spalle, mi buttai sul letto e cominciai a piangere.