Era una bella giornata di sole, a Tokyo, e l'aria fredda stava sempre più lasciando il posto alla tiepida brezza. Era una di quelle giornate in cui i caffè e i ristoranti pensavano alle pietanze più adatte per sostituire i menù invernali. Anche al Caffè Mew la lista di dolci e bevande aveva accolto prelibatezze più fresche. In quel giorno particolare la caffetteria era particolarmente affollata, e le ragazze Mew faticavano a star dietro ai moltissimi ordini. Non ebbero neanche il tempo di accorgersi che Kyle e Ryou si erano assentati, nel bel mezzo del servizio, per recarsi nel sotterraneo.
"Ancora quegli strani fenomeni?" domandò il ragazzo biondo, osservando con attenzione i monitor dei computer.
"Sono sempre più frequenti: insolite manifestazioni di energia, che interferiscono con i nostri sistemi. Ancora non sono riuscito a comprenderne la natura" rispose l'altro mentre le sue dita viaggiavano veloci sui tasti.
"Dovremmo mettere in guardia le Mew Mew" suggerì Ryou.
"Non credo sia necessario. – Ribattè Kyle. – Da quanto ho potuto vedere, questi eventi non hanno ancora avuto nessun effetto negativo sulle persone. Preferirei studiarli ancora, prima di fare qualunque cosa".
"Scusate se vi disturbo! – Li interruppe Purin, che era stata urgentemente mandata dal piano soprastante. – La mousse al cioccolato e la torta di vaniglia stanno per finire. Potresti prepararne dell'altra, Kyle?".
"Ma certo, arrivo subito" acconsentì Kyle, con la sua solita gentilezza, tuttavia nello spostarsi scoprì il computer (su cui ancora c'erano i dati sugli ultimi rilevamenti degli strani fenomeni), destando la curiosità di Purin.
"Oh! Cos'è tutta quella roba?" chiese la giovane Mew Mew.
"Niente che possa interessarti: solo delle ricerche" dichiarò prontamente Ryou, spegnendo il fuoco della curiosità nella bambina.
Le porte del Caffè si chiusero al tramonto, quando il cielo azzurro aveva già iniziato ad assumere delicate sfumature arancioni e rosa.
"Grazie per il vostro aiuto ragazze. – Disse Kyle prendendo scopa e struscino. – Andate pure a casa, qui finiamo noi".
Grate della gentilezza di Kyle, e Ryou, le ragazze si cambiarono in tutta fretta ed uscirono dalla caffetteria per incamminarsi verso casa. L'aria si era appena rinfrescata, seguendo una stagione non ancora calda, e per questo i piedi di ciascuna mulinarono velocemente per non dover stare troppo all'aperto.
"Sono a casa!" esclamò Ichigo sulla soglia.
Era infreddolita e il profumo del buon cibo che la madre stava cucinando le fece venire l'appetito, nonostante avesse già mangiato prima un'ottima fetta di torta preparata da Kyle.
"Ciao cara. – La salutò la madre dalla cucina, e con lei il padre che stava lavorando al computer sul tavolino. – Ha telefonato Mark prima, ha chiesto se potevi richiamarlo una volta rientrata".
Come sempre, al solo sentire il nome del suo amato, Ichigo sussultò e le sue orecchie da gatto si mostrarono per un attimo. Con la velocità che le era data dalla sua parte animale, salì in fretta le scale ed entrò in camera. Sulla scrivania c'era un piccolo pacchetto rettangolare, incartato con una carinissima carta color fragola e decorato con un'etichetta che profumava di fragola. Era una regalo che Mark aveva portato mentre lei era al lavoro: un braccialetto a doppio filo, con una targhetta su cui c'era scritto il suo nome e un ciondolo a forma di gatto. Le guance di Ichigo avvamparono, e le tremavano le dita mentre componeva il numero.
"Pronto, Ichigo?" rispose Mark con il respiro leggermente affannato, sicuramente aveva da poco terminato gli allenamenti di kendo.
"Ciao Mark! – Esclamò lei. – Grazie mille per il regalo, non avresti dovuto".
"Ma figurati, l'ho fatto con piacere. – Replicò il ragazzo. – Ti piace?"
"E' stupendo! Non sai quanto mi abbia fatto felice" lo ringraziò di nuovo la ragazza, suscitando un sorriso nel ragazzo.
"Senti, già che ci siamo, che ne diresti se..."
BIP BIP BIP , la telefonata si era bruscamente interrotta e con essa anche le luci si spensero in un sol colpo.
"CHE E' SUCCESSO ALLE LUCI?" domandò il padre di Ichigo, che col black out era stato derubato dell'uso del computer.
E non erano gli unici ad essere rimasti senza corrente: tutto si era spento, e la città intera si era fermata. Il panico era esploso a casa di Purin, che fece una fatica immane a calmare i fratelli e le sorelle; così come da Mina, il cui cane aveva iniziato ad abbaiare e saltellare dappertutto rischiando persino di farsi del male nel buio. Le cose andarono un po' meglio da Lory e Pam, che come Ichigo furono sorprese dal buio nelle mura delle loro case.
Anche nei sotterranei del Caffè tutto si era bloccato per qualche minuto, tuttavia un generatore autonomo di emergenza aveva permesso a Kyle e Ryou di riaccendere i monitor ed indagare a fondo sulla faccenda.
"Questa volta era peggio" commentò Kyle, osservando che le scariche di energia che avevano causato il black out erano state più intense del solito, purchè di breve durata.
"Non riesci a capire da dove provengono?" domandò Ryou.
"No, mi dispiace: sembra che non ci sia un punto di origine preciso. – Spiegò Kyle. – Inoltre, i pochi minuti di oscurità che abbiamo avuto stanno impedendo ai monitor di poter analizzare il metodo di diffusione delle scariche".
"Non possiamo continuare così! Dobbiamo avvertire le ragazze, e farci dare una mano da loro" sostenne con fermezza Ryou, e non aveva tutti i torti.
"Questa volta sono d'accordo con te" acconsentì l'altro.
Il giorno seguente le ragazze furono convocate al Caffè un'ora prima dell'apertura, per fare una riunione nei sotterranei.
"Vi sarete accorte, che ultimamente stanno accadendo degli strani fenomeni in città. – Esordì Kyle. – Eventi legati soprattutto alla perdita di energia elettrica".
"Ti riferisci al black out di ieri sera?" domandò Pam.
"Esatto. – Disse Ryou. – Sappiate che quello era solo l'ultimo di altri avvenimenti simili, causati non da errori umani ma da strane scariche di energia che interferiscono con i nostri sistemi".
"Intendi dire che potrebbe essere l'attacco di un nuovo nemico?" chiese Lory.
"Non è che i nostri tre amichetti ne stanno combinando un'altra delle loro, vero?" insinuò Mina a braccia conserte.
"Ma che dici? – La rimproverò Purin. – Loro adesso sono nostri amici, e non tenterebbero più di distruggere la terra".
"Calma ragazze. – Le invitò Kyle. – Posso assicurarvi che loro non c'entrano nulla. Tuttavia è vero: probabilmente un nuovo nemico sta architettando qualcosa, e perciò vi chiediamo di darci una mano nella ricerca".
"A causa dei black out, i nostri computer non riescono ad individuare la fonte che causa questi fenomeni. Pertanto dovrete fare una ricerca direttamente sul campo, e vedere se riuscite a trovare qualsiasi cosa di anomalo" spiegò Ryou.
"Conta pure su di noi!" esclamò Ichigo, a nome di tutto il gruppo (sapeva che nessuna di loro avrebbe replicato).
Nel frattempo, in un'altra oscura dimensione, una presenza sconosciuta stava guardando altri cieli.
"Stanno arrivando sulla Terra, mio signore" disse una delle due figure, in ginocchio davanti all'altra.
"Benissimo. – Esclamò l'altro, molto felice. – Presto tutti i traditori saranno riuniti in un sol luogo, ed è allora che noi li schiacceremo con la nostra potenza".
Yap, ecco il terzo capitolo. Spero che vi sia piaciuto, e che lo sviluppo della storia stia andando bene. Dal prossimo capitolo Mew Mew e alieni si incontreranno, perciò cominceremo a vederne delle belle. See you next time, e se intanto volete lasciare qualche commento ne sarei felice.
Alla prossima :*
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Tokyo Mew Mew - Dark knights
FanfictionDopo la sconfitta di Profondo Blu, le Mew Mew sono tornate a condurre una vita pressoché normale e il pianeta natale di Pai, Kisshu e Tart è stato salvato grazie alla miracolosa acqua cristallo che li aveva riportati in vita. Ma un nuovo pericolo in...