Non esiste altro aggettivo per descrivere il fastidiosissimo rumore della sveglia che interrompe il mio amatissimo sonnellino. Ancora ad occhi chiusi, tasto la superficie del comodino per poter spegnere questo allarme in grado di risvegliare anche un intero cimitero. Mugugno insonnolita. Mi sono addormentata un paio di ore fa perché ero troppo impegnata a ripetermi la solita bugia del "un altro episodio e smetto" per tutta la notte. Mi maledico per aver passato tutte quelle ore a guardare serie tv piuttosto che a dormire. Non sono abituata ad alzarmi un'ora prima del solito, solo per potermi fare dare un passaggio da papy. Non so dove trovo la forza per trascinarmi giù dal letto e fiondarmi in bagno per una ripulita. Lavo prima di tutto i denti perché il mio alito potrebbe far ripiombare nel sonno il cimitero risvegliato dalla mia sveglia. Dopo di ciò, con estrema lentezza, continuo a prepararmi per la giornata che mi attende. Onestamente, non so cosa aspettarmi.
Mi ritrovo a pensare che è una fortuna non avere amici da cui allontanarsi, rende tutto più facile con le mie continue espulsioni. Diciamo che non riesco a coltivare i rapporti di amicizia. Essendo la figlia di Robert ed Elizabeth Haynes, l'episodio di cinque anni fa è volato presto sulla bocca di tutti. Al centro di esso c'ero io, naturalmente. Da allora, fino ad oggi, posso vedere ancora i mormorii dei miei coetanei al mio passaggio. Mi guardano con una sorta di superiorità, come se rispetto a loro non valessi niente, ma nonostante ciò, provano comunque ad avvicinarmi. Sono più che certa che sia opera della fama del mio nome e dei soldi che esso porta. Non sono il tipo che ama vantarsi dei soldi che ha e delle cose che possiede, ecco perché preferisco stare alla larga da certi individui. Preferisco di gran lunga la semplicità, motivo per cui ho rivenduto la costosissima macchina che i miei genitori mi avevano regalato per il mio diciottesimo compleanno. Non mi sono mai pentita di quella scelta, eccetto questa mattina. Se non l'avessi fatto, a quest'ora non dovrei sottostare agli orari di mio padre.
Finalmente pronta, scendo al piano di sotto per la colazione. La mia giornata non può iniziare se ho la pancia vuota, non riuscirei a pensare lucidamente.
In cucina trovo la mia pazza madre che saltella da un piede ad un altro per indossare le sue décolleté e correre per raccattare chiavi, cellulare e cartelle varie sparse un po' per tutta la casa.
«Buongiorno, tesoro.» mi saluta di fretta.
Sarà sicuramente in ritardo per qualche matrimonio. Esatto, perché la moglie del famoso avvocato è una delle wedding planner più ambite di New York. Questa donna, così simile a me per colore di capelli e occhi, statura (anche se lei è alta dieci centimetri in più di me, io sono una sottospecie di puffo), è un concentrato di energia pura, in grado di mantenere la calma nei momenti di più alta tensione, con una capacità organizzativa che mette paura e un interessante, ottimo gusto in fatto di accostamento di colori, scelte di arredamento luci e bla bla bla. In poche parole, la persona che ogni sposa vorrebbe al proprio fianco per organizzare quello che dovrà essere il giorno più bello della sua vita.
«Oggi farò tardi e credo anche tuo padre, non ci aspettare.» mi avvisa prima di scappare via.
«Ah, dimenticavo, comportati bene nella nuova scuola o faremo i conti poi!» mi urla da davanti alla porta d'ingresso, prima di richiudersela dietro.
Addento i pancake allo sciroppo d'acero che mi attendono sul bancone della cucina. Me li prepara spesso, ma lo fa soprattutto in delle occasioni "speciali", ovvero tutte le volte in cui quest'anno ho avuto un nuovo "primo giorno di scuola".
Cinque minuti dopo scende anche mio padre, con la sua ventiquattrore in mano e il suo completo perfettamente stirato. Non ci trovi una piega neanche esaminandolo con una lente di ingrandimento. Mi passa dietro e mi bacia la testa.
«Tua madre è già uscita?» domanda mentre si versa del caffè in una tazza. Annuisco con la bocca piena. Mastico lentamente il mio ultimo pezzo di pancake.

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Stringimi a te | CARTACEO
RomanceCosa accadrebbe se ti innamorassi della persona che è entrata nella tua vita per un avverso "gioco del destino?" È proprio quello che accade ad Amanda e Josh. Due ragazzi con vite completamente diverse e con un passato abbastanza simile. Il loro in...