ᴵᴺᵀᴿᴼ: ᵀᴴᴱ ᴹᴼˢᵀ ᴮᴱᴬᵁᵀᴵᶠᵁᴸ ᴹᴼᴹᴱᴺᵀ ᴵᴺ ᴸᴵᶠᴱ

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Era nervoso. Scriveva e poi cancellava, scriveva e poi cancellava. Scrivere canzoni era una delle poche cose, se non l'unica, che lo rilassava veramente ed il fatto di non riuscire a scrivere un continuo per quel brano lo faceva innervosire ancora di più, più di quanto non lo fosse già.

"Perché sono così nervoso?"

Continuava a chiederselo senza trovare una risposta, o meglio, lui la risposta già la sapeva ma non voleva ammettere a se stesso che ciò che lo spaventava, e di conseguenza che lo innervosiva, era il fatto che avrebbe condiviso per vari mesi una casa con un perfetto sconosciuto, in una città che non conosceva. Era un po' come iniziare una nuova vita e questo fatto forse lo spaventava più di tutto il resto.

A risvegliarlo dai suoi pensieri fu il treno che si fermò, seguito da una voce femminile e robotica che annunciava l'arrivo al capolinea: la stazione di Seul.

Prese il suo block notes e lo mise nella prima tasca del suo enorme zaino, successivamente abbassò leggermente il volume della musica che stava ascoltando tramite i suoi auricolari bianchi e si diresse verso la sua valigia nera per poi prenderla e scendere dal treno.

Vicino all'uscita, secondo gli accordi, avrebbe dovuto trovare il propietario del piccolo appartamento in cui avrebbe dovuto soggiornare giusto per il tempo di seguire le lezioni all'università e dare i vari esami.

Arrivò al punto prestabilito con il propietario dell'alloggio, il signor Kim.

Si guardò intorno più e più volte finchè non vide un uomo sulla sessantina circa, non molto alto, leggermente sovrappeso, con la barba corta, grigia, bianca e nera. Quel signore era vestito in maniera elegante e portava alcuni oggetti di valore come un Rolex sul polso sinistro.

Il ragazzo, dopo aver constatato che quel signore era l'unico nel punto d'incontro, si avvicinò timidamente e mormorò un flebile «Mi scusi?».

Dopo aver attirato l'attenzione del signore aggiunse «È lei il signor Kim?» .

A quelle parole il sigore sorrise, e disse «Sei Min Yoongi?»

Il ragazzo si limitò ad annuire.

«Oh, fantastico! Ce ne hai messo di tempo a trovarmi!» scherzò il signor Kim.

«Queste sono le chiavi. Ho già tutti i tuoi contatti e tu hai i miei, quindi in caso di problemi sapremo come rintracciarci. Non c'è bisogno che ti spieghi come arrivare alla casa, vero?» aggiunse il signor Kim porgendogli le chiavi che Yoongi mise nella tasca sinistra della sua giacca nera.

«Mhh... veramente non sono mai stato a Seul. Mi saprebbe dire se c'è qualche linea della metropolitana che potrei prendere?» chiese timidamente il ragazzo.

«In realtà non lo so con esattezza dato che non prendo mai i mezzi pubblici da un bel po', però davanti a quest'uscita ci sono molti tassisti, puoi avvicinarti ad uno di loro così ti porta direttamente davanti all'appartamento ed eviteresti di farti tutte le scale della metropolitana ed il resto della strada a piedi con quella valigiona. L'appartamento non è molto distante da qui, la tariffa non dovrebbe essere molto cara alla fine della corsa.» Disse il signore per poi aggiungere una specie di risatina alla fine della frase.

«Forse ha ragione lei.» Rispose Yoongi.

«Ho sempre ragione.» Fece il signor Kim con un tono di sarcasmo.

Roommates ♡ Yoonmin [Hiatus]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora