ᵁᴺᴼ

73 15 2
                                    

Yoongi sentì il rumore della chiave entrare nella serratura ed aprire la porta d'ingresso, così decise di alzare leggermente parte del busto e la testa per vedere chi fosse.
"E chi poteva essere?" si chiese Yoongi nella mente in maniera abbastanza ironica non appena vide Jimin entrare nell'appartamento.
«Salve!» Urlò il ragazzo dai capelli rosa.
«Ti prego, non parlarmi in questo modo, mi fai sentire troppo anziano e over age per avere un coinquilino.» Gli rispose Yoongi.
«Oh! Certamente! Allora scusa per ieri e la lettera di oggi e... adesso.» Disse Jimin sorridendogli.
Yoongi ricambiò il sorriso e poi gli chiese se per caso, l'invito a cenare insieme era sempre valido.
«Certamente! Dove vuol-» Si interruppe Jimin
«Dove vuoi ordinare da mangiare?» Finì la frase.
«Mhh, c'è un locale qua vicino, non credo che facciano pure consegne a domicilio ma posso sempre andare io a prendere tutto. Te lo dico perché in realtà è l'unico posto che conosco e si mangia davvero bene ad un prezzo per niente alto...» Gli propose Yoongi, un po' timido e imbarazzato riguardo il fatto del prezzo non molto alto ma se Jimin aveva preso quell'appartamento da condividere, proprio come lui, pure la situazione economica del minore non doveva essere da re e questo fatto lo rassicurò molto.
Si vergognava sempre della situazione economica in cui si trovavano lui e la sua famiglia, per questo desiderava finire l'università con il massimo dei voti per poi trovare un lavoro che avrebbe aiutato lui e la sua famiglia, a cui era parecchio legato.
«Mi sembra un'ottima idea! Ma se preferisci posso venire con te!» Jimin risvegliò i pensieri di Yoongi che annuì sorridente come risposta.
«Ci conviene già andare, sono quasi le otto e dopo un po' il locale si affolla e potrebbero servirci abbastanza tardi.» Gli fece notare Yoongi.
«Giusta osservazione! Dai, andiamo.» Disse Jimin aprendo la porta della casa appena chiusa ed uscendo.
Yoongi spense le luci, prese il cellulare e la giacca nera con dentro il portafoglio. Varcò la porta e la chiuse alle sue spalle con tre giri di chiave, "non si sa mai..." pensò.
Il tragitto fu abbastanza silenzioso ma dopo neanche dieci minuti di camminata arrivarono alla loro meta.
Yoongi aprì la porta nera e pesante del locale ed entrò. Jimin lo seguì.
«Benvenuti al Circle Room Talk!» Disse un giovane ragazzo sorridente non appena vide i due entrare. Era un bel ragazzo; alto, era più alto sia di Yoongi che di Jimin nonostante di età sembrava più piccolo; magro; aveva i capelli castani chiari che quasi tendevano al biondo (sicuramente tinti) con delle ciocche leggermente rosate; gli occhi castani scuri; la carnagione abbronzata, come al ritorno da una settimana in una località balneare.
«Salve! Vorremmo ordinare qualcosa da portare via.» Disse Jimin ricambiando il sorriso del cameriere davanti a lui.
«Certamente! Potete pure sedervi in quelle sedie mentre aspettate che venga cucinato tutto, intanto ditemi pure cosa desiderate.» Disse il bel ragazzo sempre sorridente prendendo un block notes nero ed una penna dal suo grembiule nero da cameriere e sistemandosi in maniera tale da riuscire a scrivere le ordinazioni dei due coinquilini.
Jimin guardò Yoongi e gli sussurrò vicino all'orecchio «Non so proprio cosa prendere, prenderò lo stesso che prendi tu quindi parla tu per tutti e due.»
Yoongi, che era rimasto in silenzio fino a quel momento, alzò lo sguardo per guardare in faccia il cameriere. Alzando lo sguardo notò una targettina color oro nella camicia bianca del cameriere che recitava "J. Jungkook".
«Mhh, due bibimbap!» Disse Yoongi al cameriere o meglio, a J. Jungkook.
«Va bene! Arriveranno il prima possibile!» Sorrise e se ne andò portando l'ordine in cucina.
Jimin si sedette in una delle tre sedie indicate precedentemente dal cameriere e Yoongi lo seguì silenziosamente ma non si sedette.
Dopo circa una quindicina di minuti di silenzio, Jimin decise di rompere il ghiaccio e guardò Yoongi, poi gli disse
«Non ti siedi?».
Prima che Yoongi potesse rispondere arrivò il cameriere di prima, stava sorridendo come sempre e aveva una busta per alimenti abbastanza grande da contenere le loro ordinazioni.
Diede la busta a Yoongi e poi gli disse il totale del conto.
Jimin appena sentito il prezzo si meravigliò, Yoongi aveva ragione, il cibo costava davvero poco lì, sperava che fosse pure buono come Yoongi gli aveva detto.
I due coinquilini si avvicinarono alla cassa e pagarono ognuno il rispettivo piatto.
Dopo aver salutato quel gentilissimo cameriere uscirono dal locale e si diressero a casa.
Yoongi teneva la busta ed entrambi camminavano velocemente per non far sfreddare troppo la loro cena.
Pure il tragitto del ritorno fu parecchio silenzioso, Jimin osservò che Yoongi molto probabilmente era un ragazzo molto silenzioso e riservato.
Arrivarono al loro appartamento e Jimin si affrettò ad apparecchiare per entrambi.
Appena si sedettero a tavola ed iniziarono a parlare Jimin ruppe il ghiaccio, di nuovo, e disse, con tanto coraggio a Yoongi «Parlami un po' di te.»
Yoongi alzò lo sguardo ed iniziò a parlare «In realtà non c'è nulla di particolare da sapere su di me, sono un ragazzo semplice ma se vuoi ti posso dire alcune cose di me, un po' come si fa durante gli speed date.»
Jimin sorrise a quell'affermazione di Yoongi e con la testa gli fece cenno di parlare.
«Mi chiamo Min Yoongi, sono nato a Daegu il 9 marzo del 1993. Nel mio quartiere conoscono alcune canzoni sotto il nome "Agust D" e altri sotto il nome di "Suga". Non ho hobbies particolari, mi piace dormire, fare foto, suonare il piano, rappare e scrivere canzoni. A scuola non sono mai stato tra i migliori ma nemmeno tra i peggiori, diciamo che me la cavo. Credo che le mie uniche doti riguardino la musica e... basta.» Concluse il maggiore.
Jimin non ebbe nemmeno il tempo di pensare a qualcosa da dire che subito Yoongi gli chiese di fare lo stesso ed il minore ovviamente non si tirò indietro.
«Mi chiamo Park Jimin, alcuni dei miei amici mi chiamano Chim Chim. Sono nato il 13 ottobre del 1993 a Busan, o meglio, in una città in campagna vicino a Busan. Amo tantissimo il ballo, mi rilassa particolarmente. Modestamente, sono anche un bravo cantante. Pure io so suonare il piano e... basta pure per me. Se vuoi sapere di più di me dovresti chiedermi il numero di telefono dato che il tempo dello speed date è finito.» Disse Jimin irocamente e scherzando sull'affermazione precedente del maggiore riferita allo speed date, ma Yoongi decise di chiedergli lo stesso il numero di telefono.
Jimin glielo diede senza problemi e poi ricevette quello di Yoongi.
Jimin amava conoscere persone nuove, per lui ogni persona equivaleva ad una storia e lui amava alla follia sentire storie, leggere racconti, perdersi nei romanzi...
Non aveva mai confidato a nessuno questa sua strana "passione", sempre se così si poteva chiamare, aveva paura di essere giudicato male, di essere giudicato come una persona che non si fa i fatti suoi, come un bambinetto cuorioso, lui non era così e non voleva essere etichettato come tale. La verità è che, essendo un semplice ragazzo di campagna la sua vita non era mai stata emozionante o sbalorditiva: ogni giorno la sua noiosa routine, le stesse azioni, le stesse abitudini, le stesse persone, le stesse storie.
Inventò al momento una specie di gioco: ogni volta che qualcuno diceva una curiosità su stesso, l'altro doveva fare lo stesso. Propose la sua idea al ragazzo seduto davanti a lui che accettò.
Continuarono a parlare anche finita la loro cena e Jimin si stupì della persona fantastica che aveva davanti e della storia parecchio intrigante che stava sentendo.
Nonostante Yoongi parlò molto di se stesso, della sua vita, della sua famiglia e delle sue abitudini, Jimin si accorse che Yoongi non voleva continuare a dire altre cose, era troppo riservato e di certo non avrebbe detto le cose più private e personali (la parte più bella delle storie secondo Jimin) ad un ragazzo appena conosciuto.
«Okay dai, è tardi, per oggi basta così.»Disse Jimin per "salvare" il maggiore, egli annuì e immediatamente si rilassò.
Il maggiore si alzò a sparecchiare i piatti di entrambi e poi si diresse a lavarsi i denti, seguito da Jimin.
Si diedero la buonanotte ed entrambi si diressero nelle rispettive camere da letto.
Yoongi spense la luce, chiuse la porta della camera, mise la sveglia alle 10:15 sul suo cellulare che appoggiò nella scrivania non lontana dal letto, si infilò sotto le coperte ed iniziò a dormire.
Per Jimin invece era la prima volta che dormiva (senza la stanchezza dopo un lungo e stressante viaggio in treno) in una grande città. Le luci ed i rumori provenienti dall'esterno lo spaventavano parecchio.
Provò ad abbassare la serranda della sua finestra cessando così quasi del tutto tutte le luci notturne della città, ma i rumori esterni continuavano a sentirsi e gli mettevano sempre più paura. Era normale sentire sempre così tanti rumori la notte? Era abituato a sentire qualche insetto come un grillo o qualche uccello ma non macchine, bus, persone, persone ubriache, auto della polizia, ambulanze o ancora peggio: altri rumori di cui non ne sapeva la provenienza.
Passò un'ora e la sua paura aumentò di molto, così decise, anche se un po' timoroso di disturbare, di recarsi nella camera di Yoongi.
Uscì dal suo letto con le lenzuola ormai sgualcite e raggiunse la porta di camera del coinquilino.
Si sentiva estremamente in colpa, Yoongi gli aveva detto proprio poche ore prima quanto amasse dormire e dopotutto non avevano nemmeno così tanta confidenza.
"Magari è terrorizzato pure lui e non sta dormendo, propio come me..." provò a tranquillizzarsi da solo.
Decise di bussare alla porta del ragazzo con solo due colpi lievi: non ricevette nessuna risposta.

✵✵✵

Note dell'autrice:
Non credo che tutti lo sappiano quindi vi risparmio una ricerca su internet. Il bibimbap è un piatto coreano ed è un misto di riso e verdure anche se alcune volte pure uova, carne di manzo o di pollo, con salsa di peperoncino e olio di semi di sesamo.

Come sempre, se il capitolo vi è piaciuto vi invito a lasciare una stellina o un commento.
I commenti, le domande, le critiche costruttive ed i pareri sono sempre ben accetti.
Spero tanto che questo capitolo vi sia piaciuto anche perché per farlo c'ho messo davvero tanto tempo e l'ho modificato molto un sacco di volte, spero apprezziate il risultato finale. ♡
Per la prossima volta vi prometto che riuscirò ad aggiornare molto prima.
-Nora ◟̽◞̽

Roommates ♡ Yoonmin [Hiatus]Where stories live. Discover now