Capitolo 3

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Quella mattina quando mi ero svegliata per andare a scuola, avevo deciso di passare prima da casa di Stiles e parlargli. L'avrei affrontato.
Dopotutto dovevo ascoltare la sua visione dei fatti e poi mi mancava, tanto.
Ogni volta che vedevo i suoi muscoli flettersi, volevo trovarmi tra le sue braccia. Ogni volta che vedevo le sue labbra serrate, volevo baciargliele. Semplicemente, ogni volta che lo vedevo, lo volevo vicino a me.

Bussai alla porta di casa Stilinski e la porta venne aperta dallo sceriffo.

"Lillian che piacere vederti" sorrisi al padre di Stiles non sapendo se quest'ultimo gli avesse detto del nostro litigio, ma pensavo l'avesse capito dato che era da due mesi che non mi facevo vedere in casa Stilinski.

"Salve sceriffo" salutai il padre di Stiles.

"Stavo giusto per andare a svegliare Stiles, ma puoi farlo anche te" propose lo sceriffo facendomi annuire, gli mandai un ultimo sorriso di ringraziamento prima di salire le scale.
Non mi aveva fatto nessuna domanda su me e suo figlio e gliene ero grata.

Aprì la porta della camera di Stiles e quello che vidi mi tolse tutte le speranze e le possibilità di fare pace con il mio ragazzo.
Malia e Stiles dormivano sul letto di quest'ultimo abbracciati.

Ero stata così stupida a pensare di poter parlare con Stiles e farci pace, con le lacrime che già scivolavano per le mie guance, mi allontanai dalla camera ma soprattutto da quella casa.
Non risposi ai richiami dello sceriffo quando mi vide distrutta uscire da casa sua, avevo solo bisogno di una persona in quel momento.

"Ma guarda un po'. I ruoli si invertono" commentò Lydia quando entrò nella mia macchina e mi vide piangere.
Probabilmente si riferiva a quella volta che avevo cercato di consolarla dopo averla trovata a piangere in macchina.

Mi ero offerta di poter accompagnare la mia migliore amica a scuola così che potessi parlarle.

"Erano sul letto insieme, abbracciati, che dormivano" singhiozzai mettendomi le mani davanti alla faccia.
Era un così forte dolore, Stiles mi aveva spezzato il cuore. Faceva così male, vedere la mia anima gemella con un'altra ragazza.
Faceva così dannatamente  male.

"Vuoi che lo picchio?" mi chiese Lydia abbracciandomi mentre io nascosi la mia faccia sulla sua spalla.

"No, no" mi asciugai le lacrime dalle guance e feci partire la macchina uscendo successivamente dal vialetto di casa Martin.

"È la mia anima gemella e se lui è felice allora va bene così. Per quanto può farmi male vedere lui e Malia insieme-" sospirai rivedendo nella mia testa i due ragazzi addormentati e abbracciati sul letto. Pochi mesi fa c'ero io tra le braccia di Stiles.

"Se lui è felice io lo accetterò" conclusi la frase asciugandomi un ultima lacrima sulla mia guancia.

"Sappiamo tutte e due che stai mentendo" Lydia mi puntò il dito contro accusatoria.

"Lasciami parlare con lui e forse-" iniziò a dire la mia migliore amica ma la interruppi.

"Per quanto ti voglio bene Lydia non voglio che ti intrometti" mi girai un secondo verso la mia migliore amica facendole capire che ero sincera e mi rigirai puntando gli occhi sulla strada davanti a me.

"Va bene" Lydia mi prese la mano che avevo sul freno a mano e me la strinse. Ricambiai la stretta sorridendo alla mia migliore amica.
Si, avevo definitivamente bisogno di lei.

Elegant | Stiles Stilinski (3)Where stories live. Discover now