.Capitolo Ventidue.

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Domani sarebbero ripartiti per San Paolo dove sarebbero stati durante tutta la pausa internazionale, come secondo gli accordi non avrebbero dormito insieme, lui dalla sua famiglia e lei da sua papà e quelle altre persone insopportabili.

Azzurra decise di fare shopping per prendere qualche vestito adatto per l'afa del Brasile, ormai da quando stava a Manchester si vestiva solo pesante.

A lei sarebbe piaciuto passare quel pomeriggio insieme a Gabriel ma lui non poteva, aveva promesso di passare l'ultimo pomeriggio coi suoi amici brasiliani.

Così, mentre Azzurra passeggiava per i negozi del centro, Gabriel in periferia si incontrò di nuovo con Cara, non sapeva come avrebbe fatto quando sarebbero tornati dalla sua patria, la scusa degli amici brasiliani era finita.

Finirla con Cara sarebbe stata una tortura fisica per Gabriel, e dirlo ad Azzurra una tortura sentimentale.

Azzurra quel pomeriggio guardava i capi rilassata e serena, credendo nelle parole del suo ragazzo e snobbando i paparazzi pensando solo a quanto sarebbe stato bello ritornare alla normalità col suo ragazzo, niente più amici brasiliani di mezzo.

Gabriel, invece, quel pomeriggio era meno sereno, era preoccupato.

Cara si accorse di questo e cerco di farlo calmare facendolo sdraiare sul suo letto bianco e facendogli i massaggi sulla schiena, lui si rilasso talmente tanto che chiuse gli occhi e si addormentò.

Ma questo non era lo scopo di Cara, che irritata lo sveglio con dei baci sul collo, cercando di sembrare il più amorevole possibile.

"Mi sono addormentato?" Chiese ridendo lui sfregandosi gli occhi

"Si" rispose lei con una risata falsa come una banconota da due euro.

Poi ci furono attimi di silenzio fra i due fino a che Cara decise di avvicinarsi a lui e baciarlo.

"Mi mancherai Gabriel" disse lei fingendosi triste

Lui non rispose ma continuò a guardarle negli occhi.

"Tornerai vero?" Chiese lei.

"Per forza" rispose lui trattenendo una risata, impossibile che quella donna, che intervista i calciatori, non sapesse che la pausa internazionale non dura tutta la vita?

"E sarai ancora mio?" Lui rise poi si alzò e guardandosi allo specchio rispose

"Non sono tuo" e poi sbuffò

"Come no?" Urlò lei alzandosi di scatto dal letto e andando verso di lui e puntandogli contro l'indice

"Ufficialmente sono di Azzurra ma ufficiosamente tuo" sorrise e poi la baciò

"Ma chissene frega di quella!" Esclamò l'intervistatrice e Gabriel la guardò abbastanza male.

"Ti amo Gabriel" disse lei cingendolo e baciandolo.

Lui non rispose.

Lei lo spogliò e si ripeté lo stesso scenario dell'altra volta, senza, però, sospetti da parte di Azzurra.

O mi ami, o fingi di amarmi. || Gabriel JesusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora