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Mi scuso innanzitutto per l'infinito ritardo, ma ho avuto un sacco da fare e questo è praticamente il primo vero giorno che posso stare a casa a non fare niente. Scusate ancora tanto e buona lettura! Ho dovuto ripubblicare il capitolo precedente per via degli errori, per cui, se l'avete già letto, vi chiedo di lasciarci un voto perché con l'annullamento della pubblicazione me li ha cancellati tutti. Scusate eventuali errori ma il capitolo è sostanzioso e lo ricontrollerò più avanti.

«Buongiorno amore», sento un bacio sul mio naso. Sorrido, aprendo gli occhi. La voce mattutina di Harry è un qualcosa che, è scientificamente testato, fa aumentare del trenta percento la produzione di ormoni a qualsiasi donna. «Dobbiamo prepararci.», sussurra, baciandomi questa volta il collo. Mi chiedo come siamo arrivati ad amarci così tanto, quando prima litigavamo ogni dieci secondi.
Si alza dal letto ed io lo guardo: ha i capelli bagnati perché si è evidentemente appena fatto la doccia, indossa dei pantaloni neri eleganti ed è ancora a petto nudo. Io mi alzo e vado a farmi una doccia.

Quando esco, all'incirca mezz'oretta dopo, mi tiro su i capelli in una piega semplice e morbida ma anche bella da vedere. Mi metto l'intimo, mi lavo i denti e torno in camera, dove vedo Harry alla presa con un asciugamano e i suoi capelli. Si è messo le scarpe ed ha anche la camicia, quindi adesso si sta asciugando per bene la testa.
Lo aiuto e quando ho finito gli lascio un bacio. Lui si alza e mi sorride, prima di prendere la scatola di ieri ed aprirne la confezione. Ne tira fuori un bellissimo vestito verde acqua, che risalta il colore della mia pelle. «È perfetto.», lo guardo.
Lui si avvicina e mi aiuta a metterlo, poi mi fa posizionare davanti allo specchio: il tessuto ricopre perfettamente il mio corpo ed io sono felicissima. Dietro di me lui mi osserva, con un sorriso sulle labbra. Tocca la mia pancia, messa in risalto dal vestito. «Sei bellissima.», sospira, legandomi una collana al collo. Mi giro di scatto: «Smettila con tutti questi regali!», lo guardo male. Lui mi dà un bacio sulla bocca: «Tanti doni alla principessa, giusto?», ribatte lui.
Ha un ciondolo, una rondine. «Mi basti tu.»
«Tutte queste frasi sdolcinate. Lo so che tanto li vuoi i regali!», mi metto a ridere, poi lo bacio.
Manca mezz'ora all'appuntamento, e con mia grande sorpresa sono venuti tutti, perfino James Edwards, il mio migliore amico, è riuscito a venire.
Harry tira fuori da una scatola una cravatta dello stesso colore del mio vestito. «Anche abbinati?», chiedo sorridendo.
«Oh, legati indissolubilmente.», risponde lui. Gli faccio il nodo al collo e poi lo guardo dritto negli occhi. Questa cravatta gli sta da Dio. Prendo l'unico paio di scarpe che ho conservato bene: due zeppe rosa che stanno molto bene con il vestito. Sono molto comode, ma nel caso in cui mi facessero male i piedi, mi porto un paio di scarpe basse, bianche, aperte.

Harry si mette la giacca e poi usciamo.
Arriviamo al locale in cui facciamo questo ricevimento prima di tutti, com'è giusto che sia. Poco dopo ci raggiungono Liam, Louis, Niall, Zayn e Gemma, e ci aiutano a sistemare un po'.
«Non ci posso credere, il mio fratellino, finalmente padre! Sarò zia! Sono contentissima per voi!», dice la sorella di Harry. Mi guarda con occhi sognanti. «Sono contenta che tra tutte le donne che Harry potesse scegliere, tu sia davvero l'unica.», mi sussurra poco dopo, quando il riccio non la sente. Le sorrido: per me il suo appoggio è fondamentale.
Mi arriva un messaggio da James:
Non lo vieni neanche a salutare, il caro e vecchio Jamie?
Mi guardo intorno e sorrido: deve essere arrivato. «Scusate ragazzi, vado a prendere un mio amico che non vedo da tanto.»
Esco dal locale e noto la sua auto parcheggiata tra le tante. Lui è in piedi, là, fuori dall'auto. Ha gli occhiali da sole, nonostante la giornata non sia delle migliori: il cielo si sta annuvolando; sorride. James è raramente qui, non avendo più la ragazza che lo costringe a spostarsi, si è dedicato completamente allo studio della medicina, ed ha fatto ritorno nei pochissimi momenti in cui lo studio non lo stava soffocando, durante le vacanze di natale.
Rimango ferma a fissarlo, non mi muovo. Lo guardo orgogliosa, cresciuta. Lo guardo sentendomi per la prima volta davvero donna.
Lui si avvicina, senza togliersi quel sorriso dalle labbra.

His Life - Sequel Of His Prey //H.S//Where stories live. Discover now