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"Sei stato tu" urla Louis infuriato, avvicinandosi, con il dito puntato verso di me e gli occhi stracolmi di lacrime.

Indietreggio appena, spaventato dal cumulo di emozioni negative che i suoi occhi emanano.

"C-cosa avrei fatto?" chiedo, con un filo di voce a malapena udibile da me stesso.

So perfettamente dove vuole mirare, ma ho comunque paura di sentire quella maledetta frase uscire dalle sue labbra.

"È colpa tua se Josh si è tolto la vita" urla, mentre tutte le persone attorno si girano curiose.

Un forte peso mi colpisce lo stomaco, come se qualcuno ci abbia poggiato sopra una tonnellata di piombo.

"Harry" si avvicina poi, lentamente, non più arrabbiato, ma triste e amareggiato.

D'un tratto sobbalzo a causa delle sue braccia che iniziano a stritolarmi le spalle in un forte abbraccio.

D'istinto gli stampo un bacio fra i capelli lisci e lucenti.

La gente che dapprima era concentrata su di noi, ora è prontamente tornata alla propria vita, infischiandosene.

Il cielo è azzurro, il sole non è propriamente brillante e c'è un leggero vento che mi accarezza le guance. Eppure dentro di me il tempo è grigio e piovoso.

"Harry" sussurra lentamente staccandosi leggermente imbarazzato dall'abbraccio.

"Ehi frocetto" urla violenta la voce di Bryan Campbell, il biondo più pompato e arrogante dell'intera città avvicinandosi a noi.

"Ho sentito che il tuo amico succhia peni s'è ammazzato" ride come fosse un qualcosa da prendere alla leggera.

"Forse ha capito che faceva schifo" lo accompagna Samuel, un altro pallone gonfiato, nonché migliore amico del primo.

La leggerezza con cui ridono e scherzano su un argomento così delicato e devastante come il suicidio mi fa capire che razza di persone mi trovo davanti.

"Ehi Bryan" lo richiamo e, invaso da un forte senso di rabbia e rancore, gli sgancio un pugno in pieno volto, colpendo in modo brusco la sua mandibola.

Lui barcolla ma non cede, rimanendo ancora in piedi e sputando sul cemento un po' di sangue, mentre il suo amico gli va in contro sorreggendolo.

"Styles" urla, puntandomi il dito contro, mentre il suo amico lo tira per la maglietta cercando di non farlo avanzare verso di noi, "sei morto!".

"Sei morto" urla tutto ad un fiato, con gli occhi iniettati di sangue.

"Vedremo" sussurra Louis, in un modo quasì impercettibile.

Mi ero quasi del tutto dimenticato che lui fosse qui e, ignorando le sue parole dettate dalla rabbia, lo riabbraccio guardando da lontano i due stupidi che si allontanano barcollando.

La gente attorno a noi è andata via, scappando, mentre avrebbero potuto intervenire. Stupidi codardi.

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⏰ Last updated: Nov 15, 2018 ⏰

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Scream [Larry Stylinson]Where stories live. Discover now