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Dopo scuola, come si erano detti, Jimin e Jungkook si incontrarono fuori i cancelli.

Jungkook iniziò ad essere nervoso, pur non sapendo il motivo.

«Jimin, dove mi stai portando?» chiese Jungkook esausto.

Improvvisamente Jimin si fermò.

Jungkook si guardò attorno. Leggermente allarmato chiese il motivo a Jimin per cui si erano fermati.

«Jimin perché ci siamo fermati davanti all'ospedale?» chiese pensando al peggio.

Jimin non disse nulla, camminò soltanto. Arrivò nella stanza del suo migliore amico, dove era disteso su un lettino circondato da vari macchinari.

Jungkook si avvicinò afferrandogli la mano. Rabbrividì al contatto gelido.

«C-Cosa gli è s-successo?» chiese il minore cercando di trattenere le lacrime.

«Taehyung ha sempre sofferto di cuore, come la madre.» iniziò Jimin.

«Sua madre morì quando lui aveva sette anni. Quindi venne a vivere con me ed i miei genitori. Ma a 15 anni andò a vivere lui da solo.» continuò tirando su col naso.

«Per i suoi problemi al cuore, gli avevano prescritto delle pillole che porta sempre con sé.» sospirò.

Jungkook sgranò gli occhi ed ebbe come un flashback. Il giorno in cui Taehyung andò via da casa sua egli notò quella boccetta di pillole sul tavolino.

«Il giorno in cui tu lo scaricasti, lui mi chiamò. Stava piangendo come un bambino. Mi rivelò che tu lo avevi scaricato, ma che lui già sapeva da mesi che sarebbe accaduto.» rivelò Jimin.

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Il rosso, mentre aspettava il suo amato, cominciò a frugare fra le sue cose. Amava il fatto che ogni cosa in quella stanza aveva il dolce profumo del suo Kookie. Si sedette sulla sua scrivania e vide alcuni disegni del moro. Sorrise. Certe volte pareva davvero un bambino. Poi volse il suo sguardo al computer del moro.

Il sorriso del rosso, però, scomparve alla vista di una conversazione fra un ragazzo sconosciuto ed il suo amato.

"Come sta andando con testa rossa?"

"Bene, bene. Manca poco e potrò togliermelo dai piedi. Tu hai preparato i soldi?"

"La scommessa non è ancora terminata."

Il rosso si allantanò dalla scrivania tremando e si accasciò per terra. Jimin aveva ragione. Improvvisamente entrò Jungkook nella stanza con succo di frutta e biscotti. Taehyung non voleva, non voleva assolutamente crederci. Così decise di far finta di nulla ed illudersi.

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Jungkook guardò sconvolto Jimin mentre, le sue lacrime amare, cominciarono a scorrere sulla sua pelle.

Che cazzo ho combinato..

▼game over ;; kth•jjk▼Where stories live. Discover now