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Il mare mosso faceva ondeggiare pericolosamente la nave, quella era una delle tempeste peggiori che avessero mai visto, il ponte era illuminato a giorno a causa dei lampi accompagnati dai tuoni così forti da sembrare dei cannoni.
Matthew, insieme ad Alessandra, cercava di leggere la mappa e dare le giuste indicazioni a Jack, che era al timone e riusciva a vedere solo a dieci centimetri di distanza a causa della pioggia fitta che bagnava tutti loro. L'Olandese Volante si era immerso totalmente nell'acqua, quindi Will non poté aiutare o controllare che Elizabeth stesse sottocoperta con Selene come lui le aveva chiesto di fare, e quel pensiero lo tormentava.
Infatti, sua moglie e la sua nuova amica erano uscite dal loro posto sicuro e stavano salendo le scale per arrivare sul ponte a dare una mano ai tre che erano evidentemente in difficoltà.
In mano avevano una candela rigorosamente riparata dal vetro della lanterna dentro la quale era posizionata, e una bottiglia di rum, per permettere a Jack di fare una pausa veloce che gli avrebbe sicuramente fatto bene.
Appena salirono si ritrovarono di fronte ad uno spettacolo terrificante: le enormi onde si infrangevano contro la nave, allagando tutto il ponte mentre cinque marinai cercavano di buttare fuori tutta l'acqua che stavano imbarcando. Jack urlava loro qualcosa di incomprensibile a causa del frastuono dovuto al mare e alla potenza dei tuoni. Allora si guardarono in faccia per un momento per cercare l'una la forza dell'altra, e si incamminarono verso il capitano e i loro famigliari. Appena arrivate, le guardarono con tanta disapprovazione (o almeno così pareva, visto la difficoltà che avevano nel vedere tutto ciò che era più distante di dieci centimetri dal loro naso).
-Cosa ci fate vuoi qui? Andate sottocoperta, rischierete di farvi del male!- Matt era, come al solito, preoccupatissimo per l'incolumità della sorella.
-Anche voi! Io darò il cambio a Jack, così lui potrà fare una pausa.- Disse Elizabeth alzando la lanterna per far presente il fatto che non avrebbe accettato di tornare dov'era senza rendersi utile.
-E io ho portato il rum, andiamo Jack, devi riposare e asciugarti.- Selene prese Jack per il braccio, che si fece trascinare fino al riparo dall'acqua, nella cabina del capitano.
-Nessun miglioramento?- Per tutta risposta, Jack fece un verso di esasperazione e stappò la bottiglia con i denti, per poi bere un grande sorso.
-Il mare ci trascina da una parte, la mappa è illeggibile a causa dell'acqua e senza qualcuno al timone, ci perderemmo e non riusciremmo più a trovare la strada.-
-Dovresti dormire un po', sei attaccato a quel timone da tante ore, hai bisogno di riposarti almeno qualche minuto.-
-Come faccio a riposarmi col pensiero che la mia nave possa affondare a causa del temporale?-
-Intanto comincia a cambiarti questi vestiti bagnati, e poi potresti stenderti dieci minuti.-
-Oppure potrei continuare a bere e tornare fuori una volta che sarò così ubriaco da non badare troppo alla pioggia negli occhi, che mi pare un'idea alquanto migliore.- E così fece, prendendo altri sorsi della sua bevanda preferita, per poi passarla a Selene per condividere con lei quel momento tremendamente pesante.

Nel frattempo, sul ponte la situazione non era affatto migliorata, l'acqua cadeva troppo violentemente perché riuscissero a leggere la mappa, la candela era quasi del tutto consumata, Elizabeth era bagnata fradicia dall'acqua e dal sudore, mentre Matt imprecava ed Alessandra non riusciva nemmeno a pensare a causa del nervoso che aveva addosso.
-Io ho bisogno di una pausa.- E si allontanò dal timone con lo sguardo dei due che le bruciava la schiena, non poteva andarsene in un momento così, avevano bisogno di un sostegno, e quella ragazza era l'unica a saper leggere perfettamente la mappa, anche se, al momento, nemmeno Dante Alighieri sarebbe riuscito a capire cosa ci fosse scritto.
Era da parte alla ringhiera, schizzando ovunque l'acqua che calpestava con gli stivali, quando un'onda particolarmente forte fece ondeggiare la nave abbastanza da farle perdere l'equilibrio e cadere dritta fuori dalla Perla Nera.
I due urlarono e corsero verso il punto in cui era caduta, entrambi erano totalmente nel panico, e Matt fece ciò che gli sembrava più ovvio in un momento difficile come quello: si gettò anche lui nelle acque profonde per salvarla. Elizabeth non riuscì a fermarlo, così urlo ai pirati:
-Due uomini in mare! Ci sono due uomini in mare! Qualcuno li tiri su!- Così loro si affrettarono a prendere una fune, e intanto mrs Turner si lanciò letteralmente nella cabina di Jack.
-Ale e Matt sono in acqua, sono finiti nel mare!- Selene si alzò con una velocità sorprendete appena udì quella notizia e andò dritta al punto indicato da Elizabeth, dove i pirati avevano calato la fune che doveva trarli in salvo, ma a cui nessuno era ancora aggrappato.
-MATT!- La ragazza era saldamente aggrappata alla ringhiera e guardava di sotto, anche se non riusciva a carpire nulla in mezzo alla pioggia, nella speranza di sentire una risposta che non arrivò.
-Com'è possibile? Com'è possibile che sia finito in acqua?- Urlava con gli occhi appannati dalle lacrime.
-Dovete fare qualcosa! Vi prego!- I pirati non seppero cosa rispondere, erano scioccati dalla perdita dei due compagni, e si sentivano impotenti di fronte alla furia del mare.
E in quel momento Selene fece ciò che non si sarebbe mai sognata di rifare dopo la perdita dei suoi genitori: pregò. Pregò per l'incolumità del fratello, per quella di Alessandra che, per quanto fosse un'amica, non avrebbe mai amato quanto amava Matthew, pregò che tornassero da lei.
-Datemi quella fune!- Disse ai marinai strappandola dalle loro mani, con ancora la speranza che fossero lì sotto, vivi e in attesa di qualcuno che li ripescasse. Trascinò la corda per tutta la lunghezza del ponte, fino a poppa, e in quel momento lo sentì: sentì qualcosa tirare dall'altro lato.
-QUALCUNO HA PRESO LA FUNE!- Urlò con ancora le lacrime agli occhi, e sentì tutta la ciurma arrivare di corsa, in primis Jack che era preoccupato quasi quanto lei, ed Elizabeth che si stava facendo forza non volendo credere che sua cugina se ne fosse andata per sempre.
In quattro tirarono velocemente la corda, e videro la testa di Matt spuntare con un'espressione terrorizzata, Selene si mise le mani sulla bocca incapace di proferire parola, e poi continuarono a tirarla finché anche Alessandra non si fu aggrappata alla ringhiera, per poi farsi trascinare anch'essa sul ponte dai suoi compagni. Selene era abbracciata al fratello, piangendo di nuovo, ma per la gioia, mentre Alessandra aveva ancora la mano intrecciata a quella di Matthew, e l'altro braccio occupato a circondare sua cugina, che aveva paura non avrebbe più avuto modo di vedere.
La pioggia cominciò a rallentare, era sempre meno potente, fino a diventare una semplice pioggerella che raffreddava i loro volti arrossati dalla paura che li mangiava da dentro.
-Pensavo di averti perso Matt, ti prego, non fare mai più una cosa del genere.-
-Hai ragione, ci penserò prima, la prossima volta che starò per morire.- Fortunatamente quell'evento non gli fece perdere il suo sarcasmo, sempre presente nella sua vita; nonostante le parole quasi taglienti, la strinse più forte accarezzandole la schiena.
-Grazie per avermi salvato.-
-Grazie per essere ancora vivo.- 

I Pirati dei Caraibi e La Grotta dei Sogni.Où les histoires vivent. Découvrez maintenant