CAPITOLO 2

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Quando conoscete una persona e volete stare insieme a lei, vi siete mai chiesti se è davvero quella giusta? Quella con cui vorreste invecchiare? Quella con cui vorreste avere dei figli? Vi siete chiesti se è la persona che vorreste sposare e che vorreste avere accanto per il resto della vostra vita?

Io sì e mi sono sbagliata quindi in futuro eviterò di farmi questa domanda, semplicemente vivrò alla giornata senza pianificare nulla.

Mi sono sempre chiesta cosa fosse l'amore finchè non pensai di averlo trovato e lo identificai in lui.

Lo incontrai in modo casuale a tal punto che quando lo raccontavo  in giro nessuno ci credeva e iniziava a ridere visto la banalità.

Sono passati sei anni, ma il ricordo di quella giornata c'è ancora limpido in una parte della mia testa, oppure dovrei dire in una parte del mio cuore.

L'anno scolastico era quasi finito ed io ero rimasta indietro in una materia perché avevo iniziato a lavorare in un bar sulla spiaggia verso il mese di marzo così avrei potuto utilizzare quei soldi per le mie cose evitando di pesare su mia madre, dopo tutto avevo 18 anni ed era ora di pensare un po' a me stessa. Dovevo frequentare delle lezioni aggiuntive alla fine di tutti i corsi. Lì lo incontrai, all'inizio non gli avevo dato peso neanche quando mi aveva inviato la richiesta d'amicizia su Facebook.

Una sera mi scrisse commentando uno stato che avevo messo e così iniziammo a parlare e ad uscire qualche volta.

Non chiedetemi il perché, forse eravamo così presi che dopo un mese decidemmo di provarci e di metterci assieme. Non dico che sia stato uno sbaglio, ma adesso ripensandoci proverei a conoscere meglio la persona prima di affrettare le cose e passare alla fase successiva. Ci conoscevamo davvero poco e con il passare dei mesi abbiamo potuto capire i pregi e i difetti di entrambi grazie alle molte litigate.

In quei mesi sono riuscita a capire cosa fosse l'amore, almeno secondo me.

Tutto iniziò quando la prima sera che uscimmo lui mi sfiorò la mano e io non capii più nulla.

Lui era la mia metà e mi completava, lo credevo davvero. Bastava uno sguardo per capirci, per capire quello che provavamo l'uno per l'altra. Non avevamo bisogno di cene in ristoranti lussuosi o di regali costosi per amarci, bastavamo noi. Passavamo pomeriggi interi a letto a guardare film, a ridere facendoci il solletico a vicenda e a fare l'amore. All'inizio facevamo l'amore, la prima volta non la scorderò mai.

L'inesperienza di entrambi, l'imbarazzo e alla fine è bastato lasciarsi andare. Negli ultimi mesi invece era sesso. C'era l'attrazione ovviamente, ma non era più come prima e me ne sono accorta troppo tardi.

Quando ci siamo lasciati il mondo mi è crollato addosso. Non volevo parlare con nessuno, non volevo mangiare, non avevo voglia di fare niente. Poi ho cercato di ragionare e di ripensare. Non mi rimprovero su niente per come mi sono comportata con lui, gli ho sempre portato rispetto. Ancora oggi non ho nessun rimpianto e se dovessi tornare indietro rifarei tutto come è giusto che sia per una ragazza di 18 anni. Non avendo avuto altre storie serie non sapevo come comportarmi quindi entrambi abbiamo deciso di vivere il tutto ed è stato giusto così, ma prima o poi tutto ha una fine, anche l'amore.

Ci siamo allontanati senza che nessuno dei due se ne accorgesse. Abbiamo smesso di amarci. Abbiamo smesso di pensare a rendere felice l'altra persona. Piano piano le novità sono sparite ed è sparito anche quel sentimento che ci legava. Forse per le troppe litigate, per le troppe differenze nel carattere, forse perché avremmo dovuto crescere, ma abbiamo preferito farlo da soli e non insieme. Ho dovuto farmene una ragione ed andare avanti. Mento se dico di non avere più pensato a noi, ci ho pensato molto.

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