psycho; yoonmin

s i x t e e n

Mi sentivo in colpa a lasciarvi così lala, anche se in realtà questo capitolo è ancora peggiore lala io vi voglio bene lala.

Se riesco a scrivere c'è caso anche che aggiorno tra domani e dopodomani
io vi voglio bene ricordatelo :D

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Yoongi POV

"Certo che lo conosco, era il mio migliore amico prima che fossimo rinchiusi in questo...in questo manicomio"

Mi ritrovai spaesato, forse Dio mi aveva mandato una possibilità di poter sapere di più sul passato di jimin.

"T-tu...uhm..da quanto vi conoscete?" Hoseok mi guardava con un sopracciglio alzato, probabilmente si chiedeva che cosa importasse a me di quel ragazzo

"Da circa dieci anni..perchè ti interessa?" Ecco appunto.

"Oh ehm, niente di particolare, tranquillo" mi passai le mani tra i capelli, sistemando le pastiglie con il bicchiere d'acqua, sotto lo sguardo attento del ragazzo

"Vuoi prendere queste pasticche o devo fartele prendere per forza?" Dissi cambiando totalmente discorso anche se il mio cervello stava analizzando la situazione

"Amico, lo capisci che io sono finito dentro questo posto di merda per un errore? Dio." Incrociò le braccia al petto, fulminandomi con lo sguardo.

Cosa dovevo fare?
Beh, ovviamente un malato di mente non mi sarebbe di certo venuto a dire "oh certo che sto male, dammi le pasticche".

"Senti, io te le lascio qua, vedi di prenderle" gli poggiai tutto ciò che necessario sul piccolo tavolicnino, avvicinandomi alla porta immerso tra i tremila pensieri che mi girovagavano per la mente

"Hey hey aspetta" mi prese per un polso facendomi rigirare

"cosa?" Aspettai una risposta abbastanza impaziente, visto che volevo correre ad avvertire jungkook e Taehyung

"Mi potrai...uhm..m-mi potrai far vedere..jimin?" sentivo la tristezza nella sua voce e vedevo la malinconia nel suo sguardo.

Doveva tenere tanto al ragazzo dai capelli arancioni, ma non potei fare a meno di sentire un pizzico di gelosia nei suoi confronti

"Io..non penso di..di poterlo fare" dissi balbettando

"Io..ti prego" non so cosa mi fece cedere ma alla fine annuii

"Okay okay, troverò un modo per farvi incontrare" sorrise ampiamente lasciandomi il braccio sussurrando un grazie.

Uscii di fretta iniziando a cercare quelle due teste di cazzo, non trovandole da nessuna parte

"Porca puttana dove sono finiti" girai per la struttura metà pomeriggio, ma dei due nemmeno l'ombra.

Dovevo capire il perché cazzo fossero scomparsi..insieme.

"YOONGI, YOONGI" mi girai vedendoli arrivare di corsa verso di me, rischiando anche di finire a terra come due pesci lessi

"Mi volete spiegare dove eravate finiti? Vi ho cercato per ore" sbuffai infastidito mentre loro ancora avevano il fiatone per la corsa appena fatta.

"Mettiamoci seduti un attimo" disse Taehyung indicandomi un ufficio con sopra la targhetta con il suo nome

Ma aspettate...da quando Taehyung aveva un suo ufficio personale?

"Hai un tuo ufficio personale?" Chiesi inarcando un sopracciglio mentre camminavamo

"Choi mi ha nominato suo braccio destro proprio stamattina, ma non ho avuto tempo di informarvi" disse facendo comparire quel suo sorrisetto quadrato

Entrammo, mettendoci seduti sulle sedie intorno alla scrivania

"Quindi? Cosa avete fatto per metà pomeriggio?" Mi sistemai la divisa aspettando una risposta.

"È una storia lunga, ma abbiamo trovato una cosa che..che.." Jungkook iniziò a tremare, diventando più pallido di un lensuolo, facendomi spaventare e non poco

Cercai di avvicinarmi a lui per assicurarlo ma qualcuno mi precedette

"Hey hey no..shh, sta tranquillo okay? È passato ora" Teehyung si era alzato dalla sedia e ora lo stava stringendo tra le sue braccia, non volli intromettermi e li lasciai fare fin quando jungkook non si fu calmato.

"Stavamo girando, per vedere di trovare qualcosa, e quel qualcosa lo abbiamo trovato" Taehyung si era riseduto, ed ora teneva lo sguardo basso, mentre aveva la mano poggiata sulla gamba di jungkook

"Ad un certo punto, abbiamo trovato una grande porta rossa e abbiamo deciso di aprirla.." mi stava salendo un ansia, che mai in vita mia

"Dentro...c'erano..c'erano-" la porta fu aperta di scatto, facendoci girare tutti verso la direzione di quest'ultima

"ho bisogno di voi tre, ora, c'è un nuovo carico da scaricare."

Ci alzammo tutti e tre uscendo dalla stanza sotto il suo sguardo attento, mentre io ripetevo un "fanculo" continuo dentro la mia testa, per il suo amato tempismo.
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Vi voglio bene.
-dil
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