Love(less)

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A volte ci penso. Al fatto che non merito amore, intendo. E non parlo solo di amore come concetto romantico. Non parlo di particolare, ma di generale.

Mi guardo intorno e vedo amore. Lo vedo e non so neanche se sia vero, non so se crederci, non so se ne valga la pena, però per quello che vedo io certe volte, lo sembra. E forse ne vale.

Vedo amore tra una madre e una figlia, che è diverso da un amore tra due amiche e tra due persone che si amano perché hanno deciso di farlo. Quello è istintivo, è a prescindere. È così anche se io quello di mia madre l'ho prosciugato, l'ho consumato piano tutte le volte che lei ha provato ad avvicinarsi a me e io l'ho solo spinta via.

L'amore che più mi fa male è quello per scelta. Perché è un amore che ti prende e tu non puoi farci niente, solo subire. Le conseguenze, un sentimento non ricambiato, o uno sbagliato. Una credenza che non avrebbe portato a niente, che è stato un bene che sia cessata prima di restarci dentro per davvero.

L'amore di cui parlo io è quello di due mani che si tengono, di due braccia che si stringono, di dita che raccolgono le lacrime dell'altro prima delle proprie; l'amore di cui parlo io è quello degli sguardi che non puoi spiegare, degli occhi che ti stanno addosso e che non ti lasciano più andare, è quello che ti sta bene. Che ti sta bene addosso, sul volto, sul corpo e nei movimenti. È quello che si vede anche quando sei da sola, quello che in qualche modo è sempre con te.

Io non sono sicura di quale sia la categoria a cui appartiene questo genere di amore, ma so che mi manca. A volte di più, a volte di meno, però quel vuoto c'è e non esita a farsi sentire.

Vorrei qualcuno che si prendesse cura di me non perché io non riesca a farlo, ma perché lo voglia.
Vorrei che qualcuno sia pronto a raccogliere i miei pezzi quando tutto intorno a me cadrà.
Vorrei qualcuno che mi tendesse la sua mano prima che lo faccia io.
Vorrei poterci credere di più, perché anche quello mi manca. La fiducia, la speranza.

Io vorrei amarmi a tal punto da bastarmi da sola. Dal non sentire il bisogno che qualcuno lo faccia per me. Vorrei poter continuare a raccogliere i pezzi da sola nel modo in cui ho sempre fatto, ma quando mi stancherò? Quando di rialzarmi io non ne vorrò sapere, chi verrebbe a raccogliermi e a ricompormi? Chi avrebbe il coraggio e la forza che io non avrò per dirmi che continua a valerne la pena?

E io non lo so se me lo merito un amore così, uno di quelli incondizionati, senza tempo. Non so neanche se lo vorrei per davvero, se vorrei essere vincolata in questo modo da qualcuno che non sia io. Però mi continua a mancare.

Solo che anche in questo caso non puoi farci niente, puoi solo conviverci e aspettare, perché forse quell'amore non lo meriti davvero, perché in fondo sei la prima a non amarti.

Allora mi abbraccio da sola, mi stringo forte e raccolgo le mie lacrime, mi guardo e provo a meritarmi. Dita, lacrime, corpo, non lasciare dietro niente quando inizierai a farlo.

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Una piccola, piccola cosa nata un paio di sere fa

Perdo le paroleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora