39. Lavinia ♀ Il questionario

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Contemplo il mio viso allo specchio e mi ritengo soddisfatta del mio lavoro. Contrariamente al solito, stamattina mi sono truccata. Nulla di pesante o vistoso, solo una passata di mascara e un tocco di gloss sulle labbra per renderle più luminose. Lotto per un po' coi capelli, che non vogliono saperne di prendere una piega definita, ma quando sto per legarli nella consueta coda mi tornano in mente le mani di Alexis che giocano con le mie ciocche, avvolgendole attorno alle dita, e finisco per buttare via l'elastico, lasciandoli sciolti.

«Lavi? Ne hai ancora per molto? Dovrei andare in bagno...»

La voce di Eva mi riporta alla realtà. Mi infilo la maglia ed esco, rivolgendole un sorriso di scuse. 

La mia compagna di stanza mi scruta con attenzione. «Come siamo carine oggi, vuoi far colpo su qualcuno?»

«No! Come ti viene in mente?» balbetto, imbarazzata, evitando di guardarla. 

«Beh, ieri anche io non ho potuto fare a meno di notare come ti stava appiccicato quel tizio...»

«Chi? Amedeo?» Insomma, è bastato che un bel ragazzo mi rivolgesse qualche attenzione perché adesso tutte le mie amiche pensino che abbia una storia con lui?!

«È così che si chiama?» Eva mi sorpassa per entrare in bagno e mentre chiude la porta la sento aggiungere: «Chris ci resterà male.»

Chris... con tutto quello che è successo mi sono dimenticata di lui. Ieri aveva un'aria così seria mentre diceva di volermi parlare, sembrava davvero preoccupato. L'arrivo improvviso di Amedeo ci ha interrotti e non abbiamo avuto modo di riprendere la conversazione. Potrei inviargli un messaggio, ma non ho più il cellulare. Devo procurarmene un altro al più presto.

Infilo le mani nello zaino e tiro fuori "Luce alle tenebre". Ho archiviato l'episodio della piuma come un sogno o un'allucinazione dovuta alla stanchezza. Non può essere accaduto davvero. Un fuoco azzurro è divampato all'improvviso e l'ha ridotta in cenere tra le mie mani, ma sulla pelle non è rimasto neppure un segno. Anche il breve messaggio riportato su di essa non ha senso. "La tua vita è in pericoloNon fidarti di A." Si riferiva ad Alexis? Quale pericolo? Mi viene la pelle d'oca solo a pensarci.

Il misterioso mittente mi ha dato appuntamento domani, alle otto, dietro la biblioteca. Se ci andassi, forse potrei ottenere delle risposte... scuoto il capo, dandomi della sciocca. Se non è stato un sogno allora si tratta di uno scherzo. Devo smetterla di rimuginarci sopra e concentrarmi su ciò che mi aspetta: una mattinata di lezioni e un pomeriggio insieme ad Alexis.

Il solo pensiero mi fa avvampare, provocandomi una scarica di adrenalina. Nonostante la delusione per il suo comportamento non sia del tutto svanita, non riesco a togliermelo dalla testa e il desiderio di stare di nuovo sola con lui mi perseguita. Quell'uomo mi ha catturata fin dal primo momento che l'ho visto. Il suo aspetto fisico ha giocato un ruolo fondamentale, non posso negarlo, ma è il suo modo di parlare che mi ha stregata, i gesti che ha compiuto per aiutarmi, come aver ripulito il mio quadro o l'avermi difesa con la preside quando mi sono autoaccusata di aver colpito Adriana. Senza trascurare il fatto che mi ha salvato la vita in più di un'occasione.

Sono innamorata? Temo proprio di sì. 

«Ehi Lav, sei pronta?» Eva mi osserva sulla soglia, la borsa a tracolla e una mano sulla maniglia. 

«Arrivo.» Infilo il libro nello zaino e la seguo nel corridoio. «L'amica di Consuelo mi ha dato appuntamento alle quattro. Conosco l'indirizzo, ti accompagno io con la moto.» La fisso con aria smarrita, finché Eva sospira, spazientita. «Volevi rimuovere quel tatuaggio, ricordi?»

Luce alle tenebre Where stories live. Discover now