91. Lavinia ♀ Dimissioni

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A colazione, la mensa è affollata di studenti affamati e il bancone del self service è preso d'assalto. 

Facendomi largo nella ressa, afferro un bicchiere e lo riempio con del succo d'arancia, metto sul piatto una mela e un muffin alla fragola, e col vassoio ben stretto tra le mani, cerco un posticino appartato dove sedermi a riflettere in santa pace.

Ieri sera, Eva e io siamo rimaste in piedi fino a tardi, mangiando schifezze davanti a una serie tv, e stamane, per una volta, mi sono alzata per prima e l'ho lasciata che era ancora sotto la doccia.

Sia lei che Melanie mi hanno mentito, tacendo sui loro trascorsi, tuttavia posso capire perché l'hanno fatto. Ciò che è capitato a quel ragazzo, Daniele, è una tragedia, e l'intera faccenda è troppo penosa per essere trattata come un banale argomento di conversazione.

Senza contare che neppure io sono stata del tutto sincera, tenendo nascosta la mia storia con Alexis.

Alexis... Il pensiero di lui mi ha tenuta sveglia per gran parte della notte e l'idea di rivederlo, tra qualche ora, a lezione, desta nugoli di farfalle che mi vorticano nello stomaco.

Do un morso alla mela e sento pronunciare il mio nome.

«Sei una pessima amica, te ne rendi conto? Che hai combinato l'altra sera? Ho setacciato il locale per trovarti, non eri da nessuna parte!» sollevo lo sguardo su una Melanie palesemente in collera, che mi osserva dall'alto con le braccia incrociate sul petto. «Anche Amanda e Denise sono sparite - lasciandomi a piedi per giunta! - e ho dovuto chiedere a Leo di riaccompagnarmi» conclude stizzita.

«Scusa Mel, hai ragione, avrei dovuto avvisarti... Il fatto è che ho incontrato un amico e ho perso del tutto la cognizione del tempo» mento. Sono davvero felice di vederla: all'inizio temevo che i vampiri l'avessero presa, ma quando Stjepan mi ha assicurato che a nessuno era stato fatto del male, gli ho creduto.

Mel mi scocca un'occhiata indagatrice, smorzando un poco l'espressione accigliata. Infine, vinta dalla curiosità, si siede accanto a me, gettando la borsa sul tavolo. «Un amico? Chi è? Lo conosco?»

Scuoto il capo e butto giù qualche sorso di succo d'arancia, cercando di prendere tempo per cambiare argomento.

Quando poso di nuovo lo sguardo su Melanie, mi accorgo di essere oggetto di un attento esame da parte sua. Sapere che l'ho mollata per un ragazzo rende la mia defezione più comprensibile, anche se forse non altrettanto facile da perdonare.

«Denise e Amanda... le hai viste? Stanno bene?» Mi vergogno di non essermi preoccupata per le mie amiche. Ieri sono rimasta con Alexis tutto il giorno, dimenticandomi completamente di loro.

«Avevano un discreto mal di testa, ma visto quanto hanno bevuto direi che è normale. Anche i vuoti di memoria devono essere una conseguenza dell'alcol.»

«Vuoti di memoria?»

«Già. Un tizio le ha invitate nel privè e ha offerto loro da bere. Da lì in poi hanno solo ricordi frammentari. È un miracolo che siano riuscite a guidare fin qui.»

Non posso dire a Mel che quel tizio probabilmente era un vampiro e che ha drogato le nostre amiche per fare di loro il pasto suo e dei suoi complici, perciò mi limito ad annuire. «Capisco.» Faccio vagare lo sguardo sulla sala affollata e una domanda mi affiora spontanea alle labbra. «Mel, dov'è Tony? È accaduto qualcosa? Avete litigato?»

Il suo bel viso si rabbuia e distoglie gli occhi dai miei. «Abbiamo litigato, sì. Noi... non stiamo più insieme.»

Non riesco a crederci! «Oh, Mel! Mi dispiace così tanto...»

Luce alle tenebre Where stories live. Discover now